giovedì 31 dicembre 2009

2009 quasi 2010

Le cose buone dell'ultimo giorno dell'anno sono che puoi dire robe qualunque, anche un po' banali e troppo sentimentali e non sembrare uno sciocco.
Allora penso che ne approfitterò anche questo ultimo dell'anno che io da piccola chiamavo capodanno e anche il giorno dopo era capodanno e c'ho messo anni per capire veramente il senso della parola.
Nel 2010 imparerò a suonare e cantare almeno una decina di canzoni con il mio ukulele rosso.
Farò tutto il corso Assimil Il Francese senza Sforzo.
Cercherò di fare sempre i miei esercizi d'inglese e d'imparare finalmente tutte le frasi idiomatiche e i verbi modali che sono nel frasario.
Nel 2010 ci saranno un sacco di treni e di spostamenti, cene con amici, domeniche di passeggiate, mattine con la cagna scema che dorme sul letto e nessuno sa quando sia salita, qualche giornata pigra in casa, città vecchie e nuove dove andare o tornare, libri da leggere, film da guardare e concerti dove ballare.
Tutto il resto arriverà più o meno da sé.
Come sempre.

©Pink Floyd - Wish You Were Here

mercoledì 30 dicembre 2009

La mia speranza per il futuro

E' mio padre che ieri ha scritto e inviato la prima e-mail della sua vita.

©Air - All I need

martedì 29 dicembre 2009

Oggi in tavola

Tartine di pane azzimo fatto in casa
Hummus di ceci
Pickles indiani al lime
Taralli
Olive verdi
Carote
Salsa di yogurt con aneto e semi di mostarda
Timballo di riso allo zafferano
Crema di funghi
Pollo alla birra
Verdure miste al forno
Mandarini cinesi
Panettone della pasticceria sotto la casa romana

lunedì 28 dicembre 2009

Paese in via di non sviluppo

Una cosa del Natale che non mi è piaciuta è stato arrivare a Roma e scoprire che dalle 13 alle 16 non sarebbe passato nessun mezzo pubblico perché era il giorno di Natale.
Dico, nel 2009, quasi 2010, in europa, in una capitale... niente metro e bus perché è il 25 dicembre?!
I turisti erano sconvolti.
Io pure.
Ho preso l'ultima metro appena in tempo per arrivare al pranzo di famiglia quasi in orario.
Non c'è niente da fare, nel bene e nel male, è sempre la provincia che ha la meglio su tutto il resto in questo paese.
Dopo la famiglia, ovviamente.

©Honolulu

domenica 27 dicembre 2009

Ancora per un po'

Ieri poi non ho potuto scrivere che c'è stato il pranzo di Santo Stefano a Roma e la cena di Santo Stefano a Bologna e alla fine di tutto ero un po' stanca.
Ho trascorso il Natale in due città. Ho fatto gli auguri e ho parlato con più di 45 persone di famiglia. Da noi le famiglie allargate vanno un sacco di moda. Praticamente l'abbiamo quasi lanciata noi, a casa mia, la moda delle famiglie che si allargano.
C'erano anche tre cani, due piccoli e uno scemo.
Quello scemo era la mia Cagna Scema che l'altra notte si è svegliata alle cinque del mattino e ha voluto giocare a palla fino alle sette.
Oggi pulizie della casa bolognese e in serata arrivo di amici che si fermeranno per la notte.
Poi il 29 arriverà anche Tommaso dalla Germania, ma ora è già in Italia dalla sua famiglia.
L'uno gennaio sarà la volta dei miei cugini e dei miei zii.
Quest'anno sarà Natale per un sacco di tempo ancora.
Il regalo più divertente che ho ricevuto è stata una tazza con un anello incorporato.

venerdì 25 dicembre 2009

Natale

Allora adesso è Natale.
Ci sono tante persone e tutti parlano.
A Roma ci sono venti gradi e ho camminato fino a casa dei miei nonni.
Il cielo era pieno di azzurro e rosa e un po' di grigio.
Così.

giovedì 24 dicembre 2009

Auguri!

Tra poco uscirò di casa per comprare del vino e dei fiori.
Sono un po' emozionata, è la mia prima Vigilia a Bologna.
Domani mattina si parte per Roma, ma oggi son qua.
Chissà come sono le persone in strada oggi a Bologna, a Roma il 24 dicembre sono tutti molto di corsa, tutti molto pieni di sacchetti, tutti molto vocianti.
Una cosa ho notato, gli italiani, all'estero li riconosci per il tono di voce che è sempre piuttosto alto, i romani dai bolognesi anche.
Festeggiare il Natale in due città sarà bello, ci saranno due volte i regali e non ci sarà tempo di avere a noia nessuna situazione.
Il 26 sarò di nuovo qui, neve, ghiaccio, treni e freddo permettendo.
L'immagine sopra s'ingrandisce cliccandoci sopra.
Si può salvare, stampare e ritaglire.
E' il mio regalo di Natale per i lettori del blog!

mercoledì 23 dicembre 2009

Dinosauri a Natale

Abbiamo ricominciato con gli esperimenti.
Ci siamo procurati un uovo di dinosauro e lo abbiamo messo in acqua, dopo un giorno il guscio si è rotto e ora il dinosauro sta crescendo.
Prima era color carne e ora sta diventando rosso.
Ci faceva impressione e ci siamo dovuti far coraggio per cambiare l'acqua e togliere i resti di guscio.
Finisce di crescere il 24, giusto in tempo per Natale!
Ha smesso di nevicare e ora c'è un sole bellissimo, dicono che arriverà anche lo scirocco.
Ho voglia di camminare al sole e sentire l'odore del ghiaccio che si scioglie.
Devo chiudere un lavoro il più velocemente possibile.

martedì 22 dicembre 2009

Bastoni da passeggio e cani obesi

C'è una signora molto anziana che abita da queste parti.
E' sempre vestita con molta cura e se ne va in giro con n cane vecchissimo e obeso.
Succede che la signora sembra molto distinta, ma se la incontri nella giornata sbagliata, quella in cui cerca di colpire i passanti con il suo bastone da passeggio, ti accorgi che forse c'è qualcosa che non la rende poi così distinta.
Ieri la signora era ferma in mezzo alla strada e cercava di colpire le auto e i passanti, inveiva e imprecava contro un signore che non si sa chi fosse, ma che era responsabile, a suo dire, della neve, del freddo e del ghiaccio.
Il cane obeso era lì, paziente.
Un po' guardava la sua padrona, un po' le auto, un po' i passanti.
Il cane obeso rimaneva fermo o si muoveva il minimo per evitare che le automobili lo investissero, poi tornava sempre al suo posto, tranquillo e serafico in attesa che tutto finisse e che si ritornasse a casa.
I cani sono capaci d'amare in modo smisurato.
Li ammiro molto.

©Elvis Presley-Blue Christmas

lunedì 21 dicembre 2009

E' solo un test

Avevo così tanto sonno questa mattina che quando è suonata la sveglia ho cominciato a sognare un signore molto distinto, di quelli che dicevano un tempo le previsioni del tempo, che mi diceva Non si preoccupi, questa non è la sua sveglia, stiam solo facendo un test. Dopo, quando è suonata la seconda sveglia, che ha un suono anche peggiore della prima, mi ha detto Tranquilla, è sempre il test, ci sono due sveglie.
Mi sarebbe piaciuto fidarmi di più e restare a dormire.
A colazione abbiamo scoperto che i biscotti bucaneve nascono dai fiori bucaneve.
Ne abbiamo cercati sul terrazzino e sul davanzale dall'altra parte della casa, ma niente, solo neve.
Credo che li abbiano mangiati i piccioni.
Oggi è lunedì, oggi si contano i piccioni.

domenica 20 dicembre 2009

Zucchero caramellato

Sono aggrovigliata su una sedia e aspetto che si possano chiudere le finestre.
Facciamo cambiare aria alle stanze con una strategia ben collaudata.
Prima gli studi e la stanza dove dormiamo e io mi rintano in cucina, e poi il contrario.
La neve ha un odore tipo quello del ghiaccio ma più terroso.
Non vuol dire niente, ma se penso a che odore ha la neve, credo di saperlo riconoscere.
Se devo dirlo invece niente, non so come fare.
Magari poi non è vero, la neve non ha odore e prende quello della città in cui cade.
Ogni città ha la sua neve e il suo odore.
La neve a Parigi odora di zucchero caramellato come la Metro?
Sarebbe meraviglioso ma l'inverno scorso non mi sembrava, comunque era un odore diverso da quello che sento ora entrare dalle finestre.

sabato 19 dicembre 2009

L'allegro chirurgo sotto la neve

Dicevano che sarebbero caduti venti centimetri di neve.
Come facevano a saperlo?
Anche quando dicono venti centimetri di acqua, come fanno a saperlo?
Come la misurano?
Hanno delle zone dedicate a questo, una specie di centri per il rilevamento della temperatura ma diversi?
Come dei catini giganti e graduati, dei beker per torte enormi?
Non ho visto nessuno che è venuto qui, per dire, in Via Mascarella, con un righello o un metro a misurare la neve.
In ogni modo ci sono sicuramente più di venti centimetri di neve.
Hanno sbagliato.
Anche il terrazzino che dà su un pozzo luce interno è pieno di neve.
Dopo uscirò a fare una passeggiata.
Ho capito che i problemi allo stomaco non erano dovuti al the o al freddo.
Credo che mi sia venuta la gastrite oppure l'ulcera oppure l'esofagite (ma forse quella viene con dei dolori più alti).
Magari sto diventando ipocondriaca.
Sì, è questo.
Non ho veramente mal di stomaco, devo convincermi di questo.
Ho solo le farfalle nella pancia come il paziente dell'allegro chirurgo.
Chiamatemelo al telefono!

venerdì 18 dicembre 2009

The

Forse il the di ieri non mi ha fatto bene.
Se penso al the o alla zucca mi viene la nausea.
Forse è stata solo colpa del freddo, ma il mio stomaco non sta niente bene oggi.
Sono sicura, è per via del the oleoso.
Io sono una mammoletta, il the oleoso è roba da veri uomini.
Mi sono ricordata il nome del the, Kichik.
Mi ero sbagliata, non c'entra nulla con il Chile o il Sud America si tratta di un the dell'Azerbaijan.
Però sono confusa ora, non so se veramente in Azerbaijan si produce il the.

giovedì 17 dicembre 2009

Nuku hyvin!

