domenica 25 gennaio 2009

Quando ero giovane...

... certe volte penso che mi venivano idee migliori.
Questo è un soggetto per un corto che ho scritto nel 1997 (circa). Esiste anche una sceneggiatura che momentaneamente riesco a reperire solo in forma cartacea (è in un'altra casa ma so esattamente dove). Il mio indirizzo è sempre quello nella colonna di destra... se qualcuno fosse interessato sa come contattarmi.

© That's Amore -Dean Martin
IL TAPPETO
Un uomo di circa trenta anni, Ugo, si sveglia imbronciato al suono della radio sveglia, vive in un minuscolo monolocale. "That’s amore" è il sottofondo di una serie di quotidiane azioni: Ugo si reca in bagno e apre il rubinetto della doccia ma non c’è acqua; arrivato in cucina, dove regna una confusione apocalittica, scopre che il frigo è semi vuoto: rassegnato estrae delle brioche dal congelatore e le inserisce nel forno a microonde; si accinge a preparare il caffè. Sul finire della canzone lo speaker radiofonico annuncia che in tutta la città sono previsti dei festeggiamenti per l’imminente recupero di un oggetto volante non identificato ammarato la notte precedente. Improvvisamente e contemporaneamente suonano: il timer del forno, il telefonino, il telefono seguito dal classico rumore d’avvio della segreteria. L’uomo apre il forno, estrae il telefonino sepolto sotto una pila di giornali e prega chiunque sia l’importunatore di attendere un attimo, si avvicina alla segreteria per ascoltare una voce di donna che, chiamandolo per nome, lascia un singolare messaggio. I discorsi della donna relativi all’impossibilità astrologica di tenere il tappeto acquistato insieme con Ugo in un giorno nefasto: Nettuno era in quarta casa congiunto a Marte in moto retrogrado, sono legate alle immagini di un uomo vestito con giacca e cravatta, serio e compito, che sta con enorme fatica trascinando un tappeto su per le scale di un palazzo. Nel momento in cui suonano alla porta la voce ammonisce Ugo a non disfarsi del tappeto in un periodo di così evidente transizione: potrebbe essere molto pericoloso.

Ugo apre all’uomo che saliva le scale e chiede all’interlocutore del telefonino se per caso ha bisogno di un tappeto, poi gli dà appuntamento al mare.

Ugo e il suo grande amico Pietro sono al mare seduti sul tappeto arrotolato. Pietro, avvocato depresso e frustrato, è impegnato in un monologo giuridico-esistenzialista sui grandi cambiamenti che stanno per scaraventarsi sulle loro vite incerte. Durante la lunga discettazione dell’uomo ascoltiamo le riflessioni caustiche di Ugo che fungono da commento.
I due dopo un po’ si separano e s’incamminano per direzioni opposte: Ugo trascina con sé il tappeto che non è riuscito a rifilare a Pietro.

Ugo e il tappeto sono a casa della donna che ha lasciato il messaggio. Giulia è la classica donna in carriera, bella ma non troppo, e di qualche anno maggiore di Ugo, indaffarata a vestirsi e truccarsi per la festa cui si sta recando, continua a blaterare di pianeti ed oroscopi e non vuol saperne di riprendersi il tappeto. L’uomo inavvertitamente urta un tavolino da cui cadono due carte dei tarocchi: "L’Appeso" e "La Torre". Giulia inorridita prevede inaudite sciagure per l’uomo che è buttato fuori insieme al tappeto.

Ugo sta trascinando il tappeto per le scale del suo palazzo, una voce registrata accompagna le immagini: non ci sono tecnici disponibili per provvedere al guasto dell’ascensore. Davanti alla porta di casa costata di non avere con sé le chiavi, con la rassegnazione tipica delle immani tragedie ridiscende le scale.

Ugo è al mare dove ormai è calata la notte: seduto sul tappeto ancora arrotolato si scalda ad un improvvisato falò. All’alba l’uomo si sveglia avvolto nel tappeto: è assonnato e intorpidito dal freddo. Il fuoco sta per spegnersi così prende la decisione di bruciare il tanto odiato tappeto. Un attimo prima che la causa si cosmologiche tragedie sia dato alle fiamme, un all’alieno sopravvissuto all’ammaraggio gli si avvicina. L’extraterrestre osserva incuriosito quello strano oggetto. Ugo guarda compiaciuto e sorridente il suo interplanetario salvatore: "Ti serve?".

Nel monolocale la radiosveglia suona nuovamente "That’s amore". Il letto è questa volta vuoto. La musica è seguita dallo squillo del telefono e dall’inserimento della segreteria telefonica. La voce di Pietro inizia ad incidere un messaggio pieno d’incommensurabile insoddisfazione.

