lunedì 28 febbraio 2011

Faire un exemple

Stamattina c'era il sole e sembrava una giornata bellissima poi in cinque minuti è tutto finito, si è alzato il vento, la temperatura è scesa di nuovo e il cielo è diventato grigio e io ho rinunciato all'idea di andare al parco.
Le biblioteche il lunedì mattina sono chiuse, anche nel pomeriggio lo sono e così quasi tutte le piscine.
Sono uscita, sono venuta a bere un caffé, a scaricare la mia posta fra persone distratte, che guardano fuori dai vetri e stanno al caldo e non hanno fretta e aspettano solo che il tempo passi prima del prossimo impegno, prima di essere ancora in strada.
E in questi giorni è un continuo essere con la testa in due posti diversi, e avere il fiato corto e decidere ed essere felici e poi essere così, come chi ha davanti il futuro e un po' è in apnea e un po' ha voglia d'urlare.
E oggi c'è il test di francese e penso a come si dice quasi qualsiasi cosa e poi non mi ricordo il numero del mio cellulare e allora lo invento tanto è solo per fare esercizio.

sabato 26 febbraio 2011

10. I fili delle foglie di pere

Adesso per dormire è difficile.
Certe volte infatti non ci riesco bene.
Da quando ci hanno fatto il rapimento, siamo diventati cinque e non lo so quanto ci mettiamo ad arrivare che stiamo andando per delle strade piccole che arrivano dopo le autostrade.
Vik e Missy dormono fuori oppure dentro uno per volta e ci lasciano chiusi con le chiavi.
A me mi viene un po' paura e non riesco bene a entrare nel mondo dei sogni e allora sto sveglio e penso.
Ieri sera mi sono ricordato che io, quando avevo cinque anni, facevo una collezione bellissima ma poi ho dovuto smettere che mamma mi ha scoperto e non ha voluto.
Avevo un cestino con il manico che era dell'asilo, tipo una valigetta da agente segreto, e dentro ci mettevo le foglie che trovavo quando stavo in giardino oppure all'asilo oppure fuori.
Prendevo le foglie e me le nascondevo nelle tasche e poi a casa le mettevo nel cestino e quando mamma non mi vedeva le tiravo tutte fuori e le guardavo.
Le uniche foglie che non mi piacciono sono quelle gialle che fanno puzza, ma si possono riconoscere facili perché sono sottili e quasi trasparenti.
Gli alberi delle foglie gialle sono belli ma le foglie no, fanno troppo impuzzamento che non si può sopportare.
Le foglie che prendevo erano tutte colorate di rosso, di giallo, di marrone e di verde e facevano odore di terra e mi piacevano tantissimo.
Dopo anche quelle rosse o gialle o verdi diventavano marroni e allora le foglie marroni erano di più di tutte.
Poi è successa una cosa bruttissima che un giorno mi sono dimenticato di rimettere via le foglie e mamma si è accorta e ha tutta cominciato a fare gli urli e a dire che non ero un bambino normale e che tutte le cose strane le doveva vedere da me e che mi venivano tutte le malattie con quelle foglie...
Non ero grande come adesso che sono cresciuto e non avevo nemmeno i SuperPoteri allora mi è venuto subito da piangere perché mi immaginavo che succedeva qualcosa di crudelissimo e infatti mamma mi ha buttato tutte le foglie e pure la valigetta che sembrava da agente segreto.
Dopo io ero così triste che non volevo smettere di piangere e non volevo più mangiare nemmeno le cose che mi piacevano come le torte con la panna o le albicocche tutte mature e dopo non mi ricordo.
Dopo credo che mi sono rimesso a mangiare perché adesso mangio.
Vik russava troppo e mi dava fastidio. Ho visto che di notte la tiene sempre lui la pistola che ha tutta la luminosità. L'ho provata a toccare e era tutta fredda, forse è di acciaio la pistola. La mia invece che ha i Raggi Alfa e tipo di plastica ma durissima che non si può mai rompere.
Comunque siccome non riuscivo proprio a dormire ho bussato al vetro a Missy che . Lei era rimasta fuori e mi ha fatto uscire.
Abbiamo fatto una passeggiata che c'era una specie di bosco ma piccolo vicino a dove ci eravamo fermati. Io mi sono preso una foglia tutta che sembra viola con le righette rosa e me la sono nascosta dentro al costume di InvisbleSuperGuy.
Adesso che sono diventato con i SuperPoteri mi rimetto a fare la collezione di foglie e se mamma mi dice qualcosa io non la sto a sentire perché adesso nessuno mi deve dare più fastidio.
Quando ritorniamo mi prendo pure le foglie di pere perché sono le più belle.
Se stai attento e fai piano puoi togliere tutte le parti verdi alle foglie di pere e lasciare solo i fili che sono come le ossa della foglia e quelli al centro sono ciccione e quelli verso la punta sottilissimi che se non stai attento si spezzano tutti.
Io però sono bravissimo e riesco quasi a non farli mai spezzare i fili che rimangono interi.
Lasciare i fili interi è bello, ti viene tutto il soddisfacimento dentro.

venerdì 25 febbraio 2011

Ça marche!

