domenica 31 gennaio 2010

Gli amici sono così

Vengono a casa tua e ti accordano l'Ukulele rosso.
Così poi la mattina dopo ti svegli con la città ricorperta di neve e con i fiocchi che non smettono di scendere e tu te ne stai in cucina per una colazione lunghissima, una di quelle in cui si rifà continuamente il caffè solubile, e di punto in bianco ricominci a suonare l'Ukulele rosso.
Meglio di come ti saresti aspettata.
Decisamente meglio.
Gli amici sono così.

sabato 30 gennaio 2010

Cacca

Hanno aperto una nuova galleria d'arte in Via Mascarella, la quarta credo.
Un po' un record per una via che sarà lunga in tutto cinquecento metri.
Il proprietario della galleria deve essere un tipo simpatico, o per lo meno interessante, ieri, per dire, era in mezzo al portico e mimava a una coppia di suoi amici il metodo che lui e sua moglie utilizzano per stimolare la cacca del bambino stitico di sei mesi.
Interessante perché lui faceva insieme la parte del bambino (compresa la faccia da stitico e quella da bambino che si sforza di fare la cacca) la sua, da padre emancipato che non ha problemi a fare certe cose, e quella della moglie che collaborava attivamente all'operazione.
Mi piacerà andare almeno una volta in quella galleria.
La galleria di uno che mima i problemi di stitichezza del figlio di sei mesi in mezzo alla strada deve avere una marcia in più.
Sicuro.

venerdì 29 gennaio 2010

Lunga vita alle anatre

Allora è così che ci si sente quando muore il tuo scrittore preferito.
Un misto di pudore, dispiacere e rispetto.
Soprattutto tanto rispetto.
Ciao Salinger, dovunque tu sia ora sono certa che ci sono le anatre e Franny e Zoe e i pesci banana e i campi di segale con ragazzini che giocano a baseball.
Anche se giustamente non te ne frega niente ieri abbiamo comprato una primula gialla che si chiama Giuditta. Ha i pistilli che terminano con una sfera perfetta.
Il tuo scrittore preferito è così, è uno con cui idealmente, dentro di te, parli ogni giorno.

giovedì 28 gennaio 2010

Bianco e luminoso e chiaro... forse clair in francese

La pipì del cane sulla neve era così gialla che sembrava limonata.
Se avessi avuto meno di sei anni mi sarebbe venuto voglia di toccarla.
Poi facevano dei lavori e avevano aperto un portone enorme di un garage, dentro avevano tirato giù un palazzo, c'era un abete enorme e tutto era pieno di bianco perché nessuno aveva calpestato la neve.
Tutto succedeva questa mattina presto.
Ora è già mezzogiorno.
Oggi ci si fanno di nuovo domande importanti.
Ci si chiede perché certe persone non sono gentili, quando essere gentili non costerebbe nulla.
Poi si capisce tutto.
Dopo ti viene in mente che trattarti male rientra nel loro grande piano.
Allora diventa tutto chiaro.
Noi però rimaniamo (quasi) sempre gentili ed educati, è il nostro bello e la nostra speranza.

©Leonard Cohen - Field Commander Cohen

mercoledì 27 gennaio 2010

Questione di acqua

A Roma dicono l'acqua del sindaco per dire che vogliono un bicchier d'acqua del rubinetto (leggi gratis) insieme con il caffé.
A Roma quasi nessuno ti dà l'acqua quando bevi il caffé.
A Bologna dicono, almeno credo, l'acqua zangherina (dal nome del sindaco, quello dei bus gratis) per dire la stessa cosa.
A Bologna comunque ti danno sempre dell'acqua insieme al caffé, non tanta ma ti fanno anche scegliere se la vuoi gassata o naturale.
Da Modo, poi, che è un locale che ha anche una libreria molto bella, l'acqua non si paga.
Le birre sì, ma l'acqua, se per caso ti vien voglia di berla, è minerale e gratis.