A Bologna c'era un sacco di neve questa mattina presto.
A Firenze niente neve ma tantissimo freddo.
Ho mangiato della vellutata di zucca e bevuto del the molto buono, un the Cileno o Argentino non ricordo, ero sicura che avrei ricordato anche il nome ma niente, avrei dovuto scrivermelo.
Il the era molto denso e dolce anche senza aggiungere zucchero, quasi oleoso ma non in senso cattivo, nel senso che faceva molto piacere berlo. Era forte e bollente, servito in enormi tazze di coccio marrone. Ricordo solo che il nome iniziava per KI.
Ho visto uno degli archivi fotogrfici fra i più grandi del mondo e un mio vecchio amico che non incontravo da tanto.
Ho anche finalmente comprato Colpi al cuore, l'ho iniziato a leggere in treno e sembra molto bello. Ora vado a nascondermi sotto le coperte al caldo e a vedere cosa succede nel prossimo capitolo.
Buona notte.

mercoledì 16 dicembre 2009

Mele Bianche

Allora sto leggendo questo libro di Jonathan Carrol, Mele bianche e mi suggestiono molto, è pieno di immagini strambe e leggermente lisergiche, oltre che di sano umorismo.
Ieri è successo che sono andata a fare delle foto in una delle casette delle foto (mi accorgo di non sapere come si chiamano) e sono venute tutte con una specie di aura rossa e azzurra intorno, come un alone che mi avvolge.
Poi quando sono uscita di lì, che già avevo subito pensato al libro di Carrol e a quello che succede al protagonista, mi sono spaventata un pochino, credevo che mi stesse per capitare qualcosa di assurdo, come di incontrare un angelo che mangia solo Junk Food.
Al semaforo mentre cercavo di attraversare la strada un vecchio, che avrà avuto ottant'anni, correva come un pazzo spingendo un altro vecchio che era sulla sedia a rotelle, quasi mi investivano.
Ho pensato, Ecco succedono cose assurde come in Mele bianche, è ora?
Dopo niente, non è successo niente.
Ho avuto la mia lezione d'inglese, sono uscita a bere un aperitivo e poi ho cenato.
Oggi rifaccio le fotografie per i documenti, vediamo.

martedì 15 dicembre 2009

La mia missione odierna

Ho un sacco di quaderni, una decina, quasi, in questo momento.
Alcuni sono già tutti scritti e altri appena iniziati.
Ce n'è anche uno rosso dove prendo degli appunti per una cosa che sto scrivendo.
Sono soprattutto frasi che sento dire in giro e che mi piacerebbe usare oppure parole oppure situazioni su cui costruire una scena.
Stamattina lo rileggevo per aggiungere un paio di cose e ho trovato una frase bellissima che ho preso dal film di Batman degli anni '60.
In una scena d'amore Batman dice Sogno è un progetto per un'ardita azione... e poi sospira languidamente.
Mi ero dimenticata d'averla scritta, devo usarla oggi stesso!
In quello che sto scrivendo c'è giusto un personaggio che potrebbe parlare così.
Almeno spero.

lunedì 14 dicembre 2009

Piccioni sotto la neve

Fuori c'è la neve, la prima dell'Inverno.
Ci siamo svegliati ancora con il buio e ieri era Santa Lucia.
Stamattina ho contato i piccioni che sono sul cornicione della chiesa qui fuori, sono 26 o 27, non sono proprio sicura.
Non so che mi è preso, con il freddo e le neve mi è venuta questa cosa di responsabilità verso i piccioni, se qualcuno non dovesse superare l'Inverno mi sembra carino accorgersene, così per dare un senso al piccione.
Penso che li conterò ogni lunedì mattina.

©Buena Vista Social Club - Chan Chan

domenica 13 dicembre 2009

Ukulele Rosso

Allora ormai è fatta, possiedo un Ukulele.
E' belllissimo, proprio un Ukulele di colore rosso lucido.
Mi sono anche emozionata quando ero al negozio di strumenti musicali e ho dovuto insistere con il signore perché non avevo nessunissima intenzione di provarlo lì, davanti a tutti.
Ci vuole pudore.
Ieri sera le prime due lezioni da Ukulele Mike (che è su youtube), ho imparato ad accordarlo e i primi tre accordi!
Si possono continuamente imparare cose nuove nella vita, anche a 33 anni e anche a suonare uno strumento pur essendo la persona con meno senzo del ritmo che ci sia.
Non dovrò suonarlo bene, solo suonarlo per soddisfazione personale.
I vantaggi dell'Ukulele sono che è allegro, che costa decisamente poco e che c'erano delle grandiose offerte nel negozio di strumenti musicali in Via Marconi.

sabato 12 dicembre 2009

Numeri

Ieri la mia casella di posta segnava -1 messaggi inbox.
Quindi ero in debito con Hotmail, gli dovevo restituire una mail.
Posso arrivare a capire che non siano segnalati tutti i messaggi, non so, che magari ce ne siano 10 e nella casellina sia segnato 9, ma meno uno... voglio dire, siamo nel campo dei numeri negativi... anche volendo, come può succedere una cosa del genere?
Comunque questa cosa, pensandoci bene, mi piace.
Voglio restiture una e-mail, anzi vorrei un servizio di posta per cui la corrispondenza sgradita viene rispedita direttamente al mittente.
Sarebbe bellissimo cominciare la giornata con - 4 messaggi inbox.

venerdì 11 dicembre 2009

Alim e il Succo di Birra

Ieri sera mi sono ricordata che io, la prima persona di Bologna che ho conosciuto quando sono venuta, è stato Alim.
Alim ha un negozio di cibo qui in Via Mascarella e per un sacco di tempo, quando anche Tommaso era in Italia, la sera si scendeva a turno a comprare generi di prima necessità.
Ci perdevamo sempre in discussioni lunghissime con Tommaso e tempo che si decideva cosa mangiare per cena, tutti i Supermarket erano chiusi. Alim ci salvava sempre perché rimaneva aperto fino alle undici e anche più tardi.
Ora non più perché in comune dicono che, o vendi gli alcolici e chiudi alle dieci, oppure rimani aperto, ma per carità niente vino che poi si diffonde l'alcolismo fra i giovani e i meno giovani.
Alim ha due battute tipiche, dice sempre Lei signorina beve solo succo di birra? e poi quando ti fa il conto Sono solo tre milioni di euro!
Ora ci sono quasi sempre i cugini di Alim nel negozio, lui ne ha aperto un altro non so dove, forse verso Via San Vitale. I cugini sono simpatici ma molto meno divertenti di Alim, però, con i vecchi clienti fanno le stesse battute, dicono sempre Succo di Birra.
Ecco, Succo di Birra è un po' lo slogan di Alim e dei suoi negozi.
Forse, ho pensato, in comune non hanno il senso dell'umorismo e fanno tutti spesa da Alim, per questo gli vengono strane idee in testa.

mercoledì 9 dicembre 2009

Paradiso

Oggi per soli due euro (in media un caffè e un dolce qui a Bologna) mi sono portata a casa una bellissima edizione di Viaggio in Paradiso di Mark Twain con illustrazioni di Leo Longanesi.
In copertina c'è scritto Irresistibile assieme agli auguri per Natale.
Dopo Natale cosa facevano, ristampavano le copertine? Vendevano sotto costo? Esaurivano tutto entro il 6 gennaio?

martedì 8 dicembre 2009

Fantômas verrà a prenderti!

