mercoledì 30 settembre 2009

Questo blog ringrazia i suoi nonni


I piccioni qui difronte nel cornicione non sono ancora nati.
Madre e Padre Piccione continuano a turno a covare le uova.
Quanto tempo ci vorrà ancora?
Nel frattempo questo blog è stato selezionato dal concorso CoopForWords con questo post qui che parla di Raffaele e Aristide che poi sarebbero i miei nonni.

martedì 29 settembre 2009

Schiaccianoci

L'altro giorno a Treviso sembrava ancora estate, si poteva chiacchierare con gli amici seduti al bar, andare in giro senza giacca e guardare il cielo.
Tornando poi a casa in macchina c'era il tramonto nel mezzo della pianura padana e degli alberi ancora con le foglie.
A casa mi sono ricordata che quando ero piccola e mi annoiavo aprivo il cassetto della cucina, quello con le posate e lì, dentro il cassetto, oltre le posate c'era di tutto.
Tutti i piccoli oggetti che non si sapeva dove altro riporre: rondelle di metallo, bottoni, tappi, viti molto piccole, pezzi di soprese delle merendine o degli ovetti di cioccolata, i laccetti colorati per chiudere le bustine del congelatore...
Passavo ore a guardare quelle cose lì, a cercare in mezzo a cose che neanche io sapevo.
C'era anche la rondella di metallo e legno per tagliare i ravioli e uno schiaccianoci che si apriva tutto, non come quelli di adesso che più di un certo punto non vanno quando li apri.
Dicono che sia perché in fondo lo schiaccianoci deve schiacciare.
Io non sono d'accordo.

lunedì 28 settembre 2009

Club del Cucito 1 - Italia 0 (quarta parte)


Matilde disse settanta, lo disse con un tono à la Non ci crederei mai che lei così giovanile e aitante abbia già settanta anni!
La risposta era giusta.
La Vecchia aveva 87 anni.
Quelli che dimostrava.
Durante la lunga attesa dell'Uomo della Bacheca Matilde ebbe modo di fare la felice conoscenza di Filippo, 85 anni, e dei suoi tre amici.
Filippo tentò di sedurla acquistando al bar gestito dalla Vecchia, ben dieci caramelle di frutta pagandole 40 centesimi e poi offrendogliene una. Il Signor Filippo era un uomo di mondo, si mise le restanti nove caramelle nelle tasche della giacca, quattro da un lato e cinque da un altro e poi, allussivo, toccandosi la giacca Ne ho anche altre, sa... se vuol favorire?
Matilde rifiutò cortesemente, aveva appena scoperto che se i bolognesi dicono impalugare per il Tortino Porretta è solo perché non hanno mai mangiato le caramelle di frutta del Centro Anziani.
Il Signor Filippo non si lasciava respingere tanto facilmente, colpa della tv e del Presidente del Consiglio, pensò Matilde.
Le si mise seduto vicino e le disse sorridente Le mica lo sa quante donne io ho avuto... tante ne ho avute! Uhh le donne che ho avuto, dica mo'... lei... per esempio...
Matilde era disperata, non voleva offendere nessuno ma i Vecchi continuavano con domande trabocchetto che era solo questione di tempo, prima o poi, avrebbe dato la risposta sbagliata e tutto sarebbe finito.
Sarebbe tornata a casa senza un lavoro anche quel giorno!
Per fortuna la buona sorte le sorrise dalla dentiera della Vecchia del bar, qualcuno non aveva pagato i cinquanta centesimi del biliardo. Chi era stato? La dovevan finire con questa storia che io non so che ma il biliardo me lo dovete pagare...
In cinque secondi il Signor Filippo e i suoi amici si erano dileguati, ovviamente senza pagare il biliardo e accennando appena un saluto.
Matilde si sentì improvvisamente stanca e cercò di capire come era finita fin lì, su una sedia, in un centro anziani, in balia dei vecchi...
Aveva fatto un sacco di lavori nella vita, almeno fino a certo punto, poi si era impegnata per diventare brava in qualcosa e ormai erano dodici anni che riusciva a vivere da sola, avere una casa, pagare le tasse, andare in vacanza qualche volta.
Improvvisamente però tutto quello che sapeva fare o aveva fatto nella vita era diventato completamente inutile.
Era un po' come se non sapesse fare niente o non avesse imparato niente.
I Vecchi erano una risorsa per il paese, il 60% della popolazione.
Matilde sperava che almeno loro si dimostrassero in qualche modo comprensivi.
L'Uomo della Bacheca stava giustappunto arrivando per risolvere tutti i suoi problemi.
(CONTINUA)

sabato 26 settembre 2009

Esperimenti scinetifici su facebook

Penso d'esserci finita dentro ma forse ho troppa immaginazione.
Staremo a vedere... di fatto è strano... una giornalista che contatta quasi esclusivamente persone con gli stessi due nomi di battesimo.
Mumble Mumble
...

