domenica 31 ottobre 2010

Revenir

E schivare la pioggia e la folla.
Una domenica un'ora più lunga.
Ritrovarsi insieme a tanti in una copertina disegnata da un amico un po' di tempo fa per Carta e scaricarne il nuovo numero in pdf.
Avere del bucato da stendere.
Trovare in strada delle persone che suonano sotto casa e intrufolarsi fra il pubblico per entrare.
Restare ancora un po' in pigiama.
Mangiare altra marmellata di albicocche.
Cercare la ricetta per cucinare la quiche.

venerdì 29 ottobre 2010

Nous allons partir

Per Lucca.
Fuori c'è il sole e la borsa è pronta.
Ho un elenco di cose da fare, persone con cui parlare e libri da comprare.
Direi che è tutto in ordine.
Ho bisogno di liste per tutto, ma a parte questo tutto bene.

©Joe Dassin - Pour Le Plaisir De Partir

giovedì 28 ottobre 2010

mercoledì 27 ottobre 2010

C'est ensoleillé, aujourd'hui...

Il y a du soleil.
Il fail soleil.
E ieri sera c'era molta confusione da Modo e c'erano amici e persone che conoscevamo e un po' è stato lì un vero tornare.
Ieri sera.
Da Modo.

©Juliette Greco - Sous le ciel de Paris

martedì 26 ottobre 2010

Bon courage!

Me lo ripeto spesso da un paio di giorni...
Sarà colpa della pioggia? Del cielo grigio? Della fastidiosissima irritazione che mi gonfia parte della faccia e mi rende un po' un mostro? Di Lucca Comics che si avvicina e non mi sento ancora pronta in nessun senso?
Non so... forse è soprattutto per quello che deve ancora venire e che sarà.
Bonne journée!

domenica 24 ottobre 2010

Reporter votre voyage

Oppure prendertevela molto comoda e fate come noi.
Una sosta a Paris, una a Marseille, una a Nice Ville, una a Monaco e una a Ventimiglia per poi prendere la strada di casa.
Metteteci in mezzo l'agettivo Bizar pronunciato da tutti con fare molto composto, un panino con falafel buonissimo mangiato vicino al porto al tramonto, le code composte per chiedere fra quanti giorni o settimane c'era la possibilità di prenotare un altro biglietto e quali erano le famose vie alternative, un vecchio gestore di una minuscola pensione che di prima mattina dice Ah, Italia... a Napoli c'è la spazzatura... così per dire qualcosa di carino, tutti i politici intervistati che stanno attenti a non strumentalizzare i casi di violenza più eclatanti e la stanchezza che cresce chilometro dopo chilometro e il non riuscire più a parlare in italiano, inglese o francese ma voler solo tornare a casa.
Avrete un'idea del nostro viaggio, solo un po'....
In ogni caso nous sommes içi, ora!

martedì 19 ottobre 2010

Le President


E' un posto degno del nome, con un'archietettura che quasi intimorisce, dove stasera c'era una cena aziendale cinese e dopo il secondo bicchiere di vino tutti erano allegri e un po' ubriachi.
Negli ultimi due giorni sono successe un sacco di cose, fra le altre: ho comprato (anzi ho ricevuto in domo) un ombrello trasparente (lo desideravo moltissimo), abbiamo bevuto una birra in un locale con i bagni peggiori che io abbia mai visto e il bartender ubriaco, non a caso eravamo gli unici due clienti, la gréve continua, la piscina oggi era super affollata e un paio di volte ho preso dei bei calcioni e qualche gomitata, è arrivato freddo come d'inverno e sto leggendo un libro illustrato di Actes-Sud sulla vita di Staline davvero molto bello e interessante.
Il libro in realtà è per ragazzi, ma per me va benone, ha un bel gusto per la narrazione e delle frasi semplici che ne facilitano la lettura in lingua origianale. Bon Nuit.

domenica 17 ottobre 2010

Il y à froid

Una gazza ghiandaia ancora giovane stamattina si è allontanata dal parco per venirci a trovare.
Sul nostro davanzale, fra le piante, ha mangiato alcune bacche e semini e poi è passata all'altro balconcino, ha scavato un po' con il becco e poi è tornata nel parco.
Per la prima volta, fuori, le persone hanno cominciato a mettere i guanti di lana.

sabato 16 ottobre 2010

Parc des Buttes Chaumont

Stamattina era pieno di persone che correvano e di spose appena sposate. Erano così tante che quasi stentavamo a crederci ma poi siamo usciti sulla strada e abbiamo visto che uscivano tutte dalla Mairie che era proprio lì davanti.
Il parco era pieno di anatre, germani reali, gallinelle d'acqua, corvi e degli uccelli enormi che non conosco. C'era un lago, una cascata, una grotta, un ponte sopra la ferrovia, un ponte di legno, gli alberi gialli, rossi, verdi e marroni per l'autunno.
Dietro si vedevano spuntare i palazzi e più in là i grattacieli.
Molte persone facevano jogging, alcuni passeggiavano, una troupe molto ridotta girava una scena di un film. Un po' pioveva, un po' c'era il sole e un po' era freddo.
Il parco è anche in fumetto di Tardi in cui qualcuno esce da un sommergibile e si dirige sulla rocca in cima al diruro.
L'acqua però, abbiamo controllato, è troppo bassa perché possa andarci dentro un sommergibile.