Ciao Signora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio.
Volevo dirti che per colpa della tua ottusità non potrò fare una serie di cose importanti come andare al compleanno di mia nonna e a trovare la mia Cagna Scema.
Volevo anche dirti che mi hai fatto essere triste e piangere in un giorno speciale in cui volevo solo festeggiare una persona importante.
Non ti auguro una brutta vita o cose terribili, Signora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio.
Non ti auguro nulla anche se per colpa tua e della tua piccola mente perfida e stupida ho dovuto pagare lo stesso quasi tutto il noleggio.
Non ti auguro nulla Signora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio perché io stasera, mentre ero inconsolabile, guardavo Fantômas di Chabrol e tu non sai neanche chi è Fantômas e quando lui ti troverà e farà quel che andrà fatto non saprai nulla Singora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio. Non capirai nulla.
Perché la tua vita, Signora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio è così, non ci capisci mai nulla.
Altrimenti avresti capito che nessuna prefettura mi avrebbe appena rilasciato un cambio di residenza su una patente falsa, o scaduta o manomessa come tu temevi.
Perché altrimenti avresti cercato di aiutarmi invece di rispondere che voi non avete la connessione internet.
Bravi, nel 2009, quasi 2010 mi sembra interessante la vostra politica aziendale. Niente connessione, geniali!
Mi sembra interessante anche la scelta dello stato che con le nuovi patenti manda a casa dei simpatici pezzetti di carta che si rovinano facilmente e poi le Signore vecchie, grasse e represse degli autonoleggi fanno un attimo a scaricare la loro insoddisfazione sulla prima coppia di persone serene che entra lì dentro pensando di passare una settimana tranquilla.
Cara Signora vecchia, grassa e repressa stia tranquilla.
Fantômas finisce sempre il suo lavoro.
Lui sarà più attento e puntuale di me.
Buona notte Signora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio.
Mi saluti Fantômas.

lunedì 7 dicembre 2009

Polpettone!

Cucinare il polpettone è la mia parte tollerante.
Sono vegetariana da circa quindici anni, ma dicono che il mio polpettone sia buono e allora lo cucino per le persone care.
Non lo mangio, ma lo cucino.

©Caparezza - La mia parte intollerante

sabato 5 dicembre 2009

Argento

Mi sono ricordata che io, una volta, da piccola, ho chiesto bene se quella cosa che c'era nei soldi di carta era veramente un filo d'argento.
Non so bene cosa mi abbia risposto mia mamma, che a essere sincera io a mia mamma da piccola la tormentavo abbastanza.
Dopo è successo che io ho preso dei soldi di carta e ho cominciato a romperli un po' in alto per tirare fuori le striscioline d'argento che erano fragilissime e tutto luminose.
Era una specie di magia questa dei fili d'argento che uscivano dai soldi di carta che invece erano una cosa sporca e mi dovevo sempre lavare le mani dopo che li avevo toccati.
Da piccola avevo pochi anticorpi ma un sacco di senso estetico.

venerdì 4 dicembre 2009

Strabiliante Ossimoro

Oggi il sole credo che non sia sorto, almeno qui a Bologna o almeno su via Mascarella.
Niente sole.
E' buio come appena svegli e poco meno di quando siamo andati a dormire.
Prenderò un altro caffé.
Ieri ho capito che la parola Ossimoro ha nel suo significato etimologioco un modo strabiliante di guardare il mondo.
Ossimoro dal greco oxýmoros: acuto sotto un'apparenza di stupidità.
Ah, dimenticavo, piove.

©Beatles - Rain

giovedì 3 dicembre 2009

BookTrailer 2009

Caro Babbo Natale...
L. Vergari - C. Calia
Black Velvet Editrice
96 pagine - b/n
euro 10,00

On-line here

mercoledì 2 dicembre 2009

Faccende di casa

Bisognava fare le pulizia in casa che proprio no, non se ne poteva più che una cucina così, neanche alla mia cagna scema sarebbe piaciuta.
Allora poi, mentre pensavo a tutte le cose confuse che penso quando pulisco la casa o cucino, ho ripensato che avevo parlato con mia nonna al telefono oggi.
Mi sono ricordata una cosa che forse ora a dirla non sembra tanto importante ma per un verso che non so dire, invece per me lo è.
Quando ero piccola e non c'era ancora mio fratello, che la mia infanzia si divide tutta a prima di mio fratello e dopo mio fratello, un giorno mia nonna mi ha parlato di mio nonno. Me ne aveva già parlato forse, ma quel giorno ho fatto tante domande mi sembra. Nonno non l'avevo mai visto perché era morto prima che io nascessi.
Allora, quel giorno là, un giorno qualsiasi che parlavamo di mio nonno, ho chiesto come era nonno e mia nonna mi ha detto Vai di là, in camera... c'è una foto sulla cassettiera, quello è nonno Aristide.
Io sono andata e per la prima volta, anche se quella fotografia l'avevo vista già tante volte, che poi in realtà le fotografie erano due, ho capito che quello era mio nonno e anche che era morto.
E' stata la sola volta nella mia vita che mi è sembrato normale che le persone morissero.
Mia nonna mi aveva seguito per vedere che facevo, non voleva che fossi triste per nonno.
Penso che gli sono simpatica a mio nonno anche se non ci siamo mai conosciuti.
A me lui è simpatico perché mia nonna lo ama tanto.

martedì 1 dicembre 2009

La Russia ci aspetta!

Oggi volevo scrivere altre cose ma poi è arrivata la mail della mia amica russa di cui avevo già parlato qui e allora basta.
Scriverò solo questo, che presto farò un viaggio a Mosca, è deciso.
Da cinque minuti è deciso.
Quando il clima sarà migliore andremo in Russia e staremo un po' con Ioulia.
Ah, ecco cosa devo fare, il passaporto!

lunedì 30 novembre 2009

Repubblica, lettere e cioccolata

Mi sono svegliata molto presto che ci sono un sacco di cose da chiudere fra oggi e domani.
In realtà non faccio altro che bere enormi tazze di caffé solubile e far cadere oggetti vari quando per qualche motivo mi alzo o cerco qualcosa fra gli scaffali.
Prima ho mangiato una ciccolata e ho notato che sulla confezione e poi nell'involucro c'era scritto che si poteva vincere un' auto, ho pensato Che bello! Se ora vinco un' auto per la felicità torno un po' a dormire e poi quando mi sveglio finisco i miei lavori.
C'era invece scritto RITENTA.
Un po' triste, hanno abolito, in questo periodo di crisi, anche il classico SARAI PIU' FORTUNATO che almeno ti lasciava la delusione ma anche qualche speranza per il futuro.
Non importa, in un paese dove il Direttore della Luiss scrive certe lettere ai giornali, non mi aspetto d'essere incoraggiata da una cioccolata.
Sarebbe stato bello, ma sarebbe stato bello anche non sentire al giornaleradio certe dichiarazioni sulla mafia.
Pazienza, oggi è andata così.
Ritento, sarò più fortunata!

domenica 29 novembre 2009

Racconti di Natale

Racconti di Natale
AA. VV.
A cura di Simone Caltabellota
Ed. Cooper, 2009 - Collana Cooper Storie
140 pagine - 9,00 euro

Giovedì è uscito questo libro e dentro pensavo ci fosse anche un mio racconto, invece, giustamente, ho capito che dentro c'è una mia lettera a Babbo Natale.
Non ho ancora il libro, ma ieri ero a una presentazione e l'ho un po' guardato, non tanto che era pieno di gente che conoscevo e mi sentivo in imbarazzo.
Con i fumetti è diverso, c'è sempre un altro, almeno nel mio caso, che ha lavorato con te.
Ieri, se devo dire come mi sono sentita, direi un po' sola e vergognosa.
Mi è venuta comunque voglia di finire quello che sto scrivendo, qualsiasi cosa sia.

sabato 28 novembre 2009

Guardarsi

La scorsa primavera due miei amici mi hanno portato un regalo da Parigi.
Due robe bellissime per lavare i piatti. Un'elegnate signorina che dispensa sapone e un giovanotto pieno di capelli irsuti con cui insaponare le stoviglie.
Li tengo sulla mia libreria e gli ho dato anche un nome, si chiamano Cosette & Cosimino.
Ieri devo averli urtati senza volerlo mentre prendevo dei libri.
Prima di andare a dormire ho notato che i due si stavano guardando invece d'avere lo sguardo rivolto entrambi verso fuori, dove c'è la finestra.
Mi è piaciuto che si guardassero.
Li lascerò così.
Come due che si guardano.

venerdì 27 novembre 2009

Una vita adulta

Visto che sono adulta cerco di comportarmi come tale.
Se fra una settimana l'oggetto dei miei desideri sarà ancora un Ukulele ne prenderò uno.
Quindici giorni d'attesa mi sembrano buoni, utili e saggi.
Non cederò agli impulsi perché poi un Ukulele non è che lo puoi tanto usare per tante altre cose oltre che suonare.
Da bambina per esempio volevo diventare ebrea e avevo chiesto come fare a mia mamma, però dopo cinque giorni non m'interessava più.
Dopo cinque giorni volevo andare a vivere a Java e scoprire Eldorado.

©Ukulele Mike - Spiderman

giovedì 26 novembre 2009

La guerra dei bottoni

Ieri ho pensato delle cose orribili su questa città.
C'era questo cielo grigio, c'è da giorni il cielo grigio, e la nebbia e della condensa fredda che ti scende sul viso e sui vestiti.
Sono uscita piena di buoni propositi per comprare dei bottoni e mi sono sentita rispondere cose assurde del tipo Questa è una merceria, qui i bottoni non li abbiamo, è roba da bassa merceria oppure I bottoni non li vende quasi più nessuno ormai, perché le servono dei bottoni?
Perché dovrei comprare dei vestiti nuovi quando basta cambiare dei bottoni signori ricchi bottegai di provincia?
Mi han detto comunque che in Via San Felice ancora ne vendono e oggi o domani andrò lì.
Si comincia così, a non vendere più bottoni e poi si arriva chissà dove.
A casa mia mamma e le mie due nonne avevano tutte la scatola dei bottoni e io mi divertivo a guardarci dentro da piccola e a scegliere quelli più belli o a disporli in ordine per colore sul tavolo.
Da oggi ci sarà una scatola di bottoni anche in casa nostra.
Non butterò più un abito senza avergli prima tolto i bottoni.

mercoledì 25 novembre 2009

Ridatemi il mio Cosmo Pavone, please!

