martedì 21 dicembre 2010

Bonne Paix

Ieri sera sono stata a comprare le pizze e il signore, che ormai ci conosciamo, e che è Egiziano e che sa sempre che pizza vogliamo, mi ha detto Buona Pace.

lunedì 20 dicembre 2010

Je me souviens

Quando ero piccola certe volte mi sentivo agitata senza motivo.
Spesso era quando stava per cambiare il tempo o quando avevo la percezione che ci fossero delle novità nell'aria.
Il giorno in cui è nato mio fratello, mi ricordo, che faceva caldo e la mattina ero agitata e poi, cosa piuttosto strana per le mie abitudini, mi sono addormentata nel pomeriggio e quando mi sono svegliata mia zia mi ha preparato pane e nutella e lì, davanti a quella fetta, proprio mentre mordevo mi ha detto che i miei erano usciti, all'inizio ho pensato che fossero andati a fare la spesa, ma poi mi ha detto che erano andati a far nascere mio fratello che ancora non si sapeva che era maschio e quindi ha detto solo il bambino o la bambina.
Anche oggi mi sento così, ma credo che mio fratello non nascerà di nuovo e forse non succederà nulla per tutto il giorno.
Credo che ci siano dei termini abbastanza esatti e poco poetici per descrivere il mio stato oggi, attacchi di colite e ansia mescolati insieme.

giovedì 16 dicembre 2010

La neige à Riccione

Non smetteva di nevicare e la spiaggia era marrone di sabbia fin dove arrivavano le onde e bianca di neve dall'altra parte e io era da quando avevo cinque anni che volevo vedere la neve sul mare.
Il cielo era violetto e l'acqua verde. C'era solo il rumore di metallo che arrivava da un cargo rosso da cui qualcuno scaricava enormi container azzurri.
Sembrava insieme la fine del mondo e qualcosa di straordinario.
Nessuno lasciava altre orme dietro di me e nessuno ne aveva lasciate davanti.
Era come essere all'inizio di un viaggio.

martedì 14 dicembre 2010

Les Votes

Oggi si votava ovunque, in accademia, in senato, alla camera dei deputati, nel condominio. La mia Cagna Scema si è candidata per tutti i posti disponibili e ha vinto. Ha promesso più PremiodiCane per tutti, solo due bagni l'anno e tagliatelle al ragù una volta a settimana. La mia Cagna Scema aveva un programma, non era semplicemente contro, come usa molto in Italia negli ultimi anni.

lunedì 13 dicembre 2010

Ouvrir et fermer les portes

Oggi alla posta mi hanno chiusa dentro per due volte.
La prima appena entrata perché dovevano mettere i soldi nel bancomat e allora Sa siamo tutte donne qui, per paura di rapine si sono chiuse dentro subito dopo il mio ingresso con me che stavo ancora vicino alla porta e non capivo bene che succedva.
Dopo hanno riaperto, ma poi, altri dieci minuti e era orario di chiusura e hanno richiuso tutto a chiave.
Allora quando dovevo andare via mi hanno detto Aspetti che finiamo e poi la facciamo uscire. Non ero contenta ma non ho detto niente, alla posta qui vicino un po' temo le impiegate, sono, diciamo così, per la discussione facile.
Invece io sono più il tipo dalla discussione difficile.

Muzicons.com
©Smash Mouth - Then The Morning Comes

domenica 12 dicembre 2010

Toujours

Imparo lentamente a usare flash, a ritrovare la calma, a pensare a una cosa per volta.
Fuori la luce è già quasi quella del tramonto, dall'altra stanza arriva della musica, penso che presto saremo di nuovo via e a mio nonno e alle case che una volta erano per sempre come dicevamo a cena con un amico architetto, erano per sempre qui e in Argentina e forse quasi in tutto quello che chiamiamo mondo occidentale.
Mia nonna dice che quando mio nonno costruì la caso dove anche io sono vissuta per un po' e dove ancora loro due abitano, verniciò tutte le porte con una vernice per navi, così sarebbero rimaste lucide per sempre. La vernice era così forte e l'aria irrespirabile che lei andò via per qualche giorno, per non intossicarsi. Le porte erano ancora lucide quando le cambiarono per via di certi lavori dopo una cinquantina d'anni.
Quella dei miei nonni è una CasaPerSempre, le nostre, per ora sono case di passaggio, di transizione, fra una città e l'altra, fra un quartiere e il successivo, fra un paese e il prossimo dove stare, dove imparare il nome del panettiere e quello del signore che ti serva il caffé la mattina o una birra a fine giornata.
Mi chiedo se esiste veramente una differenza fra scelte e necessità e cosa succede quando non puoi più distinguere le une dalle altre.
Forse succede solo che la tua vita continua, va avanti.

sabato 11 dicembre 2010

Je suis canadien

L'ultima settimana è stata piena di cose bellissime e di cose piuttosto faticose.
L'ultima settimana è stata un po' come l'ultimo film di Allen, You will meet a Tall Dark Stranger.
Ci sono stati diversi treni, una città sul mare, una cena con dei funghi e del tiramisù buonissimo, dei cani che correvano sulla spiaggia, la famosa Rotonda sul Mare della canzone di Fred Bongusto, un viaggio prima dell'alba, un altro posto sul mare con il cielo grigio, il vento caldo e la voglia di correre e basta, correre più veloci.
Ci sono stati un sacco di caffé presi con molte persone diverse, dei succhi di pomodoro molto piccanti bevuti all'aperto, ma sopra ogni altra cosa c'è stato il mio nuovo mito, il signor SonoCanadese incontrato con il passaporto in una mano, un groviglio di banconote nell'altra era sul mare, d'inverno, di notte su un pontile isolato. SonoCanadese aveva il passaporto e i soldi ma il distributore automatico di sigarette non ne voleva sapere, mancava la sua tessera sanitaria. Ho usato la mia e l'ho aiutato con il resto che non c'era e così ha preso due pacchetti di sigarette. SonoCanadese rideva un sacco, ripeteva spesso SonoCanadese e ci siamo pentiti tantissimo di non averlo invitato a bere qualcosa al bar dell'albergo lì di fronte. Cosa ci faceva un canadese in una sperduta città di provincia italiana su un molo isolato e raggiungibile solo attraverso un sottopassaggio pedonale alto meno di un metro e cinquanta che per passare ti devi tutto abbassare e se qualcuno non ti dice, Sì, è lì che si passa tu non proveresti mai ad andare da quella parte?
Forse ora anche lui si sta chiedendo la stessa cosa di noi...