martedì 26 gennaio 2010

Il Sindaco dei Giardini

Lo so che dicono tutti che siamo senza sindaco qui a Bologna, ma che poi nei fatti non è vero e non è automaticamente detto che la città sia in uno stato di totale anarchia.
Per dire, se improvvisamente ci fosse un cosidetto vuoto di potere, ne approfitterei per convincere i proprietari delle case che hanno all'interno dei bellissimi cortili a lasciare aperti i portoni.
Così per me sarebbe più facile.
Ora devo sempre intrufolarmi di nascosto per guardarli e qualche volta finirà che rimango chiusa dentro.
Una volta in realtà è quasi successo, ma ho troppa vergogna a raccontarlo.
Poi vorrei prendere in prestito per un po' una casa con il giardino, una in cui non ci vive nessuno.
Così potrei far venire qui a Bologna la Cagna Scema e potremmo stare tutti insieme.
La nostra Cagna Scema è importante, lei ci bada come farebbe con le pecore.
Controlla che rimaniamo serrati quando siamo in strada e che non ci perdiamo.
Se è una brutta giornata e c'è la tua Cagna Scema con cui uscire o correre, non è mai veramente una brutta giornata.
Quella volta del cortile è successo che il cancello era aperto e sono entrata per un rapido giro, poi mi sono accorta che il giardino continuava dietro l'angolo ed era bellissimo e allora sono andata.
Quando sono tornata indietro avevano chiuso il cancello.
Per fortuna dopo trenta secondi di panico assoluto mi sono ricordata del pulsante.
C'è sempre un pulsante per aprire.
Infatti l'ho trovato e sono uscita.
Prima ho assunto una bella espressione del tipo, Mi è piaciuto molto fare visita ai miei amici, peccato che non fossero in casa e si sia richiuso accidentalmente in cancello!
Era un'espressione difficile da assumere e secondo me non ero tanto brava.
Non è servita per fortuna.
Ecco, non lo avevo ancora raccontato a nessuno della mia espressione Mi è piaciuto molto...

lunedì 25 gennaio 2010

Dr Mabuse

Stiamo guardando il Dr Mabuse, ci mettiamo un po' perché è lunghissimo (ora siamo alla seconda parte-terzo atto) ed è un periodo che siamo sempre molto stanchi e ci addormentiamo sul divano.
E' anche un periodo in cui mi stanno venendo delle dipendenze un po' inquietanti.
Con il mio portatile prendo lezioni di Ukulele, Pilates e Francesce.
Non so se è tanto sano.
Mi consolo pensando che però poi esco, vedo delle persone e non sto diventando un orso.
Almeno spero.
Va be', il Dr Mabuse non è come andare al cinema a vedere Avatar.
Ma alla fine Avatar lo vedremo in settimana.
Di pomeriggio.
Ecco, ci è venuta anche un'altra cosa ora che ci penso.
Ci è venuta la passione per il cinema di pomeriggio, come i vecchi e i bambini.
Il cinema di pomeriggio non ha nulla di mondano.
Non ha il Poi ci prendiamo un aperitivo oppure Beviamoci una birra e andiamo e neanche Dopo che si fa?
Il cinema di pomeriggio è solo cinema.
Almeno nella mia testa.
L'unica cosa che non mi piace del Dr Mabuse è che le attrici hanno per il novanta per cento del film dei capelli impropobinili, sì, era la moda del momento però... che imbarazzo!

domenica 24 gennaio 2010

Risposta politica

Ieri ho scoperto una cosa brutta.
Una cosa che somiglia molto a una cosa del tipo che esce il tuo libro e tu non lo sai.
Però peggio.
Poi mi sono ricordata chi ci governa in questo paese.
Mi son chiesta quanto il malcostume di un paese sia dettato dalla condotta della classe politica o se invece sia il diffuso abbrutimento a determinare una certa classe politica.
Non ho trovato una risposta.