Niente. Ormai questa settimana va così.
Sbaglio continuamente numeri e giorni. Non faccio altro che dare appuntamente sbagliati pensando che siano giusti e viceversa.
Devo praticamente vivere incollata al calendario e ogni volta chiedere che mi sia indicato il giorno giusto.

©Calendar Man

martedì 24 novembre 2009

Sposare un acquario

Una signora e la sua badante di una quarantina d'anni più giovane parlavano dei rispettivi mariti.
Tutte e due erano separate e avevano avuto mariti disgraziati e che gli piaceva la bella vita, mangiare bene e no, che non ci badavano ai soldi.
Erano tutte e due mariti nati sotto il segno dell'acquario, per questo erano così, dicevano le due signore.
Comunque questa cosa non deve averli tanto salvati dalle bastonate.
Le signore si raccontavano con dovizia di particolari come picchiavano i rispettivi consorti.
Una usava il bastone della scopa e l'altra direttamente una mazza acquistata all'uopo.
Dicevano che gli facevano uscire il sangue prima che loro, i mariti dell'acquario, le facessero uscire pazze.

lunedì 23 novembre 2009

Zucchero a Novembre come fosse Dicembre

Sembravano tutti impazziti.
Credo che fosse per la cioccolata.
Erano tutti lì a bere cioccolata calda o a mangiarne o a comprarne.
Tutti in due viuzze strette che si incrociano dietro Via degli Orefici qui a Bologna.
Camminavano, spingevano, s'intasavano e poi si bloccavano al centro della strada perché avevano avuto un'idea per il trentaduesimo regalo di Natale.
Ieri era domenica 22 novembre ma sembrava 22 dicembre.
Troppi zuccheri non fanno bene.
Quando lavoravo con i bambini evitavamo di dare dei dolci durante il pranzo, a merenda vanno bene, ma dopo pranzo se c'è bisogno di fare un piccolo sonnellino, non va bene.
Lo zucchero rende tremendamente agitati.
In alcuni casi tremendamente su di giri.
Siete mai stati in una stanza con trenta bambini che hanno mangiato una dose eccessiva di zucchero?

domenica 22 novembre 2009

Ascensori, fontane e Braccio di Ferro

Negli ultimi due giorni sono successe molte cose.
Le più strabilianti sono state rimanere "ostaggio" di due bambini che giocavano in ascensore qui a Bologna e la fontana che c'è a Reggio che credo sia non tanto bella in quella piazza là, ma che di notte sembra che ci siano i fuochi d'artificio invece degli schizzi e questo è stupefacente perché io ho una vera passione per i fuochi d'artificio.
Anche quelli finti.
Nel mezzo, alla coop, pensavano volessi rubare la spesa perchè non stavo facendo bene nella cassa self-service.
Mi sono sentita tanto in ansia e alla fine mi è caduto tutto tre volte e la cassa si è bloccata altre due e non riuscivo a usare nessuno dei miei due bancomat.
Ora ho un numero vecchissimo ma con una traduzione nuovissima di Braccio di Ferro da leggere.

giovedì 19 novembre 2009

Irma Vep non è Withe Christmas

Ieri sera abbiamo visto Irma Vep.
Sono letteralmente impazzita per i costumi del film, le donne avevano tutte delle giacche e delle maglie bellissime, ma anche delle gonne stupende a pensarci bene.
Tutto pieno di colore o nero molto stiloso. La protagonista indossava il secondo cappotto più bello del mondo, il primo in assoluto è quello rosso della protagonista di Audition di Miike.
Poi c'era Parigi d'inverno e gente che parlava e le strade del centro e Belleville e il suono della Metro che già immagini l'odore.
Stamattina i giornali da noi commentano l'operazione Withe Christmas e fuori non c'è luce, è grigio da tre giorni.
Andrò alle terme forse, ho bisogno d'estate, anche finta, va bene lo stesso.
In alternativa va bene anche un vero autunno francese.

©Michele Richard-Bonny and Clyde

mercoledì 18 novembre 2009

Eccellenze & Biodiversità

Mi pare che lo scorso anno andasse molto di moda dire Eccellenze.
Quast'anno invece la parola must è Biodiversità.
Se ascolti un giornale radio o qualsiasi programma in cui ci sono delle interviste a persone più o meno note, più o meno importanti, almeno una volta senti dire Biodiversità.
E nel 2010? Che parola andrà di moda? A me piacerebbe Cocomero oppure Colmabile.
Una bella frase potrebbe essere E' un vuoto completamente colmabile, abbiamo già comprato due cocomeri enormi.

martedì 17 novembre 2009

Out of the blue

Secondo me si traduce di punto in bianco.
Ho chiesto alla mia insegnante d'inglese perché blue e lei non lo sapeva.
Poi mi ha chiesto Perché di punto in bianco, in che senso? Ma io non lo sapevo.
Niente, ci siamo lasciate con due domande e nessuna risposta.

©JoAnn McFatter - Out of the Blue

lunedì 16 novembre 2009

Fatti Brutti

Mi hanno messo in punizione dentro l’auto! Ma come si fa a stare in punizione dentro l’auto?! E poi che ho fatto di male?! Vaffanbroccolo! Adesso devo stare zitto e non dire niente fino al prossimo autogrill che è tra tantissimo e se per caso, nel frattempo, mi scappa la pipì oppure devo bere mi devo arrangiare!
Non li sopporto proprio che mi fanno diventare su tutte le furie e li vorrei sparare anche a loro!
Perché hanno questa fissazione di darmi sempre le punizioni? Non posso domandare di Nonno?! Alla fine sono stato io che gli ho sparato a Nonno e se non era per me non moriva e allora posso pure chiedere che succede adesso! Vaffanbroccolo! Mamma e papà quando ci si mettono sono impossibili da sopportare! Due scemi, ecco quello che sono!
La maestra dice che va bene fare le domande e che uno può fare sempre tutte le domande, più uno fa le domande e meglio è. Se fai le domande puoi sapere le cose, se non fai le domande non puoi sapere niente.
Come faccio a capire dei SuperPoteri che mi sono venuti se nessuno mi fa fare le domande?
Perché non mi fanno chiedere bene della morte di Nonno? E Dio? Che c’entra Dio? Dove sta Dio? È un amico di Nonno? È contento che Nonno va a vivere a casa sua? La casa di Dio sta su un altro pianeta? Non è che poi Dio si stufa e rimanda Nonno sulla terra? Se poi si scopre che i poteri di Dio sono più forti dei miei e Nonno torna io che figura ci faccio? L’anima è una specie di tuta da palombaro per viaggiare nello spazio e andare fino a casa di Dio?
Loro non mi dicono niente e mi fanno stare zitto! Vaffanbroccolo!
Io gli vorrei dare un pugno nella pancia a mamma e papà! Un pugno fortissimo come quello che Francesco mi ha dato una volta e che quasi non riuscivo più a respirare e si muoveva tutto il pavimento dell’asilo.
Ero ancora piccolo, per questo Francesco mi ha dato il pugno. Adesso che sono grande Francesco non me li può più dare i pugni perché io lo mordo di sicuro se si avvicina. Quando poi Francesco scopre che ho i SuperPoteri neanche si avvicina più secondo me. I cattivi stanno sempre tutti lontano da Invisible SuperGuy. Nei fumetti nessuno gli si avvicina troppo perché se no dopo sono fatti loro, fatti brutti.
Io per esempio se adesso Francesco prova a darmi fastidio gli sparo anche a lui con la Pistola a Raggi Y così va a vivere con Nonno e s’impara.
Nonno gli regala uno schifo di trenino di legno pure a lui e se lo deve tenere per forza perché Dio abita lontano e i regali di Natale o di Compleanno non si possono andare a cambiare!

domenica 15 novembre 2009

My life, my radio, my...

A Bologna c'è una cosa bellissima che si chiama Psicoradio e che va in onda la domenica a Radio Città del Capo, forse anche altri giorni ma io l'ascolto solo la domenica e quindi non so.
Oggi parlavano della fine del mondo e rassicuravano tutti sul fatto che il mondo non finirà il 21 dicembre 2012 e poi parlavano anche di altro.
Chiedevano alle persone se erano felici e c'era qualcuno che diceva d'essere arrabbiato.