venerdì 25 settembre 2009

Club del Cucito 1 - Italia 0 (terza parte)

La Signora Boselli esordì con un bel Ma a me non me ne frega niente! Io le storie non le voglio raccontare! Che me ne frega a me! Va bene... non aveva detto proprio Che me ne frega a me, però Matilde così aveva tradotto mentalmente quelle frasi in bolognese uscite insieme a tre o quattro imprecazioni che credeva di non aver mai sentito in vita sua. Quanto meno in Bolognese.
Poi una storia la Signora Boselli l'aveva pure raccontata.
Una storia interessante che parlava di lenzuala di canapa e di lenzuala ricamate bruciate dopo la prima notte di nozze perché ritenute colpevoli d'aver fatto ammalare la Signora Boselli di bronchite. Lei nella vita mai un raffreddore, si compra le lenzuala di cotone e si becca la bronchite.
Al rogo ricami, merletti e tutto il resto!
Lenzuala di canapa per sempre! Anche oggi che io per lavare le lenzuala devo fare tre lavatrici, che ne sai te! Una per il lenzuolo di sotto, una per il lenzuolo di sopra e l'altra per le federe e il copriletto! Comunque io a questo coso qui non ci vengo, che me ne frega a me delle storie! Che ne sai te!
...
Solo per pietà la Signora Viviana aveva messo fine a quel brillantissimo e interessantissimo colloquio.
Spedì Matilde al piano di sotto per appendere un programma nel caso qualche vecchio, per sbaglio, fosse stato interessato.
Lo Yoga Facciale andava per la maggiore l'aveva avvertita la Signora Viviana, la concorrenza era tanta.
Al piano di sotto insieme alla bacheca, all'addetto della bacheca che bisognava aspettare che era andato a fare la spesa ma ora tornava, c'era anche la signora del bar che claudicante e con una vistosa paresi al volto chiese a Matilde Dica mo, lei quanti anni mi dà? Io me li porto bene, sa?! Matilde sorrise in preda al panico e cercò di ricordarsi quanti anni avevano i suoi nonni e i loro amici per poter dare La Risposta Giusta.
(CONTINUA)

giovedì 24 settembre 2009

Club del Cucito 1 - Italia 0 (seconda parte)

Dopo circa cinque minuti di telefonata in cui la Signora Viviana ripeteva solo Sì Certo Nessun Problema fu riferito a Matilde, all'uomo con il pus nella bocca e a quello minacciato, un tale Pietro forse, che una signora molto anziana rispondente al nome di Caterina non sarebbe andata a cena con il marito perché il marito era malato.
Peccato che nè la Signora Caterina, nè suo marito fossero iscritti al centro e che nessuno li avesse mai sentiti nominare.
Ci fu qualche altra breve interruzione dovuta al problema ascensore (ora l'ascensore c'era ma i vecchi non avevo pazienza di tenere pigiato troppo il bottone e così nessuno lo prendeva, salivano tutti a piedi e arrivavano dritti, ansimanti e a rischio ischemia, dalla Signora Viviana per lamentarsene) ma alla fine Matilde potè per due minuti e trentacinque secondi circa esporre il suo progetto.
Il centro come era esemplificato in modo chiarissimo dall'opuscolino con grafica da pizzeria d'asporto che la sempre gentile Signora Viviana le mostrò ospitava già molti corsi.
Matilde provò una viscerale ammirazione per quei geni che erano riusciti a estorcere denaro ai vecchi proponendogli corsi come Yoga Facciale (tecniche per ottenere un volto giovane), Seduzione (un arte che si può acquisire a qualsiasi età), Comunicare con il Tuo Amico Animale (come capire le sue esigenze), Trucco e Colore (a scuola di stile e immagine).
Le parentesi erano nell'opuscolo.
Niente a che vedere con la sua squallida e banale proposta sul racconto orale.
Non c'era partita! Ma la Signora Viviana era una donna buona e le concesse una chance, aveva appena fatto il suo ingresso la Signora Boselli in velina e abito da sera, lo sguardo di traverso e il rossetto rosso perfetto sulle labbra sottili, Per caso è possibile avere una dimostrazione pratica del laboratorio? Signora Boselli, le va di parlare dieci minuti con questa ragazza?
Stava per accadere qualcosa di brutto, di molto brutto, Matilde ne era certa.
Aveva però anche bisogno di un lavoro e quindi trattenne il fiato e cominciò
...
(CONTINUA)