La musica torna ad alzarsi fino a coprire i discorsi dell’amico.

the end

sabato 24 gennaio 2009

Godzilla

In Giappone è particolarmente pericoloso lavorare o semplicemente sostare su di un peschereccio poche miglia al largo dalla costa. In tutti i film di Godzilla c'è un battello che finisce distrutto fra le fauci del Mostro. A essere onesti, certe volte, l'incauta imbarcazione non supera neache i titoli di testa.
Ci sono casi in cui anche il treno non si rivela una scelta fortunata.
...
Vivere in Giappone è rischioso.

©Godzilla Theme

giovedì 22 gennaio 2009

Le città sul mare.

Mi piacciono le città sul mare.
Negli ultimi mesi ho amato prima Lisbona e poi Trieste.
Forse dipende dalla luce.
Al mare o davanti all'oceano c'è più luce.
Gli spazi sono più larghi, lo sguardo arriva lontano e le nubi passano in fretta.
Qui invece le strade sono strette e la vista costretta nei portici, gli inglesi direbbero narrow. Certe volte, però, sembra che il mare sia vicino.
Anche qui.
Wide.

mercoledì 21 gennaio 2009

Rosa di Strada presenta IL MAIALE MESSO MALE

Ovvero, le dichiarazioni di Matilede Molino Diaz: "Possiamo stupirvi anche noi con effetti speciali!"
Rosa di Strada è una serie a fumetti di Massimo Semerano pubblicata da Black Velvet Editrice.


© Massimo Semerano - Black Velvet Editrice - Matilde Molino Diaz

domenica 18 gennaio 2009

BUONI PROPOSITI

Mi hanno detto che fino alla fine di Gennaio si è ancora in tempo per stilare la lista dei buoni proponimenti per l'anno nuovo, quindi mi affretto.
Andrò al parco, quello con il chiosco dei gelati e il bar con il pergolato dall'altra parte della strada.
Produrrò meno rifiuti (plastica in particolar modo).
Mangerò più arance.
Parlerò meglio l'inglese.
Troverò finalmente la mia maglietta di lana nera dispersa da due settimane.
Passeggerò e berrò birra di castagne per il giorno del mio compleanno.
Imparerò a cucinare un timballo come quello di Boogie Nights.
Ballerò musica dance di Bollywood in una discoteca indiana a Bologna.
Sarà uno splendido 2009.

©Bollywood - M.Cecilia/L. Vergari

mercoledì 14 gennaio 2009

LE CHIACCHIERE DEL MERCOLEDI' SERA

Black Velvet Editrice presenta
FUMETTI SUL DIVANO
Racconto di genere o racconto d'autore?
Come nasce una storia a fumetti?

Incontro tra Andrea Bruno, Francesco Mattioli e Massimo Semerano

Ogni mese, a partire da gennaio, due o tre autori di fumetti si incontrano sui i comodi divani di Modo Infoshop per raccontarsi e confrontarsi sul proprio lavoro e sul proprio modo d'intendere la narrazione a fumetti.

martedì 13 gennaio 2009

Late...

Devo vedere due film inviare una decina di mail pulire la casa (o almeno fingere) preparare un incontro telefonare a due diverse redazioni andare dal dentista passare a comprare della carta arrivare in uno stato di coscienza accettabile alla pizza di questa sera finire di leggere degli appunti sbrigare della corrispondenza cartacea inviare delle note a un testo convincere il raffreddore che io non sono un bel posto dove abitare capire come mai i miei vestiti sono sempre tutti sporchi nonostante io prenda molto sul serio la questione del bucato finire certo lettering fare una doccia
...
Ho tempo solo fino a domani... a quel punto però le docce saranno due.
...
Posso ancora farcela... forse...

venerdì 9 gennaio 2009

Il Villaggio della Gioa (sempre Rosa di Strada)

Ancora Matilde Molino Diaz!
Questa volta in anticipo su tutti e tutto, produce un trailer del nuovo numero di Rosa di Strada!

giovedì 8 gennaio 2009

FUMETTI SUL DIVANO (nuova edizione)


presenta
FUMETTI SUL DIVANO

MERCOLEDÌ 14 GENNAIO 2009 - ore 21.00
Libreria Modo Infoshop - Bologna
Via Mascarella 24/b; tel. 051.5871012, e-mail: info@modoinfoshop.com
Racconto di genere o racconto d’autore? Come nasce una storia.
Ne parleremo insieme ad Andrea Bruno, Francesco Mattioli e Massimo Semerano.

martedì 6 gennaio 2009

Cinema "on" my hand

Ieri sera mi sono taglita un dito... ho un po' sottovalutato la ferita e così questa mattina mi sono ritrovata a dover applicare dei "punti adesivi".
Il produttore di questo ottimo ritrovato sanitario è una famosa industria di pellicole cinematografiche.
Ecco... mi piace pensare che ora il mio dito sia tenuto materialmente insieme da tre pezzettini di cinema.

©Cake - End of the Movie

domenica 4 gennaio 2009

I Love Bollywood

The Millionaire è stato il mio primo film al cinema dell'anno.
Un film in cui la risposta giusta è Bollywood.

©A.R. Rahman - Jai ho

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...