©Eels - Climbing to the moon

sabato 14 novembre 2009

La mia altra famiglia

Oggi in una fumetteria di Cesana vendevano una spilletta con il simbolo di Dokorobei (il dio dei ladri della serie Yatterman).
L'altra sera, invece, avevamo guardato a casa di amici il film di Yatterman.
C'erano la tv, i dolci, il pop-corn, il caffè caldo, la coca-cola fredda, la birra, le carammelle colorate, le patatine e la cioccolata.
Ci si potevano togliere le scarpe e si poteva parlare ogni tanto per commentare le scene più divertenti.
Si poteva rimanere anche in silenzio se si voleva.

venerdì 13 novembre 2009

Cesena Comics & Stories

A Cesena in questi giorni c'è una cosa molto interessante che si chiama Cesena Comics and stories.
Sabato ci sono anch'io.
Cafè letterario - colazione di parole con Luana Vergari
Mascherpa Caffè, Corso Garibaldi
Sabato 14 novembre
Ore 10.00 - Ingresso gratuito

La polvere delle farfalle

Ho saputo che a San Vito non parlano tedesco e perciò mi capiscono solo se parlo italiano. Papà mi ha detto Mi raccomando, che anche a Nonno avrebbe fatto piacere se gli parlavi in italiano. Non ho capito bene in che senso. Comunque per me va bene. Tanto parlo sempre italiano con papà perché lui non lo parla bene come la mamma e come me il tedesco. Certe volte si confonde e mi fa ridere. Papà non si arrabbia se rido, si arrabbia solo quando è già arrabbiato con il lavoro perché qualcuno ha mangiato troppa cioccolata e allora gli stanno cadendo tutti i denti e a lui gli tocca proprio un lavoraccio. Io e mamma siamo nati tutti e due a Bolzano mentre papà è nato lontanissimo, a San Vito appunto. Oltre all’italiano e al tedesco io posso dire le parole anche in altre lingue straniere.
Posso dire in francese, inglese, russo o altre ancora tipo indiano o pakistano. Io dico le parole in tutte le lingue perché penso di saperle parlare. Quando devo dire in italiano o in tedesco basta che prima ci penso e dico Adesso parlo in italiano e dico una cosa in italiano, poi penso Adesso dico una cosa in tedesco e dico una cosa in tedesco… Così, basta che ci penso un po’. La stessa cosa succede se penso un’altra lingua, anche se non l’ho mai sentita io la penso e dopo la parlo, come nei film.
Per esempio una altra lingua che posso dire è il giapponese perché certe volte a casa del mio più migliore amico che ci chiama Filippo vediamo i film di mostri del fratello. I film di mostri sono tutti in giapponese e noi li capiamo. Soprattutto quando parla Godzilla perché è un mostro e dice cose facili e sempre da mostro. Dice cose tipo Adesso ti ammazzo! oppure Prendi questo! Diavolo di un mostro puzzolente! Cose così.
Il mostro che mi piace di più è Gamera, una tartaruga gigante che è diventata cattiva per colpa delle radiazioni. Le radiazioni sono delle cose che escono dai rifiuti, tipo cattivo odore ma fortissimo che fa diventare strani se lo respiri troppo e ti entra dentro il corpo.
I mostri comunque mi piacciono tutti quelli che parlano giapponese. L’unico che mi piace un po’ meno è Mothra perché ha due fatine femmine sempre dietro e questo non è tanto bello per un mostro. Poi uno può pensare che è una pappamolla. Mothra è una farfalla gigante che sparge la polverina sui nemici e vive in un’isola lontanissima con i fiori e gli alberi giganti come lei.
Anche le farfalle normali hanno la polverina che le fa volare. Se tu prendi una farfalla devi stare attento che non ti rimane la polverina sulle mani perché se la polverina va via dalle ali della farfalla, lei poi non può più volare. Tranne Mothra che ne ha tanta e la usa come arma segreta contro gli altri mostri che sono cattivi con lei.
Mothra anche se è una farfalla è maschio come tutti gli altri mostri.
Una volta io e Filippo avevamo pensato di prendere tantissime farfalle e di mettere tutte le polverine in un vaso e di usarle poi per farci il bagno così potevamo volare.
Siamo riusciti a trovare solo tre farfalle allora, dopo, abbiamo smesso con questo piano segreto.
Magari quando torno a Bolzano lo rifacciamo con Filippo. Adesso che ho i SuperPoteri posso anche sparare alle farfalle così facciamo prima se uso la Pistola a Raggi Y.
Speriamo che torniamo presto a casa.
Sono già tanti minuti che siamo partiti.

giovedì 12 novembre 2009

Parole nuove

Alla radio mentre bevevo il caffé questa mattina hanno detto un sacco di volte la parola fittone o fittoni.
Non sapevo il significato. A Roma dicono tutti colonne o colonnine. Si sa che a Roma sono tutti un po' fissati con l'architettura e le grandi opere.
Comunque io non sapevo nulla della parola fittone.
A 33 anni non ne sapevo nulla.
Considerando che conosco la differenza fra egoista ed egotista e che a sette anni ho scritto baluginio in un tema, tutto ciò è grave o quantomeno brutto.
A scuola, alle elementari, dovrebbero introdurre una materia nuova, Le Parole.
Dovrebbero portare un'ora al giorno i bambini fuori, portarli ovunque.
Per strada, al mercato, dal macellaio, in un cantiere, al ristorante, dal medico, in ferramenta... ovunque insomma.
Bisognerebbe far vedere le cose ai bambini e dirgli i nomi.
I musei vanno bene, ma non bastano.
In ogni caso ho appena controllato.
Fittone, prima di tutto, è la radice principale, quella più grande, di certe piante di rosa, certe conifere o il ginko.

mercoledì 11 novembre 2009

Uno dei migliori inizi

E' questo:
Buona sera.
Probabilmente tua madre merita di morire.
Si tratta di Gli Incubi di Hazel scritto da Leander Deeny che sto leggendo da ieri, ma che oggi dovrò lascerò sul tappeto fino al pomeriggio quando avrò una bella mezz'ora di bus per andare a Casalecchio.
Non avrei mai pensato di pensarlo, ma una cosa mi manca del caos di Roma, leggere i libri in metropolitana o imbottigliata in auto tra Via Cilicia e la Casilina Vecchia.

martedì 10 novembre 2009

Volare dal vivo

Qui a San Vito mi hanno messo a dormire nella stanza che era di papà quando era piccolo e viveva in questo posto pieno di vecchi e con la puzza di pesce che si sente dappertutto.
Il letto è un po’ duro e fatto con i ferri abbattuti che sono come i rami abbattuti degli alberi, ma invece di essere legno è ferro.
Domani mattina presto dobbiamo andare tutti all’ospedale per prendere il nonno che sta nella stanza dei morti perché io gli ho sparato. Allora con la scusa che ci dobbiamo svegliare che so io, alle sei, mi hanno mandato a dormire prestissimo che io non ci volevo venire a dormire. Le vecchie puzzolenti volevano pure che mi toglievo il costume da Invisible SuperGuy e mi mettevo un pigiama schifoso che secondo me faceva venire il pizzicore. Papà per fortuna ha detto di non essere inesistenti, che è quando qualcuno ti rompe tantissimo sempre con le stesse cose, che il pigiama lo potevo mettere sopra al costume. Papà ha pure detto che adesso devono lasciarmi in tranquillità dopo tutto quello che è capitato. Le vecchie, Santa Befana, non ci sentono proprio! Quando non stanno a piangere e a dire le loro cose da streghe che non si capisce niente, mi fissano e mi viene l’imbarazzamento. Ma che hanno da guardare?! Va bene che ho i superpoteri ma anche Invisible SuperGuy ce li ha e non ci sono sempre le vecchie a guardarlo nei fumetti.
Vaffanbroccolo!
Comunque alla fine sono contento che mi hanno mandato a dormire perché così posso stare per conto mio.
Vicino al letto c’è una foto. È proprio strano perché mi sembra che nella foto ci stiamo io e papà ma io non mi ricordo che ci siamo fatti una foto con un polipo gigante su una barca. Se ci attaccava un polipo gigante me lo ricordavo. Il polipo forse era azzurro oppure rosso ma non si capisce perché la foto è nel bianco e nel nero. Praticamente sembra tutto un po’ grigio.
Vicino alla finestra c’è un disegno brutto con il nome di papà scritto sotto, è un bambino che vola ma senza aereo, vola dal vivo nel cielo e passa vicino a saturno e alle stelle.
Io disegno meglio di papà e perciò non lo farò il dentista da grande. Lui poteva fare il dentista o il cameriere perché per questi lavori non serve disegnare bene. Io invece posso fare i progetti e magari disegnare le macchine superveloci oppure le torte superbuone che poi i cuochi le guardano come sono e le cucinano.
Domani devo chiedere a papà del polipo, magari mi è venuta una menesia e non mi ricordo più. Anche in una storia di Invisible SuperGuy a un cattivo veniva una menesia e non sapeva più quale era la sua casa e come era fatta sua moglie.
Era una cosa triste perché il cattivo aveva pure un figlio e non lo sapeva e gli diceva vai via.

lunedì 9 novembre 2009

Luci della ribalta

Mi sono ricordata che da bambina adoravo la luce del forno, specialmente quella del forno di mia nonna paterna che era un forno orginale anni '50, enorme e azzurrino.
Poi adoravo anche il frigorifero gigante, con il pedale per aprire e anche lì la luce.
La luce negli oggetti, da piccola, mi faceva impazzire.
L'idea di poter illuminare qualcosa da dentro mi sembrava una specie di magia.
Volevo accendere la luce del forno anche quando non c'erano torte da cucinare.
Escogitavo continuamente metodi per tenere la luce del frigo accesa anche quando si chiudeva la porta, cercavo di bloccare il pulsantino proteggendolo con i tubetti di pasta d'acciughe o con il barattolo d'olive.
Venivo sgridata spesso da piccola.