mercoledì 23 settembre 2009

Cristalli d'Acqua

Ecco, noi siamo impazziti per queste palline qui!
Uno dei due vasi ha già prodotto la gergmogliazione (non so se si dice così) dei semi di aneto!
Domani tutte le foto dell'esperimento scientifico.
Dinosauro compreso!

martedì 22 settembre 2009

Club del Cucito 1 - Italia 0

La Lobby del Club del Cucito aveva vinto.
Con uno sprint finale neanche il povero direttore Masini potè nulla contro La Presidentessa del Club del Cucito, Poi mi si distraggono e quando lo finiamo il ricamo per vendere nei mercatini?! No, no grazie signorina ma non ci lasci nemmeno la locandina, qui noi non siamo gente che li vuole fare questi corsi qui di storie... o quello che sono.
Era stata messa alla porta, neanche troppo gentilmente.
Forse, ripensando a tutta quella lunga giornata, non si era rivelata una buona idea cercare lavoro nei centri anziani.
Era troppo qualificata o per nulla qualificata per qualsiasi lavoro.
Aveva solo trentratrè anni, viveva in Italia e ormai anche i vecchi le voltavano le spalle.
Non sapeva se fosse tecnicamente vero, però aveva l'impressione che con le sue tasse pagasse parte della previdenza sociale per Loro e Loro ora, nel momento del bisogno, non volevano neanche lasciarle fare una lezione di prova gratuita. I vecchi erano gli unici con un reddito certo nel paese e avevano deciso d'infischiarsene di tutti gli altri rimasti senza un lavoro.
Persone egoiste, vecchie ed egoiste che pensavano alla cena del sabato e al ballo della domenica.
Ecco quello che erano Loro.
La mattina Matilde era uscita di casa con un'agenda fitta di appuntamenti, ma fin da subito aveva capito che sarebbe stata dura arrivare alla fine.
Nel primo centro ci mise circa dieci minuti per trovare l'ufficio della presidentessa e poi la fecero sedere e le chiesero d'aspettare. La Signora Viviana sarebbe arrivata di lì a poco.
C'erano due uomini nell'ufficio, uno aveva parlato per tutto il tempo d'estrazioni dentali e di pus nella bocca, l'altro di una sua comparizione il giorno seguente davanti al giudice di pace.
Le sembrava si chiamasse Pietro quell'uomo del tribunale, comunque non ha molta importanza, Pietro aveva denunciato un altro iscritto al centro che una volta, anzi due, aveva alzato il pungo contro di lui nel gesto di volerlo picchiare, Era addirittura ubriaco! aveva subito tenuto a precisare l'uomo con il pus in bocca e i denti da togliere. Sembrava che Pietro fosse stato preso anche a parole e una sera nel buio si fosse sentito seguito e minacciato. Nel buio dei portici bolognesi però non era riuscito a vedere bene chi fosse.
Pietro le mostrò i documenti, c'erano cinque denuncie: 7 febbraio 2005, 11 febbraio 2005, 14 febbraio 2005, 23 febbraio 2005, 27 febbraio 2005.
Per fortuna il 2005 non era stato un anno bisestile e l'infausto febbraio si era chiuso con il 28 e forse a marzo il signor Pietro si era invaghito di qualche nuova vedova in cerca di consolazione e si era dimenticato del suo minaccioso aggressore.
Dopo venti minuti arrivò la Signora Viviana.
Sembrava simpatica e piena di buoni propositi, la fece sedere e le chiese di raccontarle del progetto.
Dopo la prima o la seconda frase squillò il telefono...
(CONTINUA)