sabato 23 gennaio 2010

Air, una specie di recensione

Al concerto degli Air c'era un sacco di gente alla fine, però i biglietti per entrare li abbiamo trovati lo stesso.
Vicino c'era il Circo di Mosca con delle case trasportabili bellissime.
Fuori c'erano anche dei Dromedari che pascolavano liberi fra la gente in attesa d'entrare all'Estragon.
Gli Air sono molto stilosi e dal vivo suonano molto di più di quanto immaginassi sentendo la loro musica.
Mi ero immaginata più suoni campionati e sintetizzatori invece avevano un sacco di strumenti vintage e un ottimo tecnico del suono.
Anche le luci erano molto belle, discrete ma davvero belle, soprattutto quelle con i colori più caldi e rivolte verso il pubblico.
Gli Air sono un duo, ma ieri sera avevano anche un batterista per il live.
Loro due comunque erano vestiti quasi uguali con delle camice bianchissime completamente abbottonate. Non hanno parlato molto e hanno fatto anche un po' di umorismo chiedendo se il pubblico riusciva a cantare in francese con loro ma poi hanno cominciato a fischiare, credo che sia un po' una battuta nel loro repertorio.
Come quella della ragazza che ha aperto il concerto.
Ha detto Ieri sera ho suonato a Milano e oggi a Bologna, Bologna è più bella.
Stasera suonano a Roma e i puntini di sospensione sul monitor della Ragazza Spalla saranno compilati in modo da formare la frase Ieri ho suonato a Bologna e oggi a Roma, Roma è più bella. La Ragazza Spalla era una ragazza con il Mac, metteva le sue basi direttamente lì sul palco, con il portatile poggiato su una sedia e cantava.
Per tornare agli Air, hanno suonato meno di 90 minuti, Ma ormai i concerti sono così, tutti dicevano dopo.
Fra la Ragazza con il Mac e gli Air hanno messo Gioca Jouer.
Non me lo spiegavo tanto, ma stamattina ho visto su Wikipedia e ho scoperto che la canzone Gioca Jouer è stata tradotta in Francese, Inglese, Spagnolo e Tedesco nel 2007.
Ci è venuto da pensare che se per sbaglio dovessimo fare un concerto in Francia, cosa molto remota visto che non abbiamo un gruppo e che io non faccio grossi progressi con l'ukulele, potremmo aprire la serata con un pezzo di Plastic Bertrand.


©Cecchetto- Gioca Juer

venerdì 22 gennaio 2010

Dall'altra parte

Ieri ho comprato un quaderno cinese.
Meno stiloso di un quaderno giapponese ma sufficientemente esotico da farmi venire voglia di usarlo.
E poi è completamente fuori formato, più grande di un quaderno piccolo e più piccolo di un quaderno grande.
Ma poi penso che dimensioni minori o maggiori non vogliono dire niente per un quaderno usato dall'altra parte del mondo.
Dall'altra parte del mondo è tutto diverso.
E' appunto l'altra parte del mondo.
Ora non mi resta che usarlo per finire, finalmente, quello che devo finire.

©Монополия & East Side - Школа
p.s. Mi procuro la musica da... credo che la parola giusta sia server, ma non ci giurerei... comunque diciamo server russo. Mi scuso anticipatamente se il testo della canzone fosse in qualche modo offensivo. Io capisco tre parole tre di tutto. Tutta la mia conoscenza del russo deriva dalla mia amica Ioulia e dai miei vicini di casa una decina di anni fa. Per sei mesi ho insegnato italiano al più piccolo di famiglia, Vadim, in cambio di lezioni di russo. Per dire se vado in russia posso dire cose utilissime, tipo mela e anguria. Sicuro non morirò di fame!

giovedì 21 gennaio 2010

Km 0? Non ieri sera!

Confessione pubblica: ieri sulla nostra tavola c'era della salsa coreana importata dalla Francia e poi arrivata qui a Bologna (in Via Mascarella all'Asian Market) delle patatine americane, dei pikles indiani comprati a Londra (credo) da un nostro amico e portati fin qui, dei pomodori secchi baresi (ma forse questi non valgono perché li abbiamo comprati personalmente e ce li siamo portati a casa in treno, anzi no... li avevamo dimenticati, dimenticavo, e sono arrivati poi con altre persone, ma sempre a mano).
Abbiamo delle abitudini alimentari dubbie.
Ma sembra peggio di quello che è realmente.
Ecco, oggi dobbiamo recuperare.
Al massimo possiamo farci portare a casa della pizza dal nostro pizzettaio di fiducia che è all'inizio della strada.
Ci portano le pizze a piedi e certe volte andiamo direttamente noi a prenderle.
Il signore che fa la pizza è egiziano e siamo diventati un po' amici.
Per esempio quando telefono lui mi riconosce e sa già che pizze vogliamo prima che io lo dica.
Facciamo anche due chiacchiere prima di riattaccare.
Noi siamo abitudinari.
Ordiniamo sempre la stessa cosa.
E poi a me, questa cosa qui, che il signore sappia già cosa vogliamo e che mi riconosca mi fa andare giù di testa (giù di testa prima non lo dicevo, lo dico da quando vivo a Bologna).
Mi sembra come nei film.
Per me il solito.

mercoledì 20 gennaio 2010

False convinzioni

Fino a questa mattina, io non lo avevo mai capito che petroniano volesse dire bolognese.
Mi immaginavo sempre che avesse a che vedere con Petronio e i suoi studi di letteratura.
Quante cose mi insegna la radio!