Al parco fa freddo questa mattina, nonostante le apparenze.
Gli ultimi due giorni sono stati due giorni di andare e tornare, di aerei e di treni.
Di aperitivi a Bologna da Modo e di cene Giapponesi e di persone con cui parlare e di distanze che non sembrano distanze e di sentirsi lontani e vicini allo stesso tempo e di telefoni che squillano e di tutti che ti parlano a voce bassa e di famiglia che certe volte è un casino e altre cheva tutta nella stessa direzione, verso chi dice No, alla fine non ho tanto male...
Poi ieri sera un tale era buffo ma aveva un bellissimo cappello e parlava un po' in sardo e un po' in francese e ha detto una cosa che io non so bene e forse non ho capito, una cosa che forse si dice in sardegna, una cosa tipo Bravo lo hanno impiccato...
E io ho pensato che anche mio nonno ha un cappello così, ma che lui è umbro e non sardo e Bravo lo hanno impiccato non lo dice, ma dice altre cose come Spaiare e Paiolo...

mercoledì 23 febbraio 2011

09. Le Cose dei Denti

Appena sono arrivati Vik e Missy si sono presi i cellulari di mamma e papà e il mio fischietto verde, quello che avevo portato per la criminosità della mafia.
Il mio cellulare non lo hanno preso perché non ce l'ho.
Papà dice che lo posso avere quando vado alle medie e che gli devo credere è meglio così che altrimenti, la mamma, quella mi sta sempre a controllare. Mi chiama ogni minuto anche quando torno da scuola o sto negli spogliatoi della palestra e lei non può entrare perché sono solo per maschi come c'è scritto e disegnato per quelli che non sanno leggere ancora.
Infatti anche quando ero piccolo non mi sbagliavo e andavo sempre al bagno o allo spogliatoio giusto.
Mamma si è molto dispiaciuta del suo cellulare perché era nuovo e ci teneva tutte le cose scritte, anche quando doveva trapanare i denti ai suoi pazienti o fargli dolore con le punture.
Adesso, per dire, se gli viene mal di denti ai pazienti di mamma loro se lo devono tenere e non la possono chiamare.
I pazienti di papà sono più fortunati perché lui lavora con altri dottori e quando non c'è ci pensano loro.
Mamma lavora da sola perché è meglio così, che lei ha delle difficoltà a lavorare con gli altri e pure con papà e infatti certe volte litigano a cena se era meglio che glielo toglievano o glielo lasciavano il dente a uno che aveva male.
A me mi fanno paurissima le cose dei denti e spero sempre che non me li devo fare curare e se poi me li devo fare curare me li faccio curare da papà perché dice che lui fa sempre tanta anestetizazione alle sue persone e mamma no perché dice che fa male. Secondo me fanno ancora più male le cose dei denti.
L'anestetizazione è quando ti fanno una puntura dentro al bocca e tu non senti più niente e anche se ti danno un pugno sulla faccia non senti niente.
Se ti danno un pugno sulla pancia invece lo senti, perché lì non ti hanno fatto la puntura di anestetizazione.
Papà mi ha detto che quando invece ti operano nell'ospedale, ti fanno una puntura di anestetizzazione che ti addormentano tutto e non senti niente fino a che ti svegli.
Allora a me mi è pure venuto il dubbio che nonno non è morto ma solo con l'anestetizzazione e che magari quando arriviamo a San Vito è vivo.
Devo capire bene perché forse allora la mia pistola a Raggi Alfa può solo fare le anestetizzazioni e non è proprio come quella di InvicileSuperGuy che invece uccide tutti.
Comunque i SuperPoteri mi sono appena venuti e mi devono ancora crescere bene e non sono tanto preoccupato.
Ho detto a Vik che nonno poteva pure essere che era solo con l'anestetizzazione e che forse si era addormentato e basta e allora volevo sapere secondo lui quando arrivavamo che se si svegliava lo volevo vedere. Pure se era proprio morto.
Vik mi ha chiesto se io l'ho mai visto un morto e io gli ho detto di no.
Missy si è tutta arrabbiata che quasi mi sembrava mamma con tutte le noie e si è messa a urlare a Vik se si rendeva conto, Cristo Santo, che ero solo un bambino.
Cristo Santo non si può dire, è la parolaccia più brutta anche se non sembra e ti può trarre in inganno. Uno può pensare che è meglio dire stronzo che Cristo Santo ma non è così.
È peggio Cristo Santo.
I grandi stanno sempre a farti i tranelli pure sulle parolacce che tanto le decidono loro.
Vaffanbroccolo!

martedì 22 febbraio 2011

L'approximation et la révolution

L'approssimazione è qualcosa che non mi piace.
Qualcosa che non parla di dolcezza e di non rigidità e di leggerezza nel fare e nell'essere, ma racconta solo di cose melmose, collose, appiccicaticce, dai contorni indefiniti e che non sono sfumature ma solo confusione e difficoltà.
Certe volte penso che approssimazione sia la parola giusta per definire bene certe dinamiche, certi comportamenti e un modo di essere che mi sembra largamente diffuso.
Poi penso alla parola approssimativo e mi sembra già un po' meno peggio di approssimazione e mi vien da pensare che io son un po' totalitarista dentro, con le mie dittature interne ma anche, per fortuna, con le mie rivolte e con i miei giorni rivoluzionari.

lunedì 21 febbraio 2011

Désolé

Una giornata con pioggia, cielo grigio, una coda alla posta che ti aspetta e la scoperta che un bonifico a tuo favore è stato stornato il giorno stesso racconta di una giornataccia in arrivo.

domenica 20 febbraio 2011

Indignez-vous!