venerdì 15 ottobre 2010

QR


Les Gros Mots

Da quando leggo Pennac in francese e vado in giro per Belleville ho imparato un sacco di simpatici insulti. Penso che potrei parlare bene in francese un giorno, sicuramente, per ora, se qualcuno usa come intercalare putain de merd quando parla con me va bene, a patto che non sia arrabbiato ma solo accalorato nella discussione.
Gli insulti, si sa, sono questione di sfumature in tutte le lingue.
Bordel!

©The Beatles - Lady Madonna

mercoledì 13 ottobre 2010

Prévisions météo

Fa freddo ma c'è ancora il sole in questi giorni.
Al supermercato qualcuno aveva dimenticato della spesa, l'aveva lasciata lì, allora una signora ha pensato di prendere lei l'acqua minerale che giusto si era ricordata che le serviva.
Poi è arrivato il proprietario della spesa e niente, la signora ha dovuto rinunciare con eleganza alla sua acqua.

martedì 12 ottobre 2010

La grève est une action collective

Oggi c'era un sacco di fermento nell'aria.
Prima delle otto erano già tutti in strada che si affrettavano per prendere una metro o un bus prima dell'inizio dello sciopero.
Anche i bambini erano eccitati e più indipendenti del solito.
Uno scendeva lungo la via con me e avrà avuto sei o sette anni e si vedeva che era uscito da casa da solo, dopo tutti gli altri.
Teneva in mano un mazzo di chiavi e lo stringeva forte con il pugno teso davanti alla pancia.
Aveva messo la giacca pesante, forse qualcuno glielo avevo ricordato, ma poi aveva messo su anche i pantaloncini corti estivi, quelli telati a scacchi che si usano per il mare, e i sandali aperti e i calzini di spugna.

lunedì 11 ottobre 2010

Aujourd'hui, ça va...

In tv un ragazzino dodicenne commenta entusiasta il suo primo concerto dei Rolling Stones.
Ho scoperto che qui usa un sacco giocare a bocce e in primavera vorrò provare e imparare.
Oggi ho imparato che nelle situazioni difficili basta un ça va detto con convinzione per risolvere tutto. Domani ci sarà uno sciopero generale per l'innalzamento dell'età pensionabile. In giro si dice che sarà sciopero a oltranza... vedremo cosa accade.

domenica 10 ottobre 2010

Fantômas et Le Marché aux Puces

Abbiamo trovato un libro su Fantomas, passeggiato in una giornata quasi estiva, bevuto una birra in un posto assolato e con un signore molto sorridente.
Ho comprato perline, castagne e dei piccoli regalini molto anni sessanta.
Ora il tramonto con i vetri a La Defénce che diventano ocra poi del formaggio fritto con salsa all'aneto e lo stereo che sto per accendere, dentro se non ricordo male dovrebbe esserci un cd con la colonna sonora di Paris, Texas.
Prima invece, qui sotto, c'era in piazza una festa caraibica con tutti che ballavano.
Bon dimanche!

sabato 9 ottobre 2010

Les raviolis sont faits maison

Siamo tornati a mangiare in questo posto cinese dove fanno la pasta di riso e i ravioli a mano.
Sono infatti tutti diversi un dall'altro e davvero buonissimi.
Le porzioni sono super e nel fine settimana ti lasciano ordinare mentre sei in fila fuori così poi appena entri e ti siedi ti portano subito del cibo.
Alla fine abbiamo provato anche un Dolce delle Luna enorme, solido e spugnoso.
Ne abbiamo mangiato uno in quattro perché altrimenti non sarebbe stato possibile e poi io una volta, mi avevan fatto assaggiare anche il tortino porretta e pensavo che nulla nella vita sarebbe stato più secco... infatti forse è così, però il Dolce della Luna vince il premio come dolce più spugnoso del mondo.
Almeno fino a prova contraria.
Almeno nel mio mondo.

venerdì 8 ottobre 2010

Ma journée

Ieri un bambino nel cortile gridava Banzai!
Nel palazzo facevano tutto il giorno dei lavori.
La sera in tv c'era il nostro nuovo programma preferito e al tramonto era pieno di gazze e di corvi che volavano sui tetti.
Ho lavorato, mangiato castagne e comprato una nuova tinta per capelli.