©Bobby Hebb - Sunny

martedì 19 gennaio 2010

La conta

Ho contato i piccioni.
Va tutto bene.
Sono anche di più dall'ultima volta.
Ora sono tutti in riga sul cornicione più alto.
Stanno fermi e prendono il sole appena sotto il tetto della Chiesa.
Stanno superando bene l'inverno.
Chissà quando si mettono a fare dei nuovi figli e chissà come decidono chi occupa il nido.
Ora, nel nido, non ci vive quasi mai nessuno.

lunedì 18 gennaio 2010

Misure & Cavalli

Le sveglie hanno suonato (oppure sono suonate? non ho la forza d'arrivare fino al Devoto, controllerò poi) prestissimo e io ho davvero sonno.
Alla radio, forse rispetto al Cile, parlavano di una vittoria di misura.
Io per tanto tempo non ho capito bene il senso di certe espressioni.
Per me di misura voleva dire di tanto, un po' come a Roma si dici 'nacifra.
Non so quando ho capito che tutto ciò avesse a che fare con i cavalli e le corse e gli ippodromi.
Almeno così credo.
Ma non si sa mai.
Devo controllare anche questo.
Buon lunedì!
Alla radio trasmettono per la seconda volta in un'ora questa:

©Bob Dylan - Mr. Tambourine Man

domenica 17 gennaio 2010

Misteri

Mi chiedo da un po', lo ha anche chiesto a qualcuno in realtà, come mai su quasi tutte le campane per la raccolta della carta qui a Bologna c'è scritto sopra con un pennarello nero SOLO CARTA NO CARTONE.
Io per un po' sono stata indecisa se era una cosa vera o no.
Il comune ha dato a qualcuno l'incarico di scrivere con un pennarello nero SOLO CARTA NO CARTONE su tutte le campane azzurre?
Dove lo metto allora il cartone? Che me ne faccio?
C'è un burlone che si diverte così?
E' un messaggio in codice di qualche organizzazione?
Saranno gli anarco-insuerrezionalosti?
Forse sì.
Sono gli anarchici che insorgono.
Mi insospettiva infatti il loro prolungato silenzio.
Ecco spiagato tutto.
Anarco-insurrezionalisti.

sabato 16 gennaio 2010

Sostituisci le parole

Ho pensato ieri che la prossima volta al supermercato proverò a fare la spesa e a dire che ora prendo le arance e la pasta e il latte senza pagare, ma che poi, appena arrivano i finanziamenti pago tutto.
Hanno la mia parola d'onore.
Loro mi nutrono come forma d'investimento per il futuro.
Non solo, posso addirittura rassicurali sul fatto che continuerò a fare la spesa da loro anche quando avrò dei soldi.
Ora basta sostituire la parola arance con idee, pasta con progetto e latte con soggetto e subito sembra tutto normale.

venerdì 15 gennaio 2010

Macchine

Dove lo metto questo?
Mettilo lì?
Lì dove?
Nel cassetto... quello sotto la macchina del gas...
Ecco io prima che lo dicevo, non ci avevo mai pensato che solo mia nonna e solo a casa mia ho sentito dire altre volte macchina del gas per dire il piano di cottura della cucina.
Macchina del gas è bello però.
Ha in sè un alone di mistero.
Una macchina che ha del gas dentro e che lo utilizza in qualche modo.

giovedì 14 gennaio 2010

Dopo l'apertura

Stamattina, dopo che ce lo chiedevamo da tempo, abbiamo scoperto cosa significa questo simbolo del barattolo aperto o chiuso con dentro un numero.
Sono i mesi di conservazione del prodotto dopo l'apertura.
Avevamo fatto le ipotesi più strampalate come la dose di prodotto consigliata.
In effetti il fatto che mancasse l'indicazione dell'unità di misura, per dire, kili o grammi e consigliata ogni quanto, al giorno all'ora al mese, ci aveva un po' insospettito.
L'ho scoperto grazie al tubetto del nuovo dentifricio che lo spiegava.
Anche la scelta del dentifricio è importante nella vita.
Non solo quella del dentista che notoriamente è un uomo con un trapano in mano che traffica nella tua bocca mettendoti a testa in giù.