lunedì 6 dicembre 2010

Je me sens bien

Le mie coltivazioni di piante aromatiche indoor non vanno tanto bene.
L'aneto direi che non sta proprio in forma, eufemisticamente parlando.
Il basilico e il prezzemolo resistono ma sono piccolissimi e non crescono.
L'erba cipollina è in realtà tre fili di erba cipollina che mi guardano spauriti.
Sono in compenso nate delle strane muffe intorno ai vasetti.
I piccioni tentano tutti i giorni di entrare in casa quando apro la finestra al mattino. Credo che rispetto allo scorso anno siano diventati più freddolosi, oppure più impavidi oppure vogliono mangiare le mie piante aromatiche.
Ho appena bevuto un enorme caffé con panna insieme a un amica che se ne andava a lezione, ho un nuovo vasetto di marmellata di ciliegie da mangiare a colazione, un piano per i prossimi due giorni e una versione di flash un po' vecchia ma ottima per imparare.

©Cake - Mahna, Mahna

domenica 5 dicembre 2010

L'Abricot

Qualcuno in strada parlava ad alta voce.
In strada ora invece c'è troppo silenzio.
Una volta quando eravamo piccoli ci arrampicavamo sull'albero di albicocche con mio fratello, c'era una resina a un certo punto e la raccoglievamo. Mio nonno diceva che la resina gialla e rigonfia e profumata sul tronco era una malattia dell'albero ma a noi sembrava una cosa bellissima, quasi magica.
Delle albicocche così buone non ne abbiamo più mangiate.

sabato 4 dicembre 2010

Tourner à...

Tornare a casa stanchi e soddisfatti, con il vento freddo che diventa ghiaccio e un libro già pronto per la lettura nel letto.
Domani poi si penserà a tutto il resto.
Per ora non è ancora domani, per ora c'è la casa, il letto, dei nuovi fumetti e lo stare vicini.

giovedì 2 dicembre 2010

Nouveauté

Fatico ancora ad abiturarmi ai nuovi ritmi e ai nuovi impegni... scrivo poco sul blog, non dormo abbastanza e sono sempre in giro da una parte all'altra della città ma va bene, ancora riesco a fare tutti i pasti e una doccia al giorno.
Da lunedì a oggi è successo che abbiamo visto un film di Gamera, uno di quelli con i bambini e per i bambini, con il bambino europeo per cercare di vendere in film anche al mercato occidentale, quindi direi uno dei miei preferiti con un design anni settanta, dei vestiti bellissimi e i mostri con gli occhioni!
C'è stata la presentazione del libro di ricette con dentro quella di mia nonna e un po' mi sono emozionata a guardare le foto dei cuochi che la preparavano.
Ci sono le proteste degli studenti, dei precari e il parlamento in vacanza per via della crisi, come se fosse tutto normale.
Presto dalla Spagna arriverà North Pole, Alaska 99705 e siamo tutti in trepidante attesa.
Stiamo guardando anche i vecchi Arsène Lupin e io li adoro!

lunedì 29 novembre 2010

Neige!

Ieri ho fatto una palla con la prima neve dell'anno e l'ho portata in casa.
Oggi è quasi tutta sciolta, la neve fuori non quella della palla.
La neve della palla si è sciolta lentamente nel lavandino del bagno già prima che fosse notte. Oggi il sole e il cielo azzurro a rendono tutto luminioso e brillante.
E' stato un fine settimana di lavoro, di progetti, di caldo preso alle terme, di pizza mangiata senza preavviso, di musica che ricordava Parigi, di film di Billy Wilder, di cartoon di Batman, di nuove cose che si affacciano all'orizzonte e sembrano forse un po' meno confuse.
I prossimi undici giorni saranno stracolmi d'impegni, serviranno molti caffé e qualche biglietto del treno, ma andrà tutto bene.

domenica 28 novembre 2010

Le chien noir et blanc

Ieri sera mentre tornavo a casa ero piuttosto stanca, faceva freddo e tutte le persone erano in strada a passeggiare, senza un vero motivo apparente.
Non riuscivo quasi a passare incastrata fra i marciapiedi e le auto, le persone e i negozi.
Poi ho visto che c'era un cane bianco e nero, di taglia media. Aveva il guinzaglio e uno dei due proprietari all'interno del negozio. Il cane aveva avvicinato il muso alla vetrina ed era rimasto immobile, aspettava che l'laltra persona del suo branco tornasse.
Il cane nel tenere il muso attaccato al vetro aveva formato due cerchi perfetti di vapore all'altezza delle narici.
Quando l'ho visto mi è tornato il buonumore.

sabato 27 novembre 2010

La couleur violette

Oggi il cielo è così terso e pulito e luminoso che sembra avere dei riflessi quasi viola.
Sarà una bella giornata.
Per ora è una mattinata niente male anche se bisogna rimanere disciplinati davanti al portatile a lavorare per bene almeno fino alle 13,00.

je suis fatigué

Sono stanca l'ho capito perché la settimana appena trascorsa del numero di Internazionale ho letto solo l'articolo di Zadie Smith su facebook e il film The Social Network, molto interessante, ero d'accordo solo a metà con quanto c'era scritto.
Ovviamente ho anche letto Le Regole, l'Oroscopo e le notizie in pillole sul clima e la natura, queste però non contano perché sono le mie rubriche preferite e le leggo praticamente subito.
Durante la strada dal giornalaio a casa.
Il resto della rivista poi la leggo durante le pause dal lavoro o prima di addormentarmi.
Ci sono volute cinque sere prima di addormentarmi per l'articolo di Zadie Smith.