E' il titolo di questo pamphlet di Stéphane Hessel di cui tutti parlano da un po'.
Finalmente l'ho letto anch'io mentre mi lasciavo una grigia mattinata parigina alle spalle e volavo per qualche giorno in Italia.
Leggendolo ho imparato l'esatta ortografia di pauvres e di pouvoirs.
Bizzarro che confondessi povertà e potere, solitamente sono l'uno l'opposto dell'altro.
Bizzarro che nessuno chieda al Capo del Governo come si pone ora con la questione Libia, Gheddafi è sempre un buon amico dell'Italia?
Sicuramente non mio.

venerdì 18 febbraio 2011

Chuut!

Le mie nuove cuffie sono un ottimo affare.
Posso ascoltare la colonna sonora di Scott Pilgrim a volume altissimo senza che arrivi nessun suono fuori.
Ora la sala lettura della biblioteca è decisamente più allegra.

08. Le cose della cacca

Adesso io non è che mi sono tutto innervosito, ma da quando ci hanno fatto il rapimento io non ci riesco più a fare la cacca e allora oggi mi è venuto male alla pancia.
A me fare la cacca non mi piace tanto che mi fa un po' schifo e secondo me quelle non sono le cose della pancia ma certe altre.
Per me è impossibile che le patatine con la senape o la pizza diventano quello schifo incredibile.
Le patatine con la senape sono gialle e un po' marroni e non tutte marroni.
La mamma dice che la cacca diventa tutta marrone perché sono le cose che non servono e che nel corpo invece sono rimaste tutte quelle che fanno bene e che sono colorate. Tipo le carote che sono arancioni o i peperoni che certe volte sono gialli e certe volte sono rossi.
Mi sembra molto strano, secondo me, fosse per me io della pizza non butterei via niente, comunque sembra che è così.
Siamo tutti costretti a fare la cacca anche se non vogliamo.
Io la volta che sono stato di più senza fare la cacca è stato questo inverno dopo le vacanze di Natale che mi sentivo tutto instranito e non andavo più al bagno.
Mi si era tutta gonfiata la pancia che sembravo un ciccione e mi faceva anche male.
Adesso che hanno messo l'imbavaglio a mamma e papà loro non mi possono chiedere se sono andato in bagno che non vuol dire dentro al bagno, nel nostro codice segreto della famiglia, ma vuol dire a fare la cacca. Così nessuno lo sa e nel caso non posso prendere la polvere per andare in bagno.
La polvere è una tisana, cioè una specie di the, che fa una signora che conosce mamma e che è tutta strana e vestita come gli zingari anche se vive in una casa enorme. Più enorme della nostra.
Mi viene sempre ancora più male alla pancia quando bevo la polvere che un po' fa anche schifo.
Però il colore è bello. È una tisana che fa l'acqua tutta azzurra e sembra di bere il mare o la piscina.
Allora così, un po' sono contento che mamma e papà non mi dicono niente e un po' no.
Stamattina Vik mi ha accompagnato a fare la pipì e mi ha detto che se dovevo fare altre cose c'era tempo e che andava bene.
All'inizio pensavo che diceva che potevo andare un po' a giocare con i giochi che stavano fuori o a comprare i fumetti ma poi ho capito che diceva la cacca.
Sono diventato vergognoso e ho detto di no.
Non mi piace parlare della cacca con quelli che non conosco bene. Veramente mi piace parlare della cacca solo con mamma.
Ecco, mi dispiace che adesso non gliele posso raccontare a mamma le cose della cacca.
Quando siamo usciti dal bagno con Vik ho visto che diceva delle cose sotto della voce a Missy e lei dopo mi ha portato dentre al ristorante a comprare i panini e la coca cola.
Missy mi ha detto se c'erano delle cose che le volevo dire o che le volevo dire a mia mamma e allora ho detto che Sì, c'erano delle cose che volevo dire a mamma ma solo a lei.
Allora quando siamo tornati in auto ha detto a mamma che le toglieva un po' l'imbavaglio ma che poi glielo rimetteva subito, che era meglio che non urlava perché doveva sentire che io le dovevo dire delle cose.
Per mamma andava bene anche perché Missy aveva ripreso la pistola.
Ho detto tutto a mamma e lei aveva la polvere di tisana dentro al cassetto della macchina e si è tutto sistemato per il bene.
Ci siamo subito fermati a un altro autogrill e Missy mi ha fatto mettere l'acqua calda in un bicchiere grande di carta e ci ha messo la tisana e io l'ho bevuta tutta.
All'autogrill dopo ci siamo fermati e sono andato finalmente in bagno, nel senso che ho fatto la cacca.
Mi ha portato Vik che sembrava un po' scocciato ma dopo Missy gli ha detto che si doveva abituare che i bambini sono così e a lui gli è venuto tutto il buon umore.

giovedì 17 febbraio 2011

Êtes vous racistes ?