mercoledì 13 gennaio 2010

Questa mattina

E' successo che mi sono persa dentro l'Archiginnasio e che mi vergognavo a chiedere informazioni.
Io quando sono tanto stanca mi perdo tanto e praticamenete ovunque.
Anche dentro all'Archiginnasio.
Alla fine ho chiesto a una signora anziana sperando nella sua discrezione.
Invece niente.
Ha urlato e mi ha preso per un braccio e accompagnata per una pezzo di corridoio.
Così.
Mi sono abbastanza vergognata.
C'erano anche dei bambini delle elementari in gita scolastica.
Comunque domani all'Archiginnasio, fanno una lettura che si chiama L'eccellenza del porco.

©This Town Needs Guns - Pig

martedì 12 gennaio 2010

La caldaia e i suoi tanti ammennicoli

Oggi, per dire, ho la testa così piena di informazioni da rielaborare che mi sento tipo ubriaca.
Ho anche troppi zuccheri e caffeina in giro allegramente per il corpo.
La buona notizia è che sono venuti a fare la revisione della caldaia e così abbiamo scoperto finalmente a cosa serve quella strana cosa d'acciaio con un rubinetto sotto che è sul muro a circa due metri e mezzo d'altezza.
Per quella cosa lì, bisogna arrampicarsi muniti di catino e aprire il rubinetto.
Lì c'è la condensa della caldaia nei mesi invernali.
Non provate a chiederci cosa vuol dire e perché si forma.
Non ne abbiamo la più pallida idea, ma per oggi possiamo vivere bene lo stesso.
Domani, forse, indagheremo.

lunedì 11 gennaio 2010

Biblioteca a Bollywood

Le biblioteche sono luoghi meravigliosi.
L'altro giorno, per esempio, ero entrata per prendere alcuni saggi e sono tornata a casa con una raccolta di storie brevi di Malerba e un libro bellissimo sulla cucina di Bollywood!
Praticamente una serie di ricette suggerite dalle varie star del cinema indiano.
C'è anche quella del pane ripieno di patate e sesamo, il mio preferito!

domenica 10 gennaio 2010

Addicted

Ora non so che ci è preso ma siamo tutti diventati dipendenti da Assimil qui.
Nelle ultime settimane abbiamo fatto un bel po' di nuovi adepti.
Ora come ora la situazione corsi è questa:
l'inglese senza sforzo 1 persona
l'inglese perfezionamento 2 persone
il francese senza sforzo 1 persona
il tedesco senza sforzo 1 persona
lo spagnolo senza sforzo 1 persona
Per il resto a Rosarno hanno smesso di usare le spranghe perché non hanno più nessuno (almeno per il momento) contro cui usarle e domani è lunedì e come sempre prenderò lezione d'inglese dalla mia insegnante irlandese in carne e ossa.

©The Pogues - The Irish Rover

sabato 9 gennaio 2010

Il contrario

L'altro giorno, per dire, ho pensato che qui siamo al nord, sicuro più a nord di Roma e al nord in generale, in senso di luogo comune.
Ho chiesto il prezzo di una cosa e me lo hanno educatamente mostrato in silenzio, per discrezione.
Mi sono un po' stupita, perché insomma, compravo un mazzo di carte da poker dal tabaccaio all'angolo della strada.
Non ero da Tiffany a comprare diamanti.
E in ogni caso i soldi sono soldi, non un misterioso oggetto di potere.
Se una cosa costa troppo per me non la compro di solito.
E' normale chiedere il prezzo.
E' altrettanto normale decidere di non acquistare.
Di solito mi sento più soddisfatta di me quando non compro qualcosa piuttosto che il contrario.
Chi si aspetta un maggiore pudore da parte mia sbaglia.

venerdì 8 gennaio 2010

L'infanzia di un serial killer

In via Indipendenza, qui a Bologna, c'era una signora con la pelliccia che passeggiava con suo figlio di dieci/undici anni.
Il ragazzino indossava un'orrobile tuta da neve azzurro confetto, molto anni sessanta, di quelle tutte intere con la zip davanti.
Premesso che a Bologna, per quanto sia, la tuta da neve non serve.
Premesso che mi sembrava la Finlandia di Colpi al Cuore, ma questo è un problema mio che mi lascio influenzare dalle letture del momento.
Premesso che ognuno si veste come vuole.
A me, quel ragazzino là, ha fatto tenerezza.
Forse è così che si diventa serial killer.