giovedì 25 novembre 2010

Livraison à domicile

Dei giorni niente post. Lo so, potrei dire che è colpa dei trecentoventi imprevisti che ultimamente si avvicendano amichevolmente nella mia esistenza, ma non lo dirò. Meglio dire di Amazon.fr che oggi mi ha consegnato un libro con due giorni di anticipo proprio quando ne avevo più bisogno. Della mia coltivazione indoor di piante aromatiche che sembra andare bene, tranne l'erba cipollina che ha un po' una crisi esistenziale al momento e si è mischiata con dei semini di basilico che forse le hanno dato fastidio. Del dolce preparato ieri sera e che sarà fra poche ore la prima cosa buona che avremo dalla giornata una volta in piedi. Ho dei quaderni pieni di appunti, la sfida di domani sarà usare il quaderno giusto per l'impegno giusto.
Scegliere copertine diverse aiuta.
Ho sentito dalla radio che il Presidente del Consiglio nelle ultime ore ha rilasciato dichiarazioni e ha fatto degli interventi in tv che forse erano leggermente scollati dal piano di realtà, nel senso che a me sembravano così.
Vorrei consigliare anche a lui dei quaderni colorati, per distinguere le cose da dire in varie occasioni.
Tipo quello dove ci sono raccolte le scuse per sua moglie non andrebbe mai confuso con quello dove ci sono annotati i nomi dei capi di stato internazionali. Amici che hanno amici nel corpo diplomatico dicono che sono sempre un po' nervosi ultimamente, anche un po' imbarazzati a loro dire.
Ora vado a dormire.

lunedì 22 novembre 2010

Je fais tomber

Fuori piove e non c'è mai molto tempo per scrivere, per stare fermi un po' più a lungo, per stare e basta.
Oggi tutti facevan cadere delle cose. Al supermercato, sul bus, nelle scale... era un continuo di pacchi di polenta in terra, borse che scivolano dai sedili, ombrelli che rotolano giù dalle scale.
A me non è ancora caduto nulla, ma so che è solo una questione di tempo, oggi.
Ieri invece abbiamo visto The Social Network, dove le donne non fanno proprio una bella figura, diciamo così, ma il film è davvero molto interessante e scriverne su un blog è un po' come ascotare uno di quei tanghi che, come mi hanno insegnato due miei amici, parlano di milonga e tango.

©Canadian Brass - Astor Piazzola , Cuatro Tangos I. Libertango

venerdì 19 novembre 2010

J'ai beaucoup de questions

Oggi nei negozi c'erano solo vestiti orribili o iper-costosi.
Le persone giravano un po' senza meta e mi sono innervosita molto.
Come mai negli ultimi anni va così di moda tenere nei negozi queste persone enormi addette alla sicurezza?
E' veramente necessario?
Come mai ho sempre l'impressione d'essere seguita e pedinata dal personale addetto alla sorveglianza?
Ho la tipica faccia del taccheggiatore?
Se qualcuno lo sa me lo dica!

mercoledì 17 novembre 2010

Ce soir dîner chez amis

Oggi penso a troppe cose contemporaneamente... non va bene...
Tra un po' vado a cucinare un plum cake da portare a casa di amici, così incanalo le energi in un'unica direzione e forse, finalmente, mi calmo.

©Elvis Presley - All Shook Up

martedì 16 novembre 2010

Ma musique

Una delle cose che mi rende più fiera, entusiasta e vergognosissima è la mia partecipazione al progetto musicale ZAPZOT.
Bollywood, Nat, e Asian Food Shop le ho scritte orgogliosamente insieme con Marco Cecilia che con disarmante pazienza mi ha spiegato e rispiegato le regole base della metrica circa un'infinità di volte.
Ogni volta dall'inizio perchè ho la testa dura e sono la persona più stonata della terra.
Buon ascolto.

lunedì 15 novembre 2010

Train de Vie

In treno è salito un tale a Firenze e si è seduto vicino a noi, non insieme ma subito dietro.
Ha parlato tutto il tempo, diceva semrpe L'Italia è una Repubblica Democratica e poi Perfortuna che c'è il Cavaliere, La Freccia Rossa ce la invidiano in tutta Europa... 37 minuti Firenze Bologna, io non la prendo perché non ho premura.
Dopo questo Signore qua ha coinvolto le persone che erano sedute vicino in un gioco, credo lo copiasse da un programma tv ma non so quale, voleva che tutti indovinassero il suo mestiere.
Così, niente, a Bologna poi siamo scesi e non abbiamo capito il mestiere.
Io un po', a dire la verità, ero diventata proprio curiosa.

venerdì 12 novembre 2010

Aujourd'hui nous allons à Rome

A lavare la Cagna Scema, a restituire lo zaino a mio fratello, a prenderci un po' di sole vicino al mare, a mangiare la pizza, a vedere i miei nonni, a fare colazione da Martina, a pulire il terrazzo, a guardare il tramonto, a cercare dei libri, a scovare dei cd sotto la polvere.
Saranno 48 ore molto intense...

©Lou Reed - Romeo Had Juliette

giovedì 11 novembre 2010

Diners Improvisés

Da piccoli io e mio fratello facevamo i buchi negli gnocchi.
Non tutte le famiglie fanno i buchi negli gnocchi, molti li arricciano.
A casa nostra si fanno i buchi con il dito indice.
Io certe volte rubavo un po' di patate lesse per mangiarle e mio fratello, invece, prendeva gli gnocchi crudi da sotto il tavolo.
Ieri sera ho provato a cucinarli, non sono venuti benissimo, ma neanche uno schifo per essere la mia prima volta...
Ho aspettato troppo e le patate erano diventate fredde e questo ha resto l'impasto poco gestibile, ma la prossima volta andrà sicuramente meglio.

mercoledì 10 novembre 2010

Aneth Basilic Ciboulette Persil

Ho comprato un kit per la coltivazione indoor di piante aromatiche.
Ora ci sono dei vasetti ovunque tra gli scaffali con i libri.
Prezzemolo, basilico, erba cipollina e aneto.
La prossima settimana vorrei provare l'alloro ma invece dei semi cercherò una pianta già un po' cresciuta.
Se le piantine cominceranno a crescere dovrò trovargli un altro posto dove stare... non è comodissimo mentre cucini andare nello studio, tirar via il Devoto Oli e pigliare due foglie di basilico.
Certo, non è comodo ma fa dannatamente radical chic!

martedì 9 novembre 2010

Après la pluie le beau temps

In forno c'è la zucca, stasera proveremo a trasformarla in tortelli.
Cenerentola, al ballo, dice, preferisce una cena.

lunedì 8 novembre 2010

Ma voisine est bouddhiste

La nostra vicina di casa da un po' è diventata buddista.
Il suo maestro si chiama Ciccio.
Un po' di tempo fa parlava con Ciccio al telefono ed era piuttosto contrariata, diceva A me, per tutto quello che mi è successo, io nella vita, io, col carma sto bene passato, presente e futuro.