Io adesso, questa è già la seconda volta che mi succede e un po' mi innervosisco che mi viene voglia di piangere ma anche di prendere a calci le persone, proprio a essere sincera.
Va bene che non parlo bene, anzi che certe volte parlo proprio male in francese, ma che non è un buon motivo per non starmi a sentire, per dirmi che nel negozio non si vende qualcosa che ho comprato sempre lì nell'ultimo mese.
Solo che le volte prima c'era una commessa più gentile e sorrideva e aveva pazienza e oggi la signora che era al suo posto era di pessimo umore e mi diceva che mi confondevo, che da loro non si vendono ricariche SFR anche se c'è il simbolo sulla porta e poi io dicevo che le avevo sempre prese lì e lei mi diceva Non le vendiamo più da ieri, vada da un'altra parte e stava zitta e prima di me aveva mandato via un signore indiano che voleva comprare una sim a me un po' veniva da piangere e un po' da prenderla a calci quella signora lì.
Poi sono uscita e ho comprato la mia ricarica da un'altra parte e mi hanno sorriso e tutto è andato bene.

mercoledì 16 febbraio 2011

Peur sur la ville

In tv davano Peur sur la ville, un film molto anni settanta e molto rassicurante.
In cui sai già che i buoni vinceranno, soprattutto se i buoni sono Belmondo e saltano tra i tetti di Parigi come nulla fosse.
Mi sono infatti addormentata tutta serena prima della fine, subito dopo il punto in cui si scopre che la ragazza in pericolo è amica del pazzo omicida senza saperlo.
Sapere che è il pazzo omicida che la chiama al telefono, che è un suo amico invece mi sembra che lo sappia.
L'altro giorno invece fra un gruppo di ragazzini molto rumoroso ce n'era uno che aveva una pistola.
Spero che fosse finta come quella di Belmondo.

martedì 15 febbraio 2011

Pelouse au repos

Ieri al parco un signore correva e urlava, cercava suo nipote.
Pensavo fosse capitato qualcosa di grave, poi ho visto verso dove guardava e ho capito.
Un bambino di due o tre anni stava metodicamente distruggendo le aiuole dentro cui si era introdotto.
Schiacciava una primula dietro l'altra, in fila, senza saltarne una, un piede dopo l'altro.

lunedì 14 febbraio 2011

Dégage!

C'era molta gente ieri a Montmartre.
Una ragazza aveva un cartello con scritto "Non sono la nipote di nessuno", un'altra "Figa in Fuga".
Alcuni francesci avevano dei cartelli che spiegavano i legami del Presidente del Consiglio con la P2. Alcuni parlavano solo francese e altri quasi solo italiano.
Conoscevano tutti Bella Ciao.
Qualcuno è stato intervistato. Quasi tutti dicevano la stessa cosa, Proviamo a lavorare qui, a costruirci una vita.
C'era una famiglia con un bambino piccolissimo che ha riso tutto il tempo.

sabato 12 febbraio 2011

Dingue!

Allora adesso è tornato un po' l'inverno, sembra tutto irreale e il cielo è quasi viola.
Ieri al supermarket hanno insistito perché avessi la loro card, loro non sanno che sempre ieri, ho per sbaglio usato quella delle piscina per un prestito in biblioteca. Mi ha molto colpito il fatto che potessi prendere lo stesso il libro in prestito stando al computer, ma che dovevo prima pagare 70 centesimi per un ritardo e recarmi in amministrazione per regolare.
Per fortuna prima di andarmi a lamentare in amministrazione mi sono accorta che avevo usato il codice a barre sbagliato.
Comunque non è colpa mia se il comune fa tutte le sue cose dello stesso identico colore e con una grafica molto simile.
Perché non disegna la piscina sulla tessera della piscina e qualcuno che legge su quella della biblioteca?
Per me sarebbe molto più semplice!
Ho letto il primo volume di Jules di Bravo, è pazzesco!

venerdì 11 febbraio 2011

Printemps

Oggi è primavera praticamente, il sole è caldo e tutti sono come impazziti.
Le strade sono piene di gente anche se è un giorno lavorativo e un sacco di persone sono nei café all'aperto.
Nel pomeriggio, infatti, credo che mi sposterò a lavorare nel parco anch'io.
Ogni tanto qualcuno, qui, mi chiede come mai in Italia non succede come in Egitto, io ovviamente non so cosa rispondere.

giovedì 10 febbraio 2011

mercoledì 9 febbraio 2011

Soupe de caca

Oggi zero concentrazione, basta qualsiasi cosa per distrarmi, forse è perché stanotte non ho dormito bene e ho sonno e mi sento un po' stordita. La biblioteca è semi-deserta e mi sembra che tutti abbiano sonno almeno quanto me...
Un bambino in ascensore mi ha detto qualcosa che non ho capito molto bene, ma credo avesse a che fare con la cacca, la mamma rideva molto e anche io ho sorriso.

martedì 8 febbraio 2011

Offert

Improvvisamente fuori c'è un tramonto bellissimo che si riflette dentro lo schermo del mio portatile.
Ho comprato una maglia e un vestito con l'80% di sconto e ho avuto un ulteriore buono sconto su un nuovo acquisto.
La mia parte frivola è entusiasta.
Ora basta raccogliere un po' di energie e studiare un po' di francese, così dopo la piscina di questa mattina e il lavoro fatto finora mi sentirò in pace e sarà molto bello godersi la serata.