©The Belgian Waffles - Cake

domenica 8 novembre 2009

Una Signora Russa

Stamattina sono stata a comprare il giornale e ne ho approfittato per fare un giro in libreria.
Ho comprato due libricini dei Peunuts e un libro che sembra interessante, almeno interessante per me in questo momento, Gli Incubi di Hazel di Leander Deeny.
Poi dovevo passare al distributore automatico e una signora che veniva sotto il portico mi ha detto Guarda là e ha indicato per terra vicino ai miei piedi.
Per un momento ho pensato fosse il cucciolo di un cane, ma la triste realtà è che era un topo enorme che entrava e usciva dalle grate per l'acqua di scolo.
Credo che la fogna si stesse allagando perché era tutto zuppo.
Io non gli facevo per nulla timore perché mi passava molto vicino.
Io ho la fobia dei topi, nel senso che non ho solo paura. Ho proprio un terrore incontrollabile.
Mi sono impietrita e ho spalancato la bocca, mi sono venuti tutti i brividi nella testa.
La signora era gentile, si è messa a ridere e poi a detto che Topo grande, ma io visto anche di più grande.
La Signora era Russa e si è offerta di accompagnarmi se volevo continuare ad andare nella mia direzione ma io sono voluta tornare indietro, verso casa.
Lontano dal topo.
La Signora Russa mi ha detto che se lo sapeva non mi diceva niente.
La Signora Russa parlava proprio come la mia amica Russa, Ioulia.
Ioulia e io ci vediamo in media una volta ogni due anni e per un anno buono di questi due perdiamo completamente le tracce una dell'altra.
Ora è quell'anno.
Ioulia è sempre in qualche parte del mondo diversa.
Poi arriva in Italia oppure ci vediamo in qualche paese europeo e stiamo insieme per un po'.
Il modo di stare insieme non è mai cambiato finora.
E' sempre come quel giorno in cui ci siamo conosciute a Parigi.
Non lo so che modo è, però mi piace.
Mi fa ridere molto.

sabato 7 novembre 2009

Vivere con il resto

Questa cosa che Vik e Missy rapinano nelle banche mi sembra pericolosa perché loro che non hanno i Super Poteri e non conoscono nessuno che ce li ha tranne me e che li può salvare se arriva la polizia.
Vik e Missy non sono miei amici perché adesso è poco che ci siamo inconosciuti e loro non mi hanno mai invitato a casa loro per giocare. Hanno rubato tre valige con dentro tutti i soldi di carta e ci hanno dovuto rapire per scappare.
Io penso che quando sono grande vivo con il resto. Tanto non mi serve avere tanti soldi e poi non so dove metterli tanti soldi che io ho solo una valigia piccola e lo zaino della scuola. Se poi li metto nelle banche succede pure che li rubano e allora io i soldi, ho deciso, che li tengo tutti nel portafoglio. Ogni volta ne do un po' per comprare le cose e poi con il resto compro le altre cose che mi piacciono. Basta stare attenti a non comprare cose che costano tanto troppo, che ne so, i videogiochi o la pizza super gigante, che poi dopo non ti danno più il resto e allora non puoi più comprarti niente, nemmeno i fumetti di Invisble SuperGuy!
Comunque adesso che mi sono venuti i Super Poteri non sono più preoccupato per l'invenire come dice mio padre, perché nell'invenire posso sempre usare la pistola a Raggi Y oppure altri Super Poteri che ancora devo bene discoprire. Se hai i Super Poteri non ti devi preoccupare di niente e infatti io non sono preoccupato che ci hanno fatto il rapimento.
Mamma prima ha detto a papà che dobbiamo trovare un modo di scappare, ma poi si è avvicinata Missy, che era andata a comprare i panini, e mamma non ha più detto niente e mi ha fatto il gesto di stare zitto che mi fa sempre e a me mi fa diventare su tutte le furie che io parlo quanto mi pare. Comunque dopo che ci siamo mangiati i panini Vik ha rimesso l'imbavaglio a tutte e due, così adesso mamma deve stare zitta per forza e io sono contento.
Vik non me lo mette a me l'imbavaglio perché dice che sono un bambino e che è meglio di no, ma io lo so che lui ha paura che sparo con la mia Pistola a Raggi Y e lo ammazzo. Gli ho detto del nonno e lui si è tutto intristato perché gli è venuta paura.
Anche Missy si è intristata e mi ha detto di non pensarci e io non ho capito bene a che cosa non devo pensare, forse gli è venuta paura che la sparo. Comunque a Missy non la sparo che mi ha comprato il panino con la porchetta e mi ha fatto mettere anche la senape e le patatine fritte dentro.

venerdì 6 novembre 2009

Hamachi

A me mi vengono queste passioni qua, così, all'improvviso.
Ora sono diventata una fan dell'Hamachi che è un pesce con le pinne gialle che in Giappone usano per il sushi e che forse vuol dire Pesce Burro e che in inglese si chiama Yellowtail ma che io adoro perché è nel film di Yatterman di Takashi Miike.
Ecco, se devo dire oggi cosa mi farebbe piacere, ma proprio tanto da andare giù di testa, sarebbe un Hamachi tutto colorato e di latta.
Mi piacerebbe uscire di casa per andare al supermercato e al ritorno trovare il mio Hamachi sul tappetino della porta, oppure che me lo portasse Babbo Natale e lo lasciasse sempre sul tappetino della porta il 25 dicembre.
Ora non so se succede.
Nel frattempo l'immagine sopra serve per costruirsi uno Yatter Pelican, basta cliccarci sopra per ingrandirla, stamparla e seguire le istruzioni che si trovano qui.

giovedì 5 novembre 2009

Le risposte che non abbiamo

Capita che certe volte inziamo a parlare di cose che non sappiamo e poi continuiamo e alla fine rimaniamo con un sacco di domande che non hanno risposta.
Ieri ci chiedevamo da quanti legumi e cereali si ottine la farina e poi con quante farine si fa il pane e perché il pane lo fanno praticamente in tutto il mondo e come hanno iniziato a fare il pane e poi come mai in giappone invece usano il riso e non il pane, dipende dal fatto che usavano le bacchette e non avevano bisogno di qualcosa che li aiutasse a prendere il cibo?
Ecco, ci siamo chiesti tutti queste cose a cena.
Siamo imbattibili con le domande in questa casa.
Bravi quasi quanto un bambino di cinque anni.

mercoledì 4 novembre 2009

Fumetti & Influenza

Oggi lavorerò poco che devo riprendermi dagli ultimi giorni di febbre, soprattutto ieri che mi sentivo uno schifo e ho passato la giornata come un vegetale. Ne approfitterò per stare in casa al caldo e a leggere i fumetti presi a Lucca.
Nella confusione e nello stordimento influenzale non ho capito se è uscito il secondo Fantomas di Bernardi e Catacchio, io spero proprio di sì, così appena mi rimetto posso procurarmelo in libreria.
Dimenticavo il mio rat-man da fiera che acquisto sempre appena arrivo e che leggo subito la prima sera andando a dormire. Questa volta ci ho messo due sere a causa della stanchezza e del raffreddore.
Ora ho un nuovo mito, il Dottor Pupazzo di cui non posso dire di più che poi non è bello leggere Rat-Man 75.

lunedì 2 novembre 2009

Antipatie

Ieri sera alla stazione centrale di Prato una bambina mi ha tirato per il cappotto mentre consultavo un tabellone.
Avrà avuto quattro anni e mi ha detto Scusa, che mi puoi far salire là sopra? (là sopra era sul davanzale di marmo della vecchia biglietteria, a circa un metro da terra). Le ho detto di no e che poi non poteva scendere e lei mi ha detto Guarda che ho le gambe lunghe, sono grande, prima un signore mi ha messo, mi puoi mettere anche tu?
Quando le ho spiegato di nuovo che non potevo e che avevo paura si facesse male e le ho chiesto se mi faceva vedere dove era sua madre si è arrabbiata, mi ha guardato malissimo e mi ha chiesto Ma io ti sono antipatica? Non mi vuoi mettere lì sopra perché ti sono antipatica? Dimmelo, ti sono antipatica, è vero?!
Alla fine l'ho convinta a ritornare dalla madre che era una decina di metri più lontana e parlava al cellulare.
Non l'ho proprio convinta, l'ho salutata e le ho detto che dovevo prendere un treno, è rimasta a guardarmi per un po' e poi è corsa via.
Sono tornata da Lucca con l'influenza, mi trasformero in un maiale?
Se così fosse mi piacerebbe tantissimo essere come la Signorina Piggy!

venerdì 30 ottobre 2009

Per i prossimi giorni

Non aggiornerò il blog.
Ne approfitto per lasciar su una cosa un po' lunga.
E' un racconto.