©Dean Martin - Mambo Italiano

domenica 7 novembre 2010

Celle-ci était ma vie à Roma

Una serata al Teatro Argentina, una domenica di sole al mare, un pomeriggio piovoso in Prati, passeggiare al tramonto in campagna lungo gli argini del Tevere mentre il Cane Scemo si perde fra le spighe di grano, e la pizza a Testaccio e Non si trova mai parcheggio e Vediamoci verso le otto, otto e mezzo, la colazione da Martina, la piscina all'ora di pranzo e l'odore del cloro e il caffé e Fa ancora caldo ed è già quasi dicembre, i bambini che escono da scuola, la grandine a primavera, Chissà se nevica di nuovo come nell' '86, la metro affollata, il Laghetto dell'Eur, un liceo di periferia disegnato da Vittorio De Feo, gli ospedali sempre troppo caldi, il Supermercato, Mangiamo in terrazzo, le patate al forno, le fettuccine, il dondolo dei miei nonni e l'albero di albicocche e la fontata, l'odore della pizza fatta in casa, le palme in giardino, la cantina allagata, la campana che suona, le castagne bollite con l'alloro, la tombola a Natale, Dove è andato Zorro...

©Dean Martin - On An Evening In Roma

giovedì 4 novembre 2010

Très bien foutu

Credo che si possa tradurre, Messo bene, a differenza di quello che sembra.
Le apparenze certe volte ingannano, specie se sono linguistiche e se non si conosce la lingua in questione.
L'altro pomeriggio, sempre a proposito d'inganni, e anche di lingua, ma questo è un discorso complicato da fare qui e ora e non so nenche se sono tanto capace di farlo, siamo stati a vedere L'Illusionniste ed era da giugno che volevo vederlo ed era bello ed era leggero e delicato e commovente e io infatti, alla fine, mi sono messa a piangere.

martedì 2 novembre 2010

Je ne sais pas ce qui se passe

A me sono venute tipo tutte le paranoie da quando siamo tornati.
Ecco, a me, da quando siam qui, mi sembra che mi trattino tutti male.
Non proprio tutti, ma gli estranei... la signora della posta, la cassiera al supermarket, il signore del bar...
Non so, forse non sto bene.
Forse mi sta venendo l'influenza.

©MGMT - Of Moons, Birds & Monsters

lunedì 1 novembre 2010

Pigeon

Adesso che siamo per un po' tornati in questa casa, vedo che i piccioni fanno ancora il nido e mi chiedo se sanno che stagione è e se hanno idea che i loro amici francesi sono considerati un piatto degno di un ristorante tre stelle.
Nascere nel paese giusto può avere degli immensi vantaggi, anche se sei un piccione può fare la differenza.
Per dire, da piccola, il mio piatto preferito erano le quaglie, ma ora sono vegetariana.
Anche il tempo che passa, certe volte, può fare la differenza.

domenica 31 ottobre 2010

Revenir

E schivare la pioggia e la folla.
Una domenica un'ora più lunga.
Ritrovarsi insieme a tanti in una copertina disegnata da un amico un po' di tempo fa per Carta e scaricarne il nuovo numero in pdf.
Avere del bucato da stendere.
Trovare in strada delle persone che suonano sotto casa e intrufolarsi fra il pubblico per entrare.
Restare ancora un po' in pigiama.
Mangiare altra marmellata di albicocche.
Cercare la ricetta per cucinare la quiche.

venerdì 29 ottobre 2010

Nous allons partir

Per Lucca.
Fuori c'è il sole e la borsa è pronta.
Ho un elenco di cose da fare, persone con cui parlare e libri da comprare.
Direi che è tutto in ordine.
Ho bisogno di liste per tutto, ma a parte questo tutto bene.

©Joe Dassin - Pour Le Plaisir De Partir

giovedì 28 ottobre 2010

mercoledì 27 ottobre 2010

C'est ensoleillé, aujourd'hui...

Il y a du soleil.
Il fail soleil.
E ieri sera c'era molta confusione da Modo e c'erano amici e persone che conoscevamo e un po' è stato lì un vero tornare.
Ieri sera.
Da Modo.

©Juliette Greco - Sous le ciel de Paris

martedì 26 ottobre 2010

Bon courage!

Me lo ripeto spesso da un paio di giorni...
Sarà colpa della pioggia? Del cielo grigio? Della fastidiosissima irritazione che mi gonfia parte della faccia e mi rende un po' un mostro? Di Lucca Comics che si avvicina e non mi sento ancora pronta in nessun senso?
Non so... forse è soprattutto per quello che deve ancora venire e che sarà.
Bonne journée!

domenica 24 ottobre 2010

Reporter votre voyage

Oppure prendertevela molto comoda e fate come noi.
Una sosta a Paris, una a Marseille, una a Nice Ville, una a Monaco e una a Ventimiglia per poi prendere la strada di casa.
Metteteci in mezzo l'agettivo Bizar pronunciato da tutti con fare molto composto, un panino con falafel buonissimo mangiato vicino al porto al tramonto, le code composte per chiedere fra quanti giorni o settimane c'era la possibilità di prenotare un altro biglietto e quali erano le famose vie alternative, un vecchio gestore di una minuscola pensione che di prima mattina dice Ah, Italia... a Napoli c'è la spazzatura... così per dire qualcosa di carino, tutti i politici intervistati che stanno attenti a non strumentalizzare i casi di violenza più eclatanti e la stanchezza che cresce chilometro dopo chilometro e il non riuscire più a parlare in italiano, inglese o francese ma voler solo tornare a casa.
Avrete un'idea del nostro viaggio, solo un po'....
In ogni caso nous sommes içi, ora!

martedì 19 ottobre 2010

Le President


E' un posto degno del nome, con un'archietettura che quasi intimorisce, dove stasera c'era una cena aziendale cinese e dopo il secondo bicchiere di vino tutti erano allegri e un po' ubriachi.
Negli ultimi due giorni sono successe un sacco di cose, fra le altre: ho comprato (anzi ho ricevuto in domo) un ombrello trasparente (lo desideravo moltissimo), abbiamo bevuto una birra in un locale con i bagni peggiori che io abbia mai visto e il bartender ubriaco, non a caso eravamo gli unici due clienti, la gréve continua, la piscina oggi era super affollata e un paio di volte ho preso dei bei calcioni e qualche gomitata, è arrivato freddo come d'inverno e sto leggendo un libro illustrato di Actes-Sud sulla vita di Staline davvero molto bello e interessante.
Il libro in realtà è per ragazzi, ma per me va benone, ha un bel gusto per la narrazione e delle frasi semplici che ne facilitano la lettura in lingua origianale. Bon Nuit.