07. Supermariobross

Ho visto che appena stanno senza imbavaglio mamma e papà parlano pianissimo che non si sente niente e secondo me stanno facendo i piani per la fine del rapimento.
Non lo so se ci possono riuscire perché se per caso bisogna scappare velocissimi e schivare la altre auto oppure buttarsi nel burrone loro non sono tanto capici e può succedere che non ci riescono.
Io invece anche senza SuperPoteri ci posso riuscire perché mi sono allenato con SuperMarioBross che è un videogioco che all'inizio non lo volevo ma che poi mi è piaciuto.
Mamma non vuole che gioco con i videogiochi che hanno dentro la violenza e allora non c'è tanta scelta e alla fine mi sono comprato SuperMarioBross. Ci gioco senza che lo dico a scuola che una volta prendevano tutti in giro Teresa perché aveva detto che era il suo gioco preferito.
Dopo anche se sono maschio mi è venuta paura che prendono in giro pure a me e pensano tutti che sono come una femmina anche se non è vero.
Con SuperMarioBross puoi imparare un sacco di cose come salire sui muri, saltare e se mangi il fungo magico puoi diventare grandissimo. Se mentre stai ancora digerendo il fungo magico e sei grande mangi anche il fiore arancione diventi tutto luccicoso e nessun nemico ti può fare niente, nemmeno le piante carnivore.
Mamma dice sempre che se trovo i funghi non li devo mangiare perché sono tutti avvelenati e solo quelli del supermercato o di SuperMarioBross non sono avvelenati.
Io tanto i funghi non me li mangiavo lo stesso se li trovavo perché una volta ne avevo raccolto uno e lo avevo subito ributtato che dentro c'era un verme schifosissimo che era uscito tutto strisciante e mi era tutto venuto prurito nelle mani.
Comunque, con tutte le cose che mi sono imparato con SuperMarioBross se mamma e papà vogliono scappare dal rapimento io li posso aiutare, ma non so se loro ce la fanno.
Forse papà sì perché è forte e secondo me ci sa saltare sui pavimenti che poi crollano e sa anche correre veloce dentro i tubi enormi che ci può andare una persona.
Mamma non lo so.
Lei non è tanto veloce e nei posti bui non ci entra che dopo dice non si sa cosa c'è dentro.
Mamma secondo me non si riesce tanto bene a salvare.
Una volta avevo fatto giocare mamma con SuperMarioBross e lei ha finito tutte le vite in un minuti e non è riuscita nemmeno a prendere le monete d'oro. Ne ha prese solo tre perché erano facili e io gli avevo preparato tutto prima di passargli il gioco.
Alla fine poi è anche meglio se non la facciamo la fuga. Tanto Vik e Missy hanno detto che appena arriviamo ci liberano.
Ho chiesto dove arriviamo e loro mi hanno detto in un posto non tanto lontano.
Allora penso che tra un po' si sistema tutto e non c'è bisogno di fare niente.
Soprattutto mamma è meglio che sta in tranquillità che quando si agita troppo le vengono tutte le macchie rosse sulla pelle e diventa brutta.
Quando torniamo a casa lei è meglio se si esercita con SuperMarioBross così la prossima volta, se ci fanno il rapimento, possiamo scappare tutti e anche lei è forte come me e papà.

sabato 5 febbraio 2011

David

Oggi è pieno di gente in biblioteca, l'aria è più calda ma il cielo è rimasto grigio.
I cani della portiera abbaiavano molto e di prima mattina il signore che vende baguette ha corretto per due volte il mio accento.
All'inizio mi sentivo un po' a disagio, per la cosa che qui spesso correggono la tua pronuncia e i tuoi erroei, ma ora lo prendo come un atto generativo, aiutano la mia integrazione.
Qui vicino c'è una chiesa molto bella, un po' decadente... ieri sono entrata e ho visto che David non aveva neanche un cero... tutti gli altri Santi avevano un sacco di candele colorate ed erano illuminati e lui invece se ne stava da solo al buio.
Forse non è il motivo migliore per accendere delle candele, ché uno dovrebbe farlo per altri motivi, ma a me dispiaceva per David e allora ne ho accesa una per lui, una verde smeraldo con dei riflessi molto belli.
Secondo me a David ha fatto piacere.