lunedì 21 settembre 2009

Susy Bella


©Океан Эльзы - Susy

La sveglia suonava a intervalli regolari da un'ora, una volta ogni dieci minuti. Erano quindi già sei volte che Susy Bella si raggomitolava nel letto e spingeva la testa sotto il cuscino.
Quando iniziò a suonare anche il telefono di casa capì che non aveva chance, era il momento d'alzarsi!
Riattaccarono prima che potesse dire pronto o qualcosa di molto simile. Ormai era in piedi.
La testa era piena di bolle di sapone, doveva aver preso l'influenza. Susy Bella ingoiò un paio di aspirine che erano nel mobile di legno vicino alla porta e aprì il frigo per prendere il latte e la polvere di caffè ché, qualcuno le aveva detto, in frigo il caffè si conserva meglio.
Solo a questo punto guardò distrattamente il grande orologio finto anni sessanta e vero Orginal Ikea appeso alla parete della cucina. Le otto e quarantacinque! Imprecando ripetutamente corse in camera di Marco, ma Marco non c'era. Quel ragazzino ogni giorno s'inventava qualche nuova stramba trovata per saltare la scuola! Stava già per cominciare a urlare quando il telefono squillò una seconda volta...
Tutti possono sbagliare! Se si è separati, è mattina presto, non si è ancora bevuto il caffè, ci si è appena beccati un tremendo raffreddore è ancora più facile! Potrebbe sbagliarsi praticamente chiunque!
Marco non aveva dormito lì, per questo non c'era nel letto. Sarebbe arrivato solo la sera alle sette. Certo che Susy Bella se lo ricordava, non c'era bisogno che quella voce gracchiante continuasse a ripeterglielo al telefono! Alle sette con il bus della scuola.
Chiaro.
Essere genitori separati di un figlio unico è difficilissimo.
Se poi tuo figlio dorme tre sere a settimana in un'altra casa diventa tutto incredibilmente caotico.
Comunque per quel giorno non era un suo problema convincere Marco ad andare a scuola. Ci avrebbe pensato all'indomani e qualcosa avrebbe escogitato. Aveva da poco finito di leggere un libro su questo argomento: “Pensiero Positivo e Abbandono Scolastico. Come motivare tuo figlio a frequentare la Scuola Elementare in quindici semplici passi.”.
La lettura non era stata un granché a essere sinceri, ma non si aspettava poi molto da un libro pubblicato dalla stessa casa editrice per cui Susy Bella scriveva: Chic Edizioni s.r.l. .
Un vero impero editoriale, decine di riviste per adolescenti in calore e casalinghe frustrate con un occhio attento e vigile al sempre florido mercato del porno.
Lavorava per loro da circa dieci anni e quasi tutte le mattine sperava che un terremoto o un inspiegabile fenomeno atmosferico radesse al suolo quel palazzo, così elegante e distinto, che ospitava le redazioni delle varie testate.
Nei momenti peggiori sperava anche negli alieni e in una qualsiasi delle piaghe d'Egitto. Le cavallette divoratrici sarebbero state perfette.
Solo l'ultimo venerdì di ogni mese (fatta eccezione per Agosto quando erano chiusi per ferie) andare al lavoro aveva un senso e ripagava ampiamente di tutto. Era la giornata dedicata alla pubblicità e quella gente vestita di grigio e sempre sorridente avrebbe venduto anche il cane della nonna malata per essere citata nella stessa pagina dedicata a Paris Hilton o a una delle gemelle Olsen. Figuriamoci se risparmiavano sui regali! Arrivavano in redazione nel pomeriggio e con loro arrivava di tutto: vestiti, agende, profumi, orologi all'ultima moda, scarpe, creme anticellulite, antisebo, antiscottature, antiacne, antiocchiaie, antiarrossamento, sciarpe, bikini, piccoli accessori tecnologici, cellulari...
La redazione impazziva! Susy Bella di solito si portava a casa il bottino più ricco, aveva dalla sua un metro e novanta d'altezza. Era facile scalzare quelle ragazzine semi anoressiche al primo impiego o qualche attempata segretaria intorpidita da anni e anni di telefoni che squillavano e di firme per i corrieri.