domenica 17 ottobre 2010

Il y à froid

Una gazza ghiandaia ancora giovane stamattina si è allontanata dal parco per venirci a trovare.
Sul nostro davanzale, fra le piante, ha mangiato alcune bacche e semini e poi è passata all'altro balconcino, ha scavato un po' con il becco e poi è tornata nel parco.
Per la prima volta, fuori, le persone hanno cominciato a mettere i guanti di lana.

sabato 16 ottobre 2010

Parc des Buttes Chaumont

Stamattina era pieno di persone che correvano e di spose appena sposate. Erano così tante che quasi stentavamo a crederci ma poi siamo usciti sulla strada e abbiamo visto che uscivano tutte dalla Mairie che era proprio lì davanti.
Il parco era pieno di anatre, germani reali, gallinelle d'acqua, corvi e degli uccelli enormi che non conosco. C'era un lago, una cascata, una grotta, un ponte sopra la ferrovia, un ponte di legno, gli alberi gialli, rossi, verdi e marroni per l'autunno.
Dietro si vedevano spuntare i palazzi e più in là i grattacieli.
Molte persone facevano jogging, alcuni passeggiavano, una troupe molto ridotta girava una scena di un film. Un po' pioveva, un po' c'era il sole e un po' era freddo.
Il parco è anche in fumetto di Tardi in cui qualcuno esce da un sommergibile e si dirige sulla rocca in cima al diruro.
L'acqua però, abbiamo controllato, è troppo bassa perché possa andarci dentro un sommergibile.

venerdì 15 ottobre 2010

QR


Les Gros Mots

Da quando leggo Pennac in francese e vado in giro per Belleville ho imparato un sacco di simpatici insulti. Penso che potrei parlare bene in francese un giorno, sicuramente, per ora, se qualcuno usa come intercalare putain de merd quando parla con me va bene, a patto che non sia arrabbiato ma solo accalorato nella discussione.
Gli insulti, si sa, sono questione di sfumature in tutte le lingue.
Bordel!

©The Beatles - Lady Madonna

mercoledì 13 ottobre 2010

Prévisions météo

Fa freddo ma c'è ancora il sole in questi giorni.
Al supermercato qualcuno aveva dimenticato della spesa, l'aveva lasciata lì, allora una signora ha pensato di prendere lei l'acqua minerale che giusto si era ricordata che le serviva.
Poi è arrivato il proprietario della spesa e niente, la signora ha dovuto rinunciare con eleganza alla sua acqua.

martedì 12 ottobre 2010

La grève est une action collective

Oggi c'era un sacco di fermento nell'aria.
Prima delle otto erano già tutti in strada che si affrettavano per prendere una metro o un bus prima dell'inizio dello sciopero.
Anche i bambini erano eccitati e più indipendenti del solito.
Uno scendeva lungo la via con me e avrà avuto sei o sette anni e si vedeva che era uscito da casa da solo, dopo tutti gli altri.
Teneva in mano un mazzo di chiavi e lo stringeva forte con il pugno teso davanti alla pancia.
Aveva messo la giacca pesante, forse qualcuno glielo avevo ricordato, ma poi aveva messo su anche i pantaloncini corti estivi, quelli telati a scacchi che si usano per il mare, e i sandali aperti e i calzini di spugna.

lunedì 11 ottobre 2010

Aujourd'hui, ça va...

In tv un ragazzino dodicenne commenta entusiasta il suo primo concerto dei Rolling Stones.
Ho scoperto che qui usa un sacco giocare a bocce e in primavera vorrò provare e imparare.
Oggi ho imparato che nelle situazioni difficili basta un ça va detto con convinzione per risolvere tutto. Domani ci sarà uno sciopero generale per l'innalzamento dell'età pensionabile. In giro si dice che sarà sciopero a oltranza... vedremo cosa accade.

domenica 10 ottobre 2010

Fantômas et Le Marché aux Puces

Abbiamo trovato un libro su Fantomas, passeggiato in una giornata quasi estiva, bevuto una birra in un posto assolato e con un signore molto sorridente.
Ho comprato perline, castagne e dei piccoli regalini molto anni sessanta.
Ora il tramonto con i vetri a La Defénce che diventano ocra poi del formaggio fritto con salsa all'aneto e lo stereo che sto per accendere, dentro se non ricordo male dovrebbe esserci un cd con la colonna sonora di Paris, Texas.
Prima invece, qui sotto, c'era in piazza una festa caraibica con tutti che ballavano.
Bon dimanche!

sabato 9 ottobre 2010

Les raviolis sont faits maison

Siamo tornati a mangiare in questo posto cinese dove fanno la pasta di riso e i ravioli a mano.
Sono infatti tutti diversi un dall'altro e davvero buonissimi.
Le porzioni sono super e nel fine settimana ti lasciano ordinare mentre sei in fila fuori così poi appena entri e ti siedi ti portano subito del cibo.
Alla fine abbiamo provato anche un Dolce delle Luna enorme, solido e spugnoso.
Ne abbiamo mangiato uno in quattro perché altrimenti non sarebbe stato possibile e poi io una volta, mi avevan fatto assaggiare anche il tortino porretta e pensavo che nulla nella vita sarebbe stato più secco... infatti forse è così, però il Dolce della Luna vince il premio come dolce più spugnoso del mondo.
Almeno fino a prova contraria.
Almeno nel mio mondo.

venerdì 8 ottobre 2010

Ma journée

Ieri un bambino nel cortile gridava Banzai!
Nel palazzo facevano tutto il giorno dei lavori.
La sera in tv c'era il nostro nuovo programma preferito e al tramonto era pieno di gazze e di corvi che volavano sui tetti.
Ho lavorato, mangiato castagne e comprato una nuova tinta per capelli.