06. Granchio da compagnia

Ci siamo fermati vicino al mare e abbiamo lasciato la nostra automobile parcheggiata in un cespuglio con le spine. Sono corso subito sulla riva e mamma stava già iniziando a rompere che non mi dovevo bagnare, che l’acqua era fredda. Per fortuna Missy le ha rimesso l’imbavaglio e così non ha più potuto dire niente.
Papà mi ha fatto ciao anche se aveva le mani legate. Lui ha paura adesso che ci hanno fatto il rapimento e allora non gli importa se mi bagno con le inondazioni del mare.
Missy mi ha detto che lei e Vik non sono sposati ma che è la stessa cosa, loro non li hanno avuti ancora dei figli come me ma un giorno forse li prendono. Vik controlla che la gente non appare dietro le colline di sabbia perché questo è sempre un rapimento anche se ci siamo fermati al mare per riposare e così io posso giocare. Bisogna stare sempre attenti con i rapimenti perché la polizia può arrivare in qualsiasi tempo.
Missy mi ha aiutato a cercare i granchi. Lei non ha paura dei granchi come mamma o Teresa o le altre femmine. Missy è simpatica anche se è femmina.
Mi ha detto che lei da piccola voleva un cane, ma che sua mamma non voleva e lei, allora, ha preso un granchio dal mare e ha fatto finta che era il suo cane e lo ha chiamato Bob. Lo portava sempre in giro dentro una scatola con la sabbia bagnata e ci parlava proprio come con i cani.
Non gli poteva mettere un collare ma era la stessa cosa, era sempre un granchio da compagnia.
Anche a me mi piacerebbe avere un cane ma mia madre neanche vuole, che dice mi vengono le malattie dopo. Vaffanbroccolo!
Forse prendo anche io un granchio un giorno, solo che a Bolzano non so se gli piace vivere perché non c’è il mare e non so dove prendere la sabbia salata.
Missy ha detto che forse è meglio se prendo un lombrico. Non lo so se mi va tanto di prendere un lombrico. Invisible SuperGuy ha un gatto tutto ciccione che dorme sempre sopra la libreria e che ogni tanto fa discoprire le cose a Invisible SuperGuy. Una volta per esempio il gatto, che si chiama Miciù-Miciù, ha trovato le impronte dei cattivi vicino alla finestra e così Invisible SuperGuy li ha potuti seguire e catturare. Adesso che mi sono venuti i SuperPoteri anche a me, forse lo devo avere un cane o un gatto.
Più di tutto mi piacerebbe una giraffa o un ippopotamo, forse più la giraffa. Una volta ho visto l’ippopotamo dello zoo che faceva la cacca ed era tantissima. Era grande quasi quanto un cocoremo o anche due. Dopo se prendo un ippopotamo e lui fa la cacca nella mia stanza mamma se ne accorge e gli tornano tutte le paranoie.
La giraffa invece non fa la cacca perché è tanto alta e ci vuole tanto dalla bocca alla pancia e così alla fine ha già digerito tutto.
Mi piacerebbe una giraffa, la potrei chiamare Clotilde se è femmina oppure Ken se è maschio.
Femmina anche va bene, basta che è come Missy e non come la mamma che io certe volte proprio non la riesco a sopportare mamma.

venerdì 4 febbraio 2011

05. Vivere con il resto

Questa cosa che Vik e Missy rapinano nelle banche mi sembra pericolosa perché loro che non hanno i SuperPoteri e non conoscono nessuno tranne me che ce li ha e che li può salvare se arriva la polizia.
Vik e Missy non sono miei amici perché adesso è poco che ci siamo inconosciuti e loro non mi hanno mai invitato a casa loro per giocare. Hanno rubato tre valige con dentro tutti i soldi di carta e ci hanno dovuto rapire per scappare.
Io penso che quando sono grande vivo con il resto. Tanto non mi serve avere tanti soldi e poi non so dove metterli tanti soldi che io ho solo una valigia piccola e lo zaino della scuola. Se poi li metto nelle banche succede pure che li rubano e allora io i soldi, ho deciso, che li tengo tutti nel portafoglio. Ogni volta ne do un po' per comprare le cose e poi con il resto compro le altre cose che mi piacciono. Basta stare attenti a non comprare cose che costano tanto troppo, che ne so, i videogiochi o la pizza super gigante, che poi dopo non ti danno più il resto e allora non puoi più comprarti niente, nemmeno i fumetti di Invisble SuperGuy!
Comunque adesso che mi sono venuti i Super Poteri non sono più preoccupato per l'invenire come dice mio padre, perché nell'invenire posso sempre usare la pistola a Raggi Alfa oppure altri Super Poteri che ancora devo bene discoprire. Se hai i Super Poteri non ti devi preoccupare di niente e infatti io non sono preoccupato che ci hanno fatto il rapimento.
Mamma prima ha detto a papà che dobbiamo trovare un modo di scappare, ma poi si è avvicinata Missy, che era andata a comprare i panini, e mamma non ha più detto niente e mi ha fatto il gesto di stare zitto, lo stesso che mi fa sempre a casa e a me mi fa venire tutte le furie che io parlo quanto mi pare, Vaffanbroccolo! Comunque dopo che ci siamo mangiati i panini Vik ha rimesso l'imbavaglio a tutte e due, così adesso mamma deve stare zitta per forza e io sono contento.
Vik non me lo mette a me l'imbavaglio perché dice che sono un bambino e che è meglio di no, ma io lo so che lui ha paura che sparo con la mia Pistola a Raggi Alfa e lo ammazzo.
Quando gli avevo detto del nonno lui si era tutto intristato perché gli era venuta paura.
Anche Missy si era intristata e mi aveva detto di non pensarci e io non ho capito bene a che cosa non devo pensare, forse le è venuta paura anche lei che le sparo. Comunque a Missy non le sparo che mi ha comprato il panino con la porchetta e mi ha fatto mettere anche la senape e le patatine fritte dentro.