Era però soltanto uno squallido martedì 3 Ottobre e Susy Bella era in ritardo.
La giornata stava cominciando male ma presto e in fretta precipitò del tutto.
Niente acqua calda in bagno (Sì, il proprietario dello stabile aveva avvertito. Sì, c'era anche un appunto sul calendario e sì, il calendario non lo guardava mai o quasi.)
Sciopero della metropolitana.
Niente Taxi.
Arrivo in redazione alle ore 10.45 circa.
Cazziata del Capo Redattore, una quarantenne insoddisfatta e terribilmente ridicola in quei jeans di due taglie più piccoli. Tutte le altre erano già lì, lo sciopero cominciava dopo l'orario d'inizio del lavoro e quindi nessun problema per le ligie e puntuali signorine in minigonna e chiome fluenti. Tantissimi problemi per Susy Bella che comunque, nonostante l'età, in caso di bisogno avrebbe potuto sfoggiare minigonne ancora più corte! O jeans ancora più attillati, a seconda del caso o della necessità.
Un articolo di viaggi da consegnare entro le 16.
Argomento: Corea del Nord.
La seguente disarmante conversazione:
-Non possiamo mandarle in Corea del Nord!
-Perché?
-La Corea?! È pericoloso!
-A me non risulta, comunque non ci vanno in Corea del Nord, le ragazzine vogliono solo sognare...
...
-Sognare?! In Corea del Nord, ma tu hai presente quello che suc...
-Senti non rompere, l'articolo mi serve stasera che andiamo in stampa domani mattina!
...
-Ci metto i locali notturni o i negozi per lo shopping?
-Mmm... mettici una cosa tipo quella di due mesi fa... tipo quella roba che hai fatto per il Messico... una sorta di giro benessere con gli accessori giusti...
-Tipo centro SPA e massaggio Ayurvedico con boxino con la mappa dei negozi di costumi?
-Esatto! Vedi che hai capito Susy Bella?!
---
In Corea del Nord potrete perdervi in splendide città dove le antiche tradizioni millenarie incontrano la moderna architettura e dove ogni occasione è buona per organizzare un party o stare fuori con gli amici nei locali più cool e cosmopoliti del momento. Durante il vostro viaggio dovrete assolutamente concedervi una giornata di completo relax e lasciarvi coccolare come una vera principessa! Il famoso centro termale di Abiachun è un vero classic-must! I ben informati dicono che Madonna non perda occasione d'andarci ogni volta che passa di là!
---
Mentire.
Era questo che Susy Bella faceva ogni giorno.
Mentiva bene e più in fretta di tutti gli altri redattori: erano questi gli unici due motivi per cui era ancora lì alla sua scrivania.
L'articolo sulla Corea occupò quasi tutta la giornata, ma riuscì lo stesso a passare al supermercato prima di tornare a casa in tempo per l'arrivo di Marco.
Finalmente si stava rilassando.
Aveva pensato a una cena speciale: carne in scatola saltata in padella con aggiunta di pepe nero e un cucchiaio di panna da cucina, patatine fritte come contorno e per dessert budino al cioccolato con aggiunta di smarties!
Suo figlio sarebbe stato entusiasta!
Dopo cena avrebbero parlato della scuola e sarebbe stato più facile con la pancia piena.
Quando Susy Bella arrivò davanti a casa si stupì molto, Marco era seduto sul gradino davanti al portone e leggeva un libro. Verosimilmente era un po' che aspettava.
-Che ci fai qui?!
-Oggi è martedì, sto con te. Ti ricordi?!
-Questo lo so, ma sono ancora le sei e mezzo...
Marco sospirò e poi si alzò per lasciar passare Susy Bella e aiutare con i sacchetti della spesa.
-Questo martedì niente nuoto, sono tornato alle sei... ti ha chiamato mamma, stamattina per dirtelo...
Susy Bella sospirò.
-Le hai telefonato per dirle che ti ho lasciato fuori casa?!
Marco fece di no con la testa e Susy Bella s'illuminò in uno splendido sorriso.
-Bravo!
-Posso mettere le scarpe con i tacchi, papà?