mercoledì 6 ottobre 2010

Je m'amuse IMAX 3D

E' divertente come andare al luna-park!
Per dire, mi ha divertito persino guardare Resident Evil 3 senza aver visto i primi due e senza conoscere il video-gioco.
Non so se è proprio cinema o la nuova esperienza per l'intrattenimento di ultima generazione.
Se ne potrebbe parlare per ore di IMAX e Cinema...
Ieri invece ho visto Videocracy che alcuni nuovi amici ci hanno prestato.
Avevo sentito molte critiche negative sul film, non so, a me è piaciuto ma suppongo che sia dovuto al fatto che da cinque anni non ho la tv e certe immagini non le avevo mai viste e certe cose un conto leggerle, un conto vederle, rimani abbacinato.
Ho scoperto che qui alcuni farmaci costano pochissimo, nel senso farmaci di uso comune per far passare il male alla testa (di cui da un po' soffro spesso) o la febbre costanto molto meno di due euro senza essere farmaci generici.
Ora corro a guardare questa cosa qui che mi è stata appena segnalata... sono curiosissima e mi sento già di adorarla!

lunedì 4 ottobre 2010

Miss Ukulele & Little Frankenstein

written by Luana Vergari & drawn by Teodora Gales
It’s the wacky and lunatic story of a nine years old girl, Miss Ukulele, and of her personal monster: Little Frankenstein whom she made using different parts of her cracked toys.
Miss Ukulele always has crazy ideas to put in practice, and she is despotic and authoritarian with the defenseless and timid Little Frankenstein whom she obligates to do horrible and quite impolite deeds.
At the end of each adventure Miss Uku fails all her impossible and definitely foolish missions!
Of course, she always thinks that’s Little Frankenstein’ s fault and so destroys her monster by playing a note on her Ukulele.

domenica 3 ottobre 2010

Les châtaignes

Oggi ho visto due cose che la prima pensavo, to' guarda come fanno e la seconda quasi non ci credevo e infatti ancora non ci credo...
Ho visto un signore che vendeva le castagne e ne aveva presa una, aperta e messa direttamente sulla brace così si sentiva più intenso l'odore.
Poi il suo collega, che forse stavano finendo le castagne, ha attraversato la strada, ha aperto un tombino e ha tirato fuori un sacco di castagne da cinque chili, ne ha messe un po' in una busta e poi le ha rimesse in un tombino, non quello di prima, un altro.
Se penso a tutte le volte che ho mangiato caldarroste nella mia vita...
Meglio che non ci penso.
Domani invece vi racconto di questo.

sabato 2 ottobre 2010

Fermé

Ieri qualcuno in piscina urlava.
Ce l'avevano con me.
Era il bagnino che mi invitava a uscire dall'acqua con mezz'ora d'anticipo, erano già le 17:30 e 30 secondi e tutti erano già fuori.
Io no perché non avevo capito cosa stesse accadendo, ovviamente.
Il bagnino è stato gentile, mi ha detto di fare con calma ma di non finire la vasca, di tornare subito indietro.
Poi nelle docce, che sono venti tutte nello stesso stanzone, ho trovato l'ultima libera e appena ho cominciato a lavarmi è arrivato il bagnino e ha spiegato le ragioni della chiusura anticipata che avevano a che fare con uno sciopero degli impiegati comunali.
Nessuno ha protestato o se l'è presa per aver nuotato poco o quasi per niente come me.
Hanno tutti approvato, sorriso e qualcuno ha applaudito.
Ero nella doccia.
Il bagnino in ciabatte beveva una tazza di the caldo e la genta gli dimostrava la sua solidarietà mentre si sciacquava i capelli.
Non mi capiterà mai più una cosa del genere.
Credo...

©Neil Young - The Believer

venerdì 1 ottobre 2010

L' école

Ieri siamo stati in una libreria molto bella dedicata ai bambini, era un po' scomodo girarci dentro perché gli scaffali erano tutti bassissimi, a misura di bambino appunto, e ogni tanto ci si ritrovava in mezzo a delle ceste con dei giocattoli.
Avevano anche un reparto BD dove ho preso un libro che sembra molto interessante, Jimmy et le Bigfoot di Pascal Girard.
Ho scoperto che il sistema scolastico francese, per quanto sicuramente migliorabile, non è neanche minimamente paragonabile a quello italiano definitivamente distrutto dalla riforma.
Qui vicino poi, ci sono due scuole elementari e qualche giorno fa abbiamo incontrato dei bambini in gita scolastica, erano in fila per due ed era difficile trovare due bambini della stessa etnia vicini.
Direi che da queste parti le classi ponte non ci sono e se ci fosse un progetto per farle, come forse ultimamente qualcuno anche qui sembrerebbe auspicare, sarebbero in molti a non essere d'accordo.
Direi che forse la differenza la fa il non essere d'accordo, il sapersi indignare e soprattutto il fare.

giovedì 30 settembre 2010

Le Vendeur - La Vendeuse

Oggi piove.
Sono scesa a comprare le solite cose per la colazione, ossia croissant, e il venditore me li aveva già preparati quando ha visto che arrivavo dal belvedere del parco.
Ieri pomeriggio la merceria era chiusa però poi sono stata a passeggiare in una via bellissima piena di botteghe e atelier dove si facevano delle collane e dei bracciali a mano in resina colorata ed erano tutti bellissimi.
Dopo comprerò un ombrello di plastica trasparente che vendono nel bazar qui vicino.
Qui ho trovato un vecchio cd dei Nirvana che non faccio che ascoltare da due giorni.
Questa però non c'è ed è una delle mie preferite...

©Nirvana - Lithium

mercoledì 29 settembre 2010

Les Aiguilles

Ieri al mercato abbiamo comprato cose molto colorate per sconfiggere il grigio che si è abbattuto sulla città.
Funghi gialli, fichi neri, menta verdissima e ramoscelli di timo bruno.
Ho comprato del filo e degli aghi che dicono, ma non lo so perché non li ho ancora provati, essere speciali, che fanno clack e il filo entra senza passare per il buco.
La signora anziana che era lì, credo la mamma del venditore, mi ha detto delle cose che non capivo, ma rideva tantissimo e mi diceva che le piacevano i bottini della mia giacca.
Anche a me i bottoni piacciono tantissimo, sono enormi e bianchissimi.
Ho scoperto che dietro l'angolo c'è una cioccolateria e accanto una merceria che vende cose bellissime... forse saranno il mio giro pomeridiano appena finisco di lavorare!

lunedì 27 settembre 2010

Brochettes & Merguez

Ieri abbiamo camminato tutto il giorno in giro per il quartiere, nonostante la pioggia e il freddo arrivato all'improvvisto.
C'era un sacco di gente in giro, un po' con gli ombrelli e un po' senza. Abbiamo visto almeno tre garage sales, dei venditori di spiedini cinesi, dei ragazzi che preparavano salsicce in strada coperti da un telo di plastica, degli altri del chili con carne e una signora africana con le sue pentole piene di cous-cous bollente.
Una bambina piccolissima, che avrà avuto tre anni, camminava tirandosi dietro la sua borsa di plastica a fiori piena dei suoi vecchi giochi messi in vendita; seguiva il padre che aveva in mano una scatola di plastica piena di vestitini, avevano tutte e due una giacca colorata con il cappuccio stretto in testa e non avevano paura della pioggia.