Future Verbs

Oggi il tempo è nuovamente grigio... mentre venivo qui in biblioteca c'èra un sacco di vento e mi sembrava un po' come fosse alle elementari il primo giorno di scuola dopo le vacanze estive.
Un po' di male alla pancia e un po' di fiato corto.
Qui sono tutti molto gentili e dopo aver compilato i moduli per i prestiti mi hanno spiegato ogni cosa e accompagnato a fare un breve giro del primo piano.
Ora sono salita nel quarto. Sto bene, fra i libri, al caldo, in un guscio silenzioso di vuoto e vetro in cui i signori anziani nel fondo leggono i quotidiani e sonnecchiano sui divani .
Guardo con soddisfazione le mi carte francesi: la piscina, la biblioteca, il corso di lingua del comune, mi sembrano il lascia passare verso il futuro.

giovedì 3 febbraio 2011

Notes pour une histoire ancre à écrire

La portiera e i suoi due cani.
La portiera e la sua casa minuscola dietro alla portineria.
La portiera e le sue domande, Mi raccomando, hai capito? Cosa devi fare con il portone dopo le 20?
La signora ottantenne con la vestaglia azzurra, il rossetto rosso e il suo piatto di crepes da portare a qualcuno fin su al quinto piano.
I bambini della banlieue che prendo a calci tutto.
La signora gentile che mi aiuta a compilare i moduli per l'iscrizione alla piscina municipale.
Cristina che di notte lascia casa nostra per andare a ritrarre portieri notturni negli alberghi vicino al Boulevard Périphérique.
Qualcuno che ci dice Mi raccomando chiudete bene le finestre prima di uscire.

04. Telescopico

Vik e Missy mi ha chiesto se ero impensierito che stavo sempre zitto anche se non mi avevano messo l'imbavagliamento e io gli ho detto di no, che andava tutto bene.
A me mi sono venuti i SuperPoteri e perciò, gli ho detto subito, a me loro non mi facevano paura anche se ci avevano fatto il rapimento.
Missy ha detto che sono un bambino coraggioso e intelligente, ma lei non lo sapeva ancora che ho già sei anni e che era stato appena il mio compleanno.
Infatti, le ho detto a Missy, non ero impensierito per loro ma per il telescopio con le lenti telescopiche che mi avevano regalato mamma e papà per il compleanno e che non ho fatto in tempo a usarlo per discoprire le cose del cielo e del pianeta universo.
Appena ho ucciso nonno siamo dovuti andare a San Vito e allora non ci ho potuto giocare neanche un po', anche se non è proprio un gioco, le ho detto, è più una cosa da grandi.
Vik ha voluto sapere bene come era morto il nonno e mamma ha cercato di fare no con la testa e di dire certe cose da sotto l'imbavagliamento, ma Missy le ha fatto vedere ancora un'altra volta la pistola e lei si è subito messa zitta.
È una fortuna che ci riescono che quando mamma inizia a dire le cose delle lamentazioni non finisce più.
Allora dopo ho potuto tutto dire con calma a Vik e Missy, che mi erano venuti i SuperPoteri e che ero diventato come Invisible SuperGuy e avevo sparato a nonno e lui era morto pure se avevo sparato a distanza perché ormai sono un supereore e nessuno mi può battere.
Ho chiesto a Vik se lui adesso gli era venuta paura che li ammazzavo stecchiti perché ci avevano fatto il rapimento e lui mi ha detto che si fidavano di me, che pensavano che mi erano simpatici e io ho detto Va bene. Non vi sparo che avete ragione ma basta che mi posso tenere la pistola a Raggi Alfa. Missy mi ha detto che certo che posso, tanto loro hanno la loro e così siamo tutti pari e nessuno ha paura di nessuno.
Tranne mamma e papà che sono pieni di preoccupazioni ma che poi gli passa.
Vik ha detto che sono così perché si devono ancora abituare a tutto, al rapimento, ai SuperPoteri e a nonno che è morto perché gli ho sparato.
Ho pensato che è come con le cose telescopiche che tu ti devi prima abituare a guardare il pianeta universo che se no ti sembra tutto grandissimo e non sai dove cercare le cose e non ci capisci niente e scambi tutto.
Se non sai dove sta la luna, per esempio, la puoi pure scambiare con una stella o con Saturno e allora ti viene la confusione dentro la testa.
Per abituarsi alle cose telescopiche ci vuole tempo, tipo due ore.
Ci vuole tempo di avere tutta la chiarezza nella testa.
Anche a me quando mi avevano portato con la scuola al pianetario mi era venuta la confusione, ma poi mi è passata.
Il pianetario è un posto che ti fa confusione all'inizio perché ci stanno tutti i pianeti, tantissimi insieme e sembra che sono tutti uguali ma dopo, quando passano tipo due ore, ti accorgi che sono tutti diversi.
Pure i fiori sono così e le pecore.
Che tu all'inizio pensi che sono tutte uguali ma se le guardi tanto sono tutte diverse le pecore e pure i fiori.
Adesso che ci penso è come lo stagno in giardino che se ci passi vicino veloce ti sembra che ci sta solo l'acqua ma se dopo ti fermi e rimani lì, vedi che ci sono le alghe e le mosche e i moscerini e i girini, che sono i figli delle rane, e i pezzetti di legno che sono caduti e le foglie e le onde piccole e certi cerchi rotondi che non ho ancora capito come si fanno.