domenica 20 settembre 2009

Il Misterioso Oriente

Stiamo continuando a fare esperimenti con palline di gelatina e robe varie che cambiano e si trasformano...
La loro funzione ufficiale sarebbe fertilizzanti e/o sostitutivi della terra per la coltura in vaso di piante varie... Per ora ne ammiriamo i colori e aspettiamo che il dinosauro in omaggio nella bustina finisca il suo doppio processo di ingrandimento e rimpicciolimento.
Abbiamo acquistato tutto la scorsa settimana nel mercatino di Loiano e ora dobbiamo capire come procurarci altro materiale. Sembra che qui a Bologna nessuno venda minuscole bustine contenenti minuscole palline colorate che poi, lasciate per una notte in acqua, diventano bellissime sfere trasparenti e gelatinose.
Non sappiamo come si chiamano le palline, sappiamo solo che sono prodotte in Korea.
Ieri chiacchiere fuori dalla libreria, pizza per cena, una raccolta di battute di James Bond, un film di Sinbad.

sabato 19 settembre 2009

Sui Muri

In Via Mascarella, alla fine, verso la porta, su un muro c'è scritto (più o meno) Pupi Avati ha detto che prima fare i film, c'era più spirito goliardico.

©Smash Mouth - Better Do It Right

giovedì 17 settembre 2009

Anatre e Piccioni

Per me ora i piccioni che stanno nel nido qui di fronte sono come le anatre nella piscina di Tony Soprano che poi, a pensarci bene, quelle anatre là, per me sono come le anatre di Holden.

martedì 15 settembre 2009

Spin

Ieri sera sono scivolata per via della strada bagnata.
Ho male praticamente ovunque oggi.
Era un sacco che non cadevo così.
Un ragazzo mi ha aiutato ad alzarmi, dopo che aveva finito di ridere.
Anche il suo cane mi è sembrato ridesse di me.
Io non ho riso. Non ci trovo mai nulla di divertente quando cado.

©Eels - Novocaine For The Soul

lunedì 14 settembre 2009

Animali

E' meraviglioso! Ho scoperto che esiste una gallina che non avevo mai visto prima.
Una gallina incrociata con un barboncino, praticamente.
Si chiama Gallina Moroseta.
Sono diventata immediatamente una sua fan.
Chissà se bisogna farle il bagno come con i cani.

domenica 13 settembre 2009

Impalugare

Adesso che sono a Bologna cerco di capirne di più.
Ho mangiato il Tortino Porretta.
Ho scoperto che esiste una parola per indicare la sensazione che ti rimane quando mangi il Tortino Porretta.
Si dice impalugato, participio passato del verbo impalugare.
Credo.

sabato 12 settembre 2009

Mostra a Loiano

13 Settembre 2009 ore 10,00
Inaugurazione
Mostra tavole originali
di
A Volto Coperto
Sala Fantazzini
via Roma, 5
Loiano

LA NONA ARTE _Loiano_
La mostra rimarrà aperta dal 13 al 19 settembre
Orari visita: mattina 10-12 pomeriggio 17-19
Il 19 settembre la mostra chiuderà alle 12

venerdì 11 settembre 2009

Tu che lavoro fai?

Tornando a casa da Casalecchio ieri sera mi sono chiesta di nuovo che lavoro fanno i bolognesi.
Ci sono gli studenti.
Ci sono i proprietari di case che affittano stanze e appartamenti.
Ci sono i locali.
Ci sono i negozi.
Alberghi e ristoranti in buon numero.
Un paio di case editrici.
Un sacco di scuole di fumetto e di scrittura (il rapporto procapite non so quanto sia, ma mi sembra incredibilmente alto).
Qualche quotidiano.
Dei centri sociali.
Un posto storico dove andare a ballare e uno dove sentire i concerti.
Diverse radio più o meno indipendenti.
Due o tre case di produzione.
Almeno una tipografia.
Delle librerie.
Qualche agenzia di service.
Sento che mi sta sfuggendo qualcosa.
Mi sembra che ci sia qualcosa che non torni sul tema, diciamo così, Bologna & Lavoro.

©Sex Pistols - Anarchy In The UK

giovedì 10 settembre 2009

Uova di Piccione

Mi sono così tanto arrabbiata che mi è venuto da vomitare.
Era un sacco che non mi arrabbiavo così e ora che lo scrivo mi trema di nuovo lo stomaco.
Fuori i piccioni hanno fatto un nido in un piccolo cubicolo nel cassettone della chiesa.
I piccioni a essere sincera non mi piacciono tanto come animali.
Sono dall'altra parte della strada ora.
Dalla finestra li vedo bene.
I piccioni sono lì e si prendono cura del nido e delle uova.
Li guardo.
Mi sembra buono che stiano lì.