©Django Reinhardt - Belleville

domenica 26 settembre 2010

Dattes Jaunes

L'altra notte ho sognato in francese e infatti non ho capito quasi nulla di quello che accadeva.
Stanotte invece ho sognato cose assurde fra cui Bela Lugosi che faceva dei trucchi di prestidigitazione e anche se era morto usciva dalla bara e camminava fra il pubblico, poi tornava dentro.
Era un po' imbalsamato male, perciò per rientrare faceva fatica e si buttava a peso morto.
Era un sogno ironico.
Abbiamo preso l'aperitivo con un'amica e faceva freddissimo seduti fuori, prima avevo incontrato degli anarchici che manifestavano e mi avevan dato un foglio su cui c'era spiegato tutto.
Che loro, in sientesi, in questo quartiere, dicevano proprio così, non volevano essere gli animali dello zoo dei ricchi bobo, il turismo sociale a portata di mano, un film di Loach dal vero.
Ho anche comprato dei datteri gialli che non sembrano tanto buoni, forse non sono maturi oppure si usano per cucinare.
Non so, non ne avevo mai comprati prima.

venerdì 24 settembre 2010

Piscine

La piscina vicino casa è un po' complicata ma molto bella.
Bisogna entrare con un biglietto che ti rilasciano all'ingresso con un codice segreto e un codice a barre.
Il codice a barre serve per superare i tornelli iniziali, il codice segreto (ma solo una parte) serve per chiudere gli armadietti magnetici e poi riaprirli.
Bisogna lasciarci dentro tutto, anche l'asciugamano e le ciabatte.
Gli spogliatoi sono tutti in comune al primo piano mentre la piscina è al secondo come le docce e i bagni.
All'inizio pensavo di essere entrata nello spogliatoio dei maschi e sono tornata indietro ma c'erano maschi ovunque e ho fatto la figura della scema.
Poi un papà con due bambine mi ha indicato la strada per la piscina e ha cercato di rassicurarmi che stavo facendo la cosa giusta.
L'acqua è molto pulita e i bordi sono rialzati per evitare di cadere dentro accidentalmente.
Faceva un po' freddo per me ma per il resto me la sono cavata.

giovedì 23 settembre 2010

Something new...


Written and Drawn by Massimo Semerano & Luana Vergari
semerano.vergari@yahoo.fr

mercoledì 22 settembre 2010

Festa della Luna

Oggi per via della connessione che non andava e del portatile che faceva del casino ci sono stati un sacco di motivi per distrarsi.
Siamo allora stati a passeggiare nella piazza preferita di un nostro amico anche se lui non c'era e poi a comprare dei libri.
Al ritorno preparavano per la festa della luna, che ora ho dimenticato come si dice in cinese.
Stanotte ci saranno lanterne e draghi.
Ci sono anche dei dolci rotondi ripieni di crema, molto grandi, forse sono anche molto buoni ma io non ne ho mangiati.
Una pasticceria qui sotto però ne ha tantissimi, domani provo a vedere se gliene sono rimasti.

martedì 21 settembre 2010

In caso di mal tempo

La mattina il parco è ancora chiuso quando ci svegliamo.
Scendo giù per prendere croissant caldi nella Boulangerie di un signore molto simpatico.
Vedo tutta la città che si colora prima di rosa e poi lentamente di giallo sempre più intenso.
Un signore cinese porta i suoi due figli a guardare il sole che arriva sulla città.
Il più piccolo gioca a palla.
Il grande medita insieme al padre.
Si mettono al centro del belvedere e aprono le braccia e guardano l'orizzonte.
Il Padre è molto severo, sgrida il figlio, lo rimprovera, gesticola molto e gli mostra come tenere le braccia e respirare.
Chissà se ci saranno anche nei giorni di pioggia...

lunedì 20 settembre 2010

Garage Sale

In questi giorni non ho scritto, perché distratta da tutto!
Ci sono stati dei tramonti dal sesto piano di uno dei punti più alti della città, una festa, una gita domenicale in un parco sul fiume, un garage sale dove ho acquistato una giacca caldissima e bellissima, un ragazzo in bici incontrato nel cuore della notte in un viale quasi deserto che ci guardava, ci chiedeva informazioni che non eravamo assolutamente in grado di fornirgli, ci rassicurava sul fatto che non fosse grave e ci sorrideva prima di salutarci.
Ecco, quel ragazzo là, che non rivedremo forse mai più è stato uno di quei tipici incontri che senza un motivo vero ti mettono di buon umore e ti fanno pensare solo cose belle.
Anche che arriverai presto a casa anche se mancano ancora due chilometri e sei piani di scale.

venerdì 17 settembre 2010

Foglioline verde chiaro di cui non so il nome

Oggi una bambina di due anni in strada aveva deciso di disintegrare una foglia e non finiva di schiacciarla con il piede e di saltarci sopra.
Bisognava farsi di lato per poter passare.
La nonna rideva e diceva a tutti scusate.
Tutti si facevano da parte con grande rispetto.
Anche noi.

giovedì 16 settembre 2010

Ici, Belleville

In strada ci sono sempre degli odori buonissimi!
Di spezie, dolci, pane e cibi arrosto.
Praticamente abbiamo sempre fame da quando siamo qui!
Anche in casa, al sesto piano, si sentono degli odori che ti vien voglia di conoscere i vicini...
Stasera proverò a leggere Pennac in francese.
Oggi sono stata corretta quasi ogni volta che ho parlato ma questo mi piace, vuol dire che parlo.
Anche che ho poco senso del pudore.
Stamattina poi ho parlato con il signore arabo che vende baguette e ho pensato di seguire le sue indicazioni per trovare un giornalaio, ma mi sono persa.
In compenso ho attraversato un passage bellissimo con piante, lampioni di ferro, case molto vecchie completamente ristrutturate.