©The Buggles - Video Killed the Radio Star

giovedì 7 gennaio 2010

Beppe Maniglia il giorno della Befana

Ieri all'improvviso è uscito il sole e allora sono uscita.
In Piazza Maggiore, qui a Bologna, c'era di tutto insieme al Vescovo (credo che fosse il vescovo visto il cappello) che benediceva la città.
C'erano le pecore che facevano cattivo odore ed erano piuttosto spaventate, gli asini che si facevano grattare la testa dai passanti, due cammelli, delle persone vestite in modo bizzarro che regalavano vino caldo e patate, un tale che forgiava il ferro lavorandolo con il carbone ardente (o una cosa di questo tipo).
C'era anche la banda che suonava canti di Natale chiaramente austro-ungarici.
Quando mi sono allontanata dalla confusione ho visto delle cose che non avevo mai visto.
Piazza de' Celestini.
Un Caffé molto accogliente.
Un negozio di design per la cucina con delle ciotole coloratissime e degli utensili molto anni '60.
La Galleria Falcone e Borsellino che mi ricordava tantissimo una galleria di Praga dove una volta avevamo comprato dei cioccolatini buonissimi.
L'Orto dei Semplici.
Poi sono tornata verso la confusione e mi sono fermata in Piazza del Nettuno dove suonava Beppe Maniglia.
Qui a Bologna Beppe Maniglia è molto famoso, mi hanno detto ieri sera che un tempo faceva anche esplodere le borse dell'acqua calda nei suoi spettacoli in strada, ora suona la chitarra elettrica e ha una moto e basta.
C'era un po' di cacofonia con la vicina Piazza Maggiore dove la banda cantava in tedesco.
Beppe Maniglia parlava di un tale che era lì presente. Un ex-ingegniere impazziato (di gioia lui stesso sosteneva ieri) un giorno in cui tornato a casa e non ha trovato più sua moglie.
Beppe Maniglia chiedeva di dargli una mano sottolineando che l'ex-ingegniere in questione parlava anche un dieci frasi di giapponese.
Poi, alla fine, tornando a casa ho visto un sacco di vecchie, ma proprio tante, che entravano da H&M e mi sono chiesta cosa andavano mai a comprare. Per dire, anch'io ho serie difficolotà a comprare vestiti da H&M, la maggior parte delle cose se la indossi dopo i diciotto anni sono semplicemente ridicole!
Sono entrata per guardare cosa facevano dentro, ma c'era troppa confusione.
Ho visto giusto una vecchina che si provava una giacca.
Mi sarebbe piacuto di più vederne una con una minigonna scozzese nera e blue elettrico.
A pensarci ora mi piacerebbe una befana il cui look sia curato da H&M.
Sarebbe un'ottima operazione di marketing secondo me.
Sia per H&M sia per la befana.

mercoledì 6 gennaio 2010

Sul tavolo della cucina

Tre mandarini cinesi ancora un po' verdi (aspettiamo che siano gialli per mangiarli)
Una bottiglia d'acqua
Due agende, una del 2009 e una del 2010
Volantino offerte ipercoop
Volantino offerte Lidl (reparto cibi)
Volantino offerte Lidl (viaggi - fra cui una settimana in croazia a 129,00 euro tutto compreso)
Una tazza di caffé solubile bollente
Cuffie per la musica (di quelle piccole)
Il mio portatile
Una giraffa che spruzza acqua (regalo della befana)
Una piccola barca a vela grande come la mucca (regalo della befana che non sembra molto ben costruita)
Buongiorno!