DIREZIONE OBBLIGATA - DIVIETO DI SVOLTA A DESTRA

Bologna 16 dicembre 2012
Caos
Ieri c'era un caos tremendo in strada, abbiamo dovuto tenere tutto il giorno le finestre che affacciano su via Mascarella chiuse.
Non abbiamo neanche potuto far cambiare aria alle stanze e a me è venuto male alla testa.
Forse non è stato furbo iniziare la sperimentazione con le automobili.
I primi giorni sono sempre più difficili e il traffico è andato praticamente in tilt.
Tag: direzione obbligata

Bologna 17 dicembre 2012
Godzilla & Pop Corn
Le bici se la cavano meglio. Ho visto un signore cadere sotto il portico e un bambino di cinque anni investire con la sua bicicletta una vecchia con un cappotto enorme che portava fuori il cane. In generale però mi sembra che vada meglio che con le auto.
Siamo rimasti in casa anche oggi per via di alcuni lavori da finire e della neve.
Abbiamo anche guardato un nuovo film di Godzilla, uno di quelli con i bambini in cui Godzilla è buono e salva la terra. Abbiamo mangiato pop corn con il burro e il sale.
Tag: direzione obbligata

Bologna 18 dicembre 2012
Dicembre
Mi ha chiamato mia madre e mi ha detto che ha Roma fa caldo e che non sembra per niente dicembre. Ho pensato che questa storia qua, della Direzione Obbligata, mi ricorda quella di quel racconto che andava di moda qualche anno fa e che io avevo letto una volta che era dicembre ma c'era caldo.
Nel racconto, a un certo punto, diventata vietato il marrone, qui a un certo punto è diventato vietato svoltare a destra.
Dicono che sia una questione di ordine pubblico e che basti abituarsi per trarne giovamento, io non so. I Supermercati più vicini sono tutti alla destra uscendo dal portone e ora per raggiungerli devo fare il giro dell'isolato e per tornare a casa è un delirio. A Bologna non ci sono neanche nata e per me è difficilissimo.
Oggi mi sono persa tre volte prima di tornare a casa con un pacco di pasta, sette mele rosse e delle lenticchie per la minestra.
Tag: direzione obbligata

Bologna 20 dicembre 2012
La vita in Technicolor
Ho conosciuto una ragazza che vende delle stampe bellissime, si chiama Isabella. Le stampe sono tutte delle riproduzioni di vecchi film orientali e in technicolor, praticamente estetica giapponese anni sessanta-settanta come se piovesse! Il negozio è in Via delle Belle Arti, in fondo, dopo l'Accademia. Ci passo davanti tutti i giorni per andare a comprare il giornale.
Tag: direzione obbligata

Bologna 21 dicembre 2012
Io c'ero!
Oggi è l'anniversario di matrimonio dei miei genitori che si sono sposati il 21 dicembre 1975. Quando loro si sono sposati c'ero anch'io, stavo nella pancia di mia madre ma c'ero.
Non so se mi piace questa cosa qua di vivere nella città pilota del Progetto Statale Direzione Obbligata. Perdo un sacco di tempo per spostarmi e non riesco mai a lavorare come vorrei.
Per fortuna il bar di Modo è vicino e a sinistra, così posso andare a bere gli aperitivi. C'è un sacco di gente nuova che prima non la vedevo mai da Modo. Prima penso che andavano in altri posti, ma ora invece è diventato più comodo venire da Modo.
Tag: direzione obbligata

Bologna 4 gennaio 2013

Felici e Contenti
Hanno detto alla radio che la Sperimentazione è andata bene e che ora si passa a una Direzione Obbligata Permanente. Il Sindaco è contento e anche il Presidente del Consiglio.
Le persone secondo me non tanto.
Tag: direzione obbligata

Bologna 5 gennaio 2013
Arancione, verde, giallo, rosso...
Piove continuamente e questa cosa mi deprime.
Stiamo prendendo le gocce di iperico e ho cominciato a cucinare solo cose molto colorate: carote, peperoni verdi, risotto allo zafferano, crema di radicchio rosso.
Tag: direzione obbligata

Bologna 11 gennaio 2013
Party Time!
Non riesco a scrivere molto sul blog, non riesco a scrivere molto in generale.
Questo non è un bene perché c'è l'affitto da pagare. Oggi per fortuna il cielo è azzurro azzurro e il sole è bellissimo.
C'è stata una festa in strada ieri sera, c'era un sacco di gente, praticamente tutti quelli che abitano in via Mascarella sul lato sinistro partendo da via Irnerio e andando verso le torri.

Bologna 12 gennaio 2013
Mothra, il gatto
Abbiamo adottato un gatto e lo abbiamo chiamato Mothra, il mio mostro preferito. Non abbiamo tanta confidenza con i gatti perché siamo un po' abituati con Africa la Cagna Scema che è rimasta a vivere a Roma. Mothra rischiava grosso con la cosa che se ne andava sempre in giro per la strada svoltando a destra.
Tag: direzione obbligata

Bologna 15 gennaio 2013
Anche no
Le persone mi sembrano piuttosto scontente. Con il fatto che bisogna camminare tanto per andare in qualsiasi posto ora c'è sempre un sacco di gente in strada e ci si ferma a parlare di più. Nel nuovo supermercato dove abbiamo cominciato a fare la spesa perché è più comodo arrivarci, c'era un cartello che diceva Direzione Obbligata, anche no. Grazie.
Tag: direzione obbligata

Roma 18 gennaio 2013
Mothra Vs Africa
Adesso che siamo a Roma ho chiesto in prestito l'auto a mio padre perché volevamo andare a fare un giro al Centro Commerciale. Qui la Direzione Obbligata riguarda il Divieto di Svolta a Sinistra e io ho fatto un gran casino.
Alla fine un signore della vigilanza mi ha detto che era meglio se tornavo a casa perché stavo dando fastidio e creavo dei problemi.
È stato meglio così. Sul giornale ho letto che se vivi a Bologna la tua patente di guida è valida solo lì proprio per evitare questo genere di problemi. Se facevano un controllo prendevo una multa. A Mothra non piace la Cagna Scema e hanno litigato tutta la notte. Africa ha dormito con noi nel letto e Mothra sull'ultimo scaffale della libreria.
Tag: direzione obbligata

Roma 19 gennaio 2013
Pomodori
Mia nonna mi ha regalato una fotografia di quando ero piccola. Ci sono io di quattro anni in giardino che sto con mio nonno. Lui ha una zappa grande e io una zappa piccola che lui mi aveva fatto costruire apposta. Stiamo facendo le buche per mettere le piante di pomodoro.
Ci somigliamo un sacco in quella foto.
Tag: direzione obbligata

Bologna 21 gennaio 2013
Valige
Ho preso la febbre. Qui fa freddissimo e quando siamo tornati in stazione non c'erano taxi. Abbiamo dovuto camminare per quasi sette chilometri con questa storia della Direzione Obbligata e quando è cominciato a piovere a me faceva già male la gola e mi è venuto un po' da piangere.
Tag: direzione obbligata

Bologna 27 gennaio 2013
Cinque anni, again
Adesso mi viene da piangere spesso. Non lo so perché, però mi sento che ho le crisi esistenziali come quando avevo cinque anni e avevo scoperto che si moriva oppure che ho la depressione come quando facevo psicoterapia.
Un signore al bar oggi diceva a un suo amico che a lui, adesso, gli sembra che va tutto male e che Una vita così, dì mo, se te lo immaginavi che succedevano pure 'ste cose qua.
Tag: direzione obbligata

Bologna 12 marzo 2013
Il Dottor C. mi ha detto che...
Non ho più aggiornato il blog perché mi sentivo un po' sempre di cattivo umore e non mi andava di fare niente. Ora però va meglio. Ho parlato spesso al telefono con il mio ex-psicoterapeuta e mi ha detto che non sono depressa e che è per via delle Direzione Obbligata che mi sento così, che anche gli altri si sentono così.
Allora ho pensato io, possiamo parlarne con le altre persone e capire che si può fare.
Tag: direzione obbligata

Bologna 13 marzo 2013
Questa è la primavera del nostro scontento
Adesso di nuovo per un po', non so quanto, non potrò aggiornare con dei nuovi post. Ho saputo che qui da Modo si vedono delle persone che anche loro pensavano di essere depresse e poi hanno saputo che non sono depresse, ma che è tutta colpa della Direzione Obbligata.
Si vedono tutti i lunedì sera e se tu vai ti chiedono di non scrivere sui forum o sui siti o sui blog perché è meglio di no per certi motivi di sicurezza.
Mothra ora che sta arrivando la primavera è felice.
Tag: direzione obbligata

Bologna 24 giugno 2013

Su, giù, destra, sinistra
Adesso a Bologna è successo che hanno tolto la Direzione Obbligata e che per un po' non la rimettono, secondo me.
Tutte le persone si sono messe d'accordo e da un giorno all'altro hanno ricominciato a girare anche a destra e nessuno le ha potute fermare.
Le persone si sono un sacco conosciute meglio con questa storia che c'era la Direzione Obbligata e che bisognava stare tanto in strada per andare nei posti e che, certi posti, erano diventati più facili da raggiungere di altri e allora potevi conoscere qualcuno che non avevi mai visto.
Alla fine si sono tutti conosciuti e secondo me, il Presidente del Consiglio, questa cosa qua, non se l'aspettava tanto e c'è rimasto male.
Tag: direzione obbligata