martedì 14 settembre 2010

Tardo pomeriggio, quasi sera

Poi invece oggi è ancora una giornata di sole e ancora estate e ancora vento caldo e un sacco di luce.
Domani credo che mi sveglierò con la campagna che scorre come al solito dai finestrini del treno.
E' un bel pensiero con cui aspettare la sera.

lunedì 13 settembre 2010

Box

Fuori c'è stato il primo temporale quasi autunnale, uno di quelli in cui appena metti un giacchetto dici Ah, però... così si sta meglio!
Sono stata in stazione e ho visto che smontavano il palco e l'allestimento della festa del PDL, c'erano un sacco di cartoni non ancora sballati e molto sballati per metà che gli operai buttavano, dentro c'erano degli opuscoli, non so cosa ci fosse scritto, si vedeve però bene la faccia di Berlusconi.
La festa non deve essere andata troppo bene, se è come per le fiere di fumetto, riportare a casa troppe scatole non è mai buon segno.

domenica 12 settembre 2010

Brazil

Avere il senso di arrancare, d'arrivare sempre cinque minuti in ritardo su tutto nell'ultimo mese.
Poi scovare una signora russa che parla al cellulare ma dentro una cabina telefonica, prendere un aperitivo con gli amici in una sera ancora d'estate, avere uno zaino mezzo vuoto che presto sarà pieno di tutto, pensare alla Cagna Scema che dopo l'ultimo bagna ha fatto finta che non ci conoscevamo per tutto il pomeriggio, incontrare un signore dell'est su un treno notturno che gira l'Italia con la figlia e vederlo che rimane in mutande e poi si mette il pigiama davanti a tutti nello scompartimento, arrivare a Bologna e trovare ballerine brasiliane semi-nude che ballano con attempati signori, vedere la polizia in assetto antisommossa che blocca quasi tutto il passaggio su Via Indipendenza e capire che quello è il partito che ora ci governa.

sabato 11 settembre 2010

Sul mare

La festa di matrimonio era sul mare, siamo riusciti ad arrivare in orario nonostante ci sia stato qualche imprevisto, leggi mi sono persa e ho sbagliato strada.
Era tutto molto informale, i camerieri erano discreti, ognuno si sedeva dove voleva e i tavoli erano piccoli, ci si alzava a prendere le varie portate che di volta in volta erano servite su un'unica grande tavola e poi si tornava al proprio posto, ci si poteva alzare, si poteva passeggiare, uscire in riva al mare, il cibo era buono, il vino anche, non siamo rimasti a mangiare per più di un'ora e poi il padre della sposa ha suonato e cantato e tutti si sono messi a ballare sulla veranda.

giovedì 9 settembre 2010

Fra meno di due

Devo prendere un treno per andare a Roma e da lì impossessarmi di un'auto di famiglia e raggiungere una città sulla costa laziale e cercare di arrivare alla festa di matrimonio dei miei amici almeno puntuale.
Considerando che non so ancora cosa indossare, che non ho ancora capito come arrivare nel luogo X una volta giunta a Roma, si preannuncia una giornata piuttosto interessante.
Buongiorno!

©Elton John Chapel Of Love

mercoledì 8 settembre 2010

Il Cinema

Le giornate sono così lunghe e piene che quasi mi sembra che ce ne siano due o tre insieme.
Ieri era successo qualcosa di bruttissimo a un cane in Via Indipendenza perché non smetteva di guaire e la sua proprietaria di urlare Il Cane! Il Cane!
Poi deve essersi tutto sistemato perché nella folla ho visto il muso di un cagnetto che leccava la faccia della signora.
Per tre minuti però si sentivano tutti i guati del cane, erano fortissimi e facevano eco nel portico.
Erano proprio davanti a me e io per il panico mi sono tappata le orecchie e mi sono allontanata dall'altra parte della strada.
Se ci fosse stata la mia Cagna Scema lì, sarei impazzita.
In questi giorni poi girano un film a Bologna, che non essendo Roma dove le fiction o le opere prime (gloria eterna ai misteri del cinema italiano) sono a ogni angolo della strada, è una cosa un po' fuori dal comune.
La troupe che lavorano da un po' hanno adottato la tecnica di mettere dei cartelli vicino alla zona delimitata, per rispondere alle domande più frequenti di chi si ferma a curiosare: Che film è? Chi è il regista? Quando esce?
Le mie sarebbero piuttosto: Chi lo produce? E' un'opera prima? Da quanto dura il processo produttivo?
Le risposte non stanno in un cartello.
Comunque il film che girano a Bologna si chiama Amerique (credo) e a Roma quando qualcuno si imbatte in una ripresa dice Stanno a fa il cinema.

martedì 7 settembre 2010

Bus Stop

Va bene, non ho tanto tempo per scrivere ultimamente e non riesco ad aggiornare il blog tutti i giorni come vorrei, ma conto che tutto torni più o meno normale a partire dal quindici settembre.
Però non è solo colpa mia.
Mi succedono cose ultimamente che non so... mi lasciano interdetta.
Ieri per esempio non riuscivo a scendere dal bus perché una mamma a sua volta non riusciva a toglire il suo bambino di quattro anni dalla porta.
Il bambino si era appeso gambe e braccia ai sostegni e si rifiutava di scendere al grido di Ancora! Ancora!

sabato 4 settembre 2010

Caffé o non Caffé

Per cena abbiamo cucinato tortellini con funghi e panna e un po' di tartufo.
C'eravamo procurati tutti gli ingredienti con una missione all'ultimo minuto al supermarket.
Era la seconda volta nella giornata che ci andava.
La prima un signore anziano mi ha chiesto di aiutarlo che non riusciva a trovare il caffé in polvere e non in grani, diceva che era per via della vista.
Gli ho indicato i vari pacchetti ma lui continuava a dirmi Io questi non li voglio, voglio un pacco grande come quello in chicchi, ecco guardi, uno così.
I pacchi di caffé che cercava non c'erano e per dieci minuti sono stata sua ostaggio, abbiamo passato in rassegna ogni singolo pacchetto di caffè, li abbiamo tastati tutti e poi abbiamo ricominciato da capo.
Tanto per essere sicuri.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...