©Tim Petersen - Goodmorning Little Schoolgirl

martedì 5 gennaio 2010

Pizza Coperta con lepre

Ieri in treno ho visto che c'era una riunione di lepri da qualche parte.
I campi erano tutti bianchissimi e prima ho visto una lepre che correva tutta veloce in una direzione e poi, dopo poco, un'altra lepre che le andava incontro in direzione opposta.
Erano delle lepri enormi che si vedevano bene anche a distanza, non so quanto perché con le distanze sono un po' una frana.
Poi a Padova ho visto una parte della città che non conoscevo, piena di viuzze, di case colorate, di silenzio, mi viene da dire una parte vecchia della città.
Senza confusione e senza negozi.
Poi c'era la neve che cadeva nel canale.
A Padova dicono Al Santo per dire la zona dietro la basilica di Sant'Antonio da Padova, loro credo che sono in confidenza con il santo in questione.
La fermata del tram di quella zona lì si chiama direttamente Santo.
Un'altra cosa è la pizza, a Roma la pizza è pizza oppure pizza ripiena, a Padova la pizza è scoperta oppure coperta.
Se fino a ieri veniva uno straniero da me e mi diceva che aveva mangiato una pizza coperta io gli dicevo che si dice ripiena.
Adesso so che avrei sbagliato.
In Italia è così, non c'è sicurezza neanche sulla lingua.
Ma questo, una volta tanto, non è detto che sia un male.
Anzi.

lunedì 4 gennaio 2010

Orto

Oggi c'è la neve e devo andare a Padova.
Vicino all'orto botanico.
Vorrei andare dentro l'orto botanico con il sole.
Dovrò aspettare ancora un po' credo.
Prima io, non mi interessavano le serre e gli orti botanici. Poi siamo stati a vedere le serre di Lisbona, più di un anno fa, e mi è presa questa passione.
L'orto botanico di Bologna è in via Irnerio, molto piccolo ma molto bello.
Ci sono anche le piante carnivore e le piante velenose e una pianta indiana bellissima, ma non mi ricordo il nome.
Per me ora gli orti e le serre sono come dei giardini pieni di cose strabilianti dentro il caos della città.
Quando entro regredisco, voglio toccare tutto e sentire gli odori e arrampicarmi sugli alberi.
La mia età percepita, come la temperatura, diventa circa sette.

©Vinicio Capossela - Con Una Rosa

domenica 3 gennaio 2010

Cibi che arrivano da lontano

In queste feste ho mangiato, oltre a tutto il resto, dei biscotti di pan di zenzero arrivati in una busta da Praga, miracolosamente intatti, e del panettone tedesco.
Il panettone tedesco non è proprio un panettone, non è molto lievitato e ha chili di burro dentro, però è buono. Ci sono i canditi al cedro.
I biscotti invece erano a forma di campana, di abete decorato e di pesce rosso.
C'è un sole bellissimo fuori e fra tre giorni è l'epifania.
Chissà se ci saranno dei dolci anche il sei.
Io ci guardo sempre il giorno di natale o alla befana.
Guardo fuori la porta e dalle finestre.
Non si sa mai.
Anche a 33 anni puoi rimanere stupito da Babbo Natale.
Per sicurezza è sempre meglio guardare, magari senza farsi notare molto, ma guardare.

sabato 2 gennaio 2010

Cose da femmina

Dopo aver parlato di contract farming e di India per tutta la mattina con Tommaso.
Dopo aver risposto a delle e-mail di lavoro e aver pulito e disinfettato il frigorifero che c'era del cibo avariato dentro.
Ora vado a fare una cosa da femmina.
Comprare una gonna il primo giorno di saldi!
Vorrei un guardaroba come quello della costumista del film Irma Vep oppure come la protagonista di Almost famous.

venerdì 1 gennaio 2010

Fronzi

Mi sono ricordata che da bambina una volta abbiamo scoperto che per anni mio nonno, il primo dell'anno, ci portava in casa di nascosto il Signor Fronzi.
Lo portava la mattina presto quando tutti ancora dormivamo, usava le chiavi di riserva che aveva.
Mio nonno era convinto che il primo dell'anno fosse di buon auspicio se il primo a entrarti in casa era un uomo e ancora di più se entrava di nascosto.
Chissà da quanti anni andavano avanti con questa storia.
Mio nonno e Fronzi si svegliavano presto e facevano il giro delle case.
Strano che nessuno abbia mai chiamato la polizia.
Da piccola pensavo che Fronzi fosse un modo offensivo per chiamare quel signore così vecchio e in generale pensavo che Fronzi fosse come fronzo, una parolaccia.
Non so quando è successo che ho capito che la parolaccia era stronzo e non fronzo.
Buon anno a tutti!

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...