mercoledì 9 settembre 2009

Oggi

Mentre facevo colazione ho pensato che mi piacerebbe fare un lavoro che non so se esiste o come si chiama.
Una specie di creativo della toponomastica.
Vorrei inventare i nomi per i quartieri e per le strade dei quartiri: ne farei uno con i nomi dei protagonisti dei libri per bambini, uno con i dolci francesi, uno con gli alberi, uno con i titoli dei film degli anni '30, uno con i supereroi dei fumetti.
Io vorrei abitare in Viale Batman angolo Via Petit-Fleur alle Mandorle, sarebbe bellissimo.
La via più bella in cui ho vissuto invece è stata Via delle Case Basse che incrociava Via delle Case Bianche e Via della Salvia.

martedì 8 settembre 2009

Ieri

A un certo punto c'è stata un sacco di gente che entrava, usciva, parlava sul pianerottolo di casa.
Sembrava fosse arrivata la primavera.
Siamo a fine estete ma è un po' la stessa cosa.
La sera poi da Modo ho comprato un libro bellissimo. Un libro di francese degli anni sessanta diviso in sessantacinque lezioni con metodo d'insegnamento vecchio stile (il mio preferito) e dei bellissimi disegni ad acquarello.

©Nashville Bluegrass Band - Home

lunedì 7 settembre 2009

A colori è più bello

Non pensavo il cielo potesse essere così bello anche qui a Bologna.
Azzurro-Azzurro.
Questi giorni sono pieni di nuovi progetti e di Ray Harryhausen.
Sto pensando d'invadere la terra e di distruggere i cattivi.
Con classe e con stile.
In animazione passo uno.
Se non funziona torno al mio vecchio piano.
Chiamo il mio amico Godzilla.

domenica 6 settembre 2009

Super Ciccio

Ieri siamo andati da Ciccio che non è proprio a Bologna ma sulla strada per i colli.
A Bologna ci sono un sacco di confini più o meno immaginari, ho scoperto.
Da Ciccio c'erano panini, torte al cioccolato, sole, taccuini per gli appunti, birre.
Tutto il necessario.
Appena tornati è cominciato a piovere.
Tutto perfetto.
Ciccio si è fatto ritrarre anche nelle bustine di zucchero da mettere nel caffè.
Corre e indossa la maglia del Bologna, credo.
Ciccio ha anche un sito internet ma non riesco a vederlo.
Peccato, mi sarebbe piaciuto mettere una foto nel blog.

©Cinema Noir - Nat

sabato 5 settembre 2009

Non sono d'accordo!

Ieri sera dalla finestra ho sentito un bambino che si lamentava e non la smetteva di ripetere
Non voglio che viene l'Inverno, perché viene l'Inverno? Non voglio che viene l'Inverno, perché viene l'Inverno? Non voglio che viene l'Inverno, perché viene l'Inverno? Non voglio che viene l'Inverno, perché viene l'Inverno?
...

©Kaila Handler - Winter

venerdì 4 settembre 2009

Diventare vecchi

Ecco.
Mio nonno, se me lo dicevano dieci, venti anni fa, ma anche due giorni fa che io gli sentivo dire una cosa del genere, non ci credevo.
Anche cinque minuti prima io non ci credevo.
Ieri mio nonno mi ha detto al telefono Salutami tanto il tuo amore.
Ecco.
Mio nonno penso che prima di ieri io non lo avevo mai sentito dire una cosa così.
Ieri mio nonno era stanco e affaticato, a Roma faceva caldissimo e lui aveva pranzato con mezza teglia di melanzane alla parmigiana.
Mia nonna poi mi ha detto di stare tranquilla, che non erano pesanti, che mica lo aveva usato l'uovo prima di friggere, aveva usato solo la farina.

giovedì 3 settembre 2009

Rosso Marino

In questa casa abbiamo finito il rossomarino e il verdeterra.
Il gialcielo non lo abbiamo mai avuto ancora.
Dicono sia più buono e introvabile della manna.

mercoledì 2 settembre 2009

Sempre Settembrealbrogo

A Caserta una bambina di tre anni mi ha detto che il suo sogno era diventare fantasma.
Suo fratello di quattro sognava di saltare fra i tetti e che era sempre giorno.
Io ho detto che volevo andare sulla luna con Nonno Filippo e saltare per vedere come rimbalzavamo.

martedì 1 settembre 2009

Le Buone Notizie

Sparks Release New Album Posted On: August 13th 2009
The Seduction Of Ingmar Bergman By Ron Mael and Russell Mael. Double vinyl release October 19th 2009


©Sparks - Something for the Girl With Everything

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...