Sabbatico

Prima di diventare troppo vecchia vorrei almeno un anno sabbatico nella mia vita.
Un anno fatto solo di sabati.
Stasera invece si va a Lucca e a partire da domani, per due giorni, potrete trovarmi qui, qui e qui.

giovedì 29 ottobre 2009

Empireo

Una signora con cui parlavo oggi diceva sempre Empireo.
Non avevo mai sentito qualcuno usare così spesso la parola Empireo.
Intendo qualcuno che non parlasse di Dante.
Se uno dice Empireo e Divina Commedia nella stessa frase allora non vale.
La vignetta sopra è dei Mirabolanti Fratelli Mattioli.

mercoledì 28 ottobre 2009

Budrio

Alla radio intervistavano il sindaco di Budrio.
Ora io avevo molto sonno e in realtà non so bene neanche dove sia Budrio rispetto a Bologna.
In ogni caso il Sindaco di Budrio ha detto che lui adesso, quel tale là, che non paga l'affitto e non si comporta come un buon padre di famiglia perché anche se ha un lavoro non ci va a lavorare, ecco lui adesso, il Sindaco di Budrio, lo va a prendere a casa la mattina e lo accompagna al lavoro, a quel tipo là.
Mi è venuta paura che stasera passa Del Bono a casa e mi rimette la sveglia alle sei così la smetto di dormire troppo e di perdere tempo.

martedì 27 ottobre 2009

L'invasione delle Blatte

Nelle ultime settimane mi è capitato tre volte d'essere in fila alla cassa del supermercato che è qui di fronte e di sentire delle signore parlare del problema blatte in Via Mascarella.
Ora io, del Problema Blatte, non ne sapevo assolutamente nulla! Non sapevo neanche esistesse un Problema Blatte in Via Mascarella!
Si parlava con toni allarmistici di infestazione.
Poi ieri mi hanno lasciato nella cassetta della posta un curioso opuscolo di un negozio (ma non so se è più giusto chiamarlo ufficio) in Via del Borgo che si occupa di bonificare gli appartamenti invasi dalle blatte.
Ecco, io oggi, se devo dire una cosa che mi fa paura sono le blatte.
Oggi avverto come reale e imminente il pericolo d'essere invasa dalle blatte.
Una colonia di Blatte che si prende la nostra casa e ci caccia via.
In un momento di cospirazionismo acuto mi è anche venuto in mente che potrebbe essere tutta opera dell'Ufficio Anti Blatte in Via del Borgo oppure dei Servizi Segreti Deviati.
Degli Anarcoinsurrezionalisti invece no, loro adesso non sono più tanto di moda.

lunedì 26 ottobre 2009

Per Natale

Esce l'antologia di racconti della casa editrice Cooper che si chiama Natale in Casa Cooper.
Ci sarà dentro anche un mio racconto, Fattura numero 14.

domenica 25 ottobre 2009

Aperitivi

Allora così, senza un motivo, ho preso le ciotole colorate e ho preparato un aperitivo.
Non aspettiamo ospiti. Gli ospiti in un certo senso siamo noi.
Ci siamo autoinvitati.
Mi piace avere una casa mia perché se la facevo quindici anni fa una cosa così, mia madre mi diceva Ma te quando cresci?!

©Red Hot Chili Peppers - They're Red Hot

sabato 24 ottobre 2009

Provolino

Ho scritto una specie di racconto di fantascienza, credo.
Non sono tanto sicura perché con i generi faccio sempre un gran casino.
La cosa più importante è che ieri mi hanno detto che esisteva Provolino e io non sapevo chi era.
Poi ho controllato e ho scoperto che Provolino è un pupazzo che quando trema per l'emozione gli tremano anche tutte le orecchie. L'ho visto su youtube che cantava 44 Gatti con Mina.
Mi sono ricordata che quando avevo cinque anni per tre giorni della mia vita ho voluto diventare ventriloqua e che mia madre, il terzo giorno che parlavo senza aprire la bocca, mi ha detto che poteva anche bastare, che non mi si capiva bene come credevo e che era meglio per tutti se smettevo di esercitarmi.
Non so se proprio il giorno dopo o qualche settimana dopo, però comunque di lì a poco mi era venuto in mente un altro lavoro bellissimo da fare nella vita, la lanciatrice di lazo.
All'ora di merenda c'era Wonder Woman in tv.

venerdì 23 ottobre 2009

Vetri

Oggi un mio amico argentino ha detto che i vetri della sua automobile erano sudati.
Volevo dirgli che si dice appannati in italiano ma poi mi è sembrato così bello che i vetri fossero sudati che non l'ho fatto.
La parola appannato in italiano a me fa pensare alla panna anche se in teoria deriva da panno inteso come strato o pellicola.
Comunque ora questa cosa l'ho scritta sul blog e il mio amico, secondo me, non dirà più sudati per i vetri.
Un po' mi dispiace.

©Joan Baez & Mercedes Sosa - Gracias A La Vida

giovedì 22 ottobre 2009

Lepre Marzolina e Conigli Pasquali

Al Radiogiornale parlavano di qualcuno che era una lepre marzolina, in senso metaforico credo.
Comunque mi sono accorta di non sapere perché si dice lepre marzoliana e cosa veramente significhi.
Per me lepre marzolina è una lepre che esce dalla tana con la primavera e se ne va allegra per i campi a incontrare altre lepri e poi torna nel nido e mette mel mondo le lepri piccole.
Penso che anche il Coniglio Pasquale sia la stessa cosa.
La Pasqua infatti è quasi sempre a primavera.
Secondo me la lepre marzolina c'è anche in Alice nel Paese delle Meraviglie, oltre al Coniglio Bianco, ovviamente.
Direi quindi che il cerchio si chiude.

mercoledì 21 ottobre 2009

Qui è bello

Mio nonno e io parlavamo della morte qualche giorno fa.
I vecchi credo che ne parlino tutti tantissimo.
A un certo punto ha guardato il suo giardino che era pieno di sole e che cura con mia nonna tutti i giorni da una sessantina d'anni e mi ha detto Però mi dispiace, qui è bello.
Siamo comunque rimasti d'accordo che a Natale ci vediamo.
Si è un po' risentito che gli facessi delle raccomandazioni.
Mica sto per morire! mi ha detto.
Mi sono sentita una deficiente.

martedì 20 ottobre 2009

La teoria del complotto

Adesso a Bologna tutti si sono messi a mangaiare i ceci e non se ne trovano quasi nei supermercati.
Oppure c'è un tentativo di sabotaggio da parte dei distributori perché non hanno avuto il rinnovo del contratto e nessun aumento salariale. Consegnano la merce ma tengono stipate nel camion le scatolette di ceci in segno di protesta.
Mi è venuto anche il sospetto che sia tutto un trucco per vendere lenticchie.
Secondo voi perché le lenticchie, di qualsiasi marca, costano sempre tra i due e i quattro centesimi in meno di una scatoletta di altri legumi?
Piselli, ceci e fagioli in scatola hanno un costo, le lenticchie sempre un prezzo lievemente inferiore. Siamo un paese di mangiafagioli.
Ecco perché.

lunedì 19 ottobre 2009

Pino

In questi giorni non sono riuscita a scrivere sul blog.
Non sono riuscita a scrivere in generale.
Appena mi mettevo a pensare a qualcosa mi addormentavo.
Abbiamo disegnato uno story board per un nuovo progetto, cenato con amici, riempito di feste la Cagna Scema, comprato l'iperico, preso sole ancora caldo sul terrazzo bianco.
Sono arrivati anche due dvd in regalo.
Ieri mattina poi, alle sette, un signore con le cuffie per non sentire il rumore, una motosega in mano e che cantava a squarciagola Quel Mazzolin di Fiori, era sollevato a quattro metri da terra da un montacarichi (non so se si chiama così e neanche se si scrive così, devo controllare) e si affacciava praticamente sul nostro terrazzo.
Tagliava i rami del pino più vicino alla casa.
La Cagna Scema non l'ha presa bene, siamo dovute uscire e stare fuori un paio d'ore.
Neanche io l'ho presa bene, era domenica ed eravamo andati a dormire alle tre la notte.
Il Signore con la motosega m'incuteva un certo timore.

giovedì 15 ottobre 2009

Ornitorinco Giallo

Ho scoperto solo qualche giorno fa che esiste la funzione più estetica del mondo su google!
Puoi cercare le immagini con un colore predominante, così, se hai per esempio un blog verde come il mio, puoi subito sceglire dei buoni colori, dei colori che stiano bene.
Questa cosa è fantastica.
L'unico rammarico è che non ci sono (ma credo e sperso sia solo questione di tempo) le sfumature, non so, a me piacerebbe un ottano, un vermiglio o un ocra.
Ora cercherò Ornitorinco e sceglierò un tono prevalente verde oppure giallo, vediamo che succede...
Ho trovato questo e dopo più di un anno ho scoperto che questa striscia, che leggevo nella free-press portoghese, è in realtà Brasiliana, ma soprattutto l'animale protagonista è un Ornitorico.
L'Ornitorrinco Suicida .
Io adoro le opzioni apparentemente inutili di google!

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...