mercoledì 6 ottobre 2010

Je m'amuse IMAX 3D

E' divertente come andare al luna-park!
Per dire, mi ha divertito persino guardare Resident Evil 3 senza aver visto i primi due e senza conoscere il video-gioco.
Non so se è proprio cinema o la nuova esperienza per l'intrattenimento di ultima generazione.
Se ne potrebbe parlare per ore di IMAX e Cinema...
Ieri invece ho visto Videocracy che alcuni nuovi amici ci hanno prestato.
Avevo sentito molte critiche negative sul film, non so, a me è piaciuto ma suppongo che sia dovuto al fatto che da cinque anni non ho la tv e certe immagini non le avevo mai viste e certe cose un conto leggerle, un conto vederle, rimani abbacinato.
Ho scoperto che qui alcuni farmaci costano pochissimo, nel senso farmaci di uso comune per far passare il male alla testa (di cui da un po' soffro spesso) o la febbre costanto molto meno di due euro senza essere farmaci generici.
Ora corro a guardare questa cosa qui che mi è stata appena segnalata... sono curiosissima e mi sento già di adorarla!

lunedì 4 ottobre 2010

Miss Ukulele & Little Frankenstein

written by Luana Vergari & drawn by Teodora Gales
It’s the wacky and lunatic story of a nine years old girl, Miss Ukulele, and of her personal monster: Little Frankenstein whom she made using different parts of her cracked toys.
Miss Ukulele always has crazy ideas to put in practice, and she is despotic and authoritarian with the defenseless and timid Little Frankenstein whom she obligates to do horrible and quite impolite deeds.
At the end of each adventure Miss Uku fails all her impossible and definitely foolish missions!
Of course, she always thinks that’s Little Frankenstein’ s fault and so destroys her monster by playing a note on her Ukulele.

domenica 3 ottobre 2010

Les châtaignes

Oggi ho visto due cose che la prima pensavo, to' guarda come fanno e la seconda quasi non ci credevo e infatti ancora non ci credo...
Ho visto un signore che vendeva le castagne e ne aveva presa una, aperta e messa direttamente sulla brace così si sentiva più intenso l'odore.
Poi il suo collega, che forse stavano finendo le castagne, ha attraversato la strada, ha aperto un tombino e ha tirato fuori un sacco di castagne da cinque chili, ne ha messe un po' in una busta e poi le ha rimesse in un tombino, non quello di prima, un altro.
Se penso a tutte le volte che ho mangiato caldarroste nella mia vita...
Meglio che non ci penso.
Domani invece vi racconto di questo.

sabato 2 ottobre 2010

Fermé

Ieri qualcuno in piscina urlava.
Ce l'avevano con me.
Era il bagnino che mi invitava a uscire dall'acqua con mezz'ora d'anticipo, erano già le 17:30 e 30 secondi e tutti erano già fuori.
Io no perché non avevo capito cosa stesse accadendo, ovviamente.
Il bagnino è stato gentile, mi ha detto di fare con calma ma di non finire la vasca, di tornare subito indietro.
Poi nelle docce, che sono venti tutte nello stesso stanzone, ho trovato l'ultima libera e appena ho cominciato a lavarmi è arrivato il bagnino e ha spiegato le ragioni della chiusura anticipata che avevano a che fare con uno sciopero degli impiegati comunali.
Nessuno ha protestato o se l'è presa per aver nuotato poco o quasi per niente come me.
Hanno tutti approvato, sorriso e qualcuno ha applaudito.
Ero nella doccia.
Il bagnino in ciabatte beveva una tazza di the caldo e la genta gli dimostrava la sua solidarietà mentre si sciacquava i capelli.
Non mi capiterà mai più una cosa del genere.
Credo...

©Neil Young - The Believer

venerdì 1 ottobre 2010

L' école

Ieri siamo stati in una libreria molto bella dedicata ai bambini, era un po' scomodo girarci dentro perché gli scaffali erano tutti bassissimi, a misura di bambino appunto, e ogni tanto ci si ritrovava in mezzo a delle ceste con dei giocattoli.
Avevano anche un reparto BD dove ho preso un libro che sembra molto interessante, Jimmy et le Bigfoot di Pascal Girard.
Ho scoperto che il sistema scolastico francese, per quanto sicuramente migliorabile, non è neanche minimamente paragonabile a quello italiano definitivamente distrutto dalla riforma.
Qui vicino poi, ci sono due scuole elementari e qualche giorno fa abbiamo incontrato dei bambini in gita scolastica, erano in fila per due ed era difficile trovare due bambini della stessa etnia vicini.
Direi che da queste parti le classi ponte non ci sono e se ci fosse un progetto per farle, come forse ultimamente qualcuno anche qui sembrerebbe auspicare, sarebbero in molti a non essere d'accordo.
Direi che forse la differenza la fa il non essere d'accordo, il sapersi indignare e soprattutto il fare.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...