mercoledì 2 febbraio 2011

03. La drogra della tachipirina

Gli Speculos sono i migliori cantanti del mondo che hanno una band di musica rock.
Loro mi piacciono tantissimo e io adesso che sono diventato grande sono un loro fan, che vuol dire che mi piacciono e che vado ai loro concerti, anche se da quando ho sei anni non ci sono mai andato a sentirli.
Però è solamente perché ho sei anni da pochi giorni. Dopo se io vado al loro concerto gli Speculos mi salutano e mi fanno gli autografi.
Certe volte se sei un fan può anche succedere che ti dedicano una canzone.
Anche a Vik gli piacciono gli Speculos perché non ha le prevenzioni come la mamma che dice sempre a papà che non posso ascoltare tutto quello che mi pare e che dopo, quando sono grande, mi vengono i deviamenti che non so bene che vuol dire, ma sicuramente qualcosa di brutto.
Vik mi ha detto che quella cosa di dedicare le canzoni è vera ma che succede più spesso se sei femmina. Vik per esempio suona la chitarra e mi ha detto che lui ha scritto una canzone solo per Missy.
Ho capito allora che Missy e Vik sono forse fidanzati, comunque Vik mi ha cantato la canzone e non mi è sembrata bella come quelle degli Speculos e glie l'ho detto.
Lui c'è rimasto male e Missy si è messa tantissimo a ridere che non riusciva più a fermarsi e allora Vik diventava sempre più arrabbiato.
Secondo me adesso che mi sono venuti si SuperPoteri posso scrivere delle canzoni molto belle, come quelle degli Speculos o pure di più.
Forse quando torniamo a casa scrivo una canzone per Missy.
A Missy la mia canzone le piacerà tantissimo e per lei sarò come una rock star che è sempre il più famoso e bellissimo delle band rock.
Mi è piaciuto ascoltare la musica degli Speculos e ho visto che dietro papà si divertiva pure se aveva l'imbavaglio.
Mamma invece non tanto che a lei proprio non le piacciono gli Speculos e una volta mi ha detto che erano drogato perché si prendevano la droga.
La droga sono come delle medicine anche se non stai male.
Per esempio la droga può essere che ti prendi tutta le scatola della tachipirina anche se non hai la febbre.
Ho chiesto a Vik se lui si prendeva la tachipirina per essere un drogato come gli Speculos e se lo dovevo fare pure io secondo lui.
Mamma ha cominciato a fare tutti i versi dietro che non si capiva niente ma dava fastidio e non si sentiva bene la musica.
Allora Missy le ha dovuto far vedere di nuovo la pistola.
La loro pistola è bellissima e fa zittire subito mamma.
È incredibile.
Mi piacerebbe anche a me avere una pistola così.
Ma anche la mia mi piace perché è a Raggi Alfa e funziona bene che ho sparato a nonno e lui è morto.
Per Missy scrivo una canzone bella e poi gliela mando al suo indirizzo che mi faccio lasciare quando arriviamo.
Appena arriviamo loro vanno subito via e dicono che non sanno se ci rivediamo, perché è una cosa dei rapimenti e funziona per forza così.
Allora dopo che finisco la canzone la registro dentro l'i-pod e la mando a Missy e lei quando sono famoso fa la mia fan e la rincontro.
Può essere che dopo, fra tanto, Vik e Missy non sono più fidanzati.
Comunque non mi ci voglio fidanzare con Missy perché anche se è simpatica è comunque femmina.
Se fa la mia fan però sono contento.

martedì 1 febbraio 2011

02. Pampaveri

Missy ha un pampavero tatuato sulla spalla.
Io una volta ho visto un sacco di pampaveri.
Nonno non lo conoscevo bene perché ero ancora piccolo e perché era la prima volta che andavamo dove stava lui a San Vito.
Con nonno e nonna siamo andati dentro la macchina marrone, una senza gli sportelli di dietro a raccogliere le fave in un orto che nonno aveva con il suo amico Scheggia.
Schegia era un nome così come Missy e Vik, non un nome vero e io non lo so quale è il nome vero di Scheggia che è zoppo.
Abbiamo preso tantissime fave anche se io le mangiavo ogni tanto invece di metterle nelle buste di plastica bianche. Le mangiavo con la pellicina che se la togli è meglio ma comunque sono buone anche con la pellicina le fave.
Al ritorno siamo passati vicino a un campo di pampaveri che era grandissimo, più enorme del parcheggio dell'Ikea e a me che quel giorno lì delle fave, che ero ancora piccolo e avevo quattro anni, mi ha fatto molto sorpreso il campo di pampaveri che saranno stati più di cinquemila.
Mio nonno si è messo a cantare una canzone con le papere femmine che sono più piccole dei pampaveri e vivono nei campi e poi non crescono mai.
Una cosa così.
Aveva la camicia bianca a mezze maniche e i calzoni neri e l'orologio con la catenina. Nonno si è tolto il berretto perché aveva caldo e aveva tutti i capelli bianchi attaccati alla testa. Faceva odore di fave e di caldo.
Sul sedile dietro che era nero e aveva le cuciture, io mi sono sdraiato perché ero corto e c'entravo tutto anche se c'erano le buste con le fave.
La canzone dei pampaveri mi faceva ridere e pure nonna che è francese si è messa a cantare ma diceva male certe parole.
Poi dopo, a cena, che c'era anche mamma e papà e zia Carmela che è più vecchia di tutti, abbiamo mangiato il pollo e i pomodori con il basilico e la cipolla, ma a me mi fa schifissimo la cipolla e non ho mangiato nemmeno i pomodori ma solo il pane con il sughetto dell'olio.
Mentre eravamo tutti nella tavola ho detto a nonno se mi ricantava la canzone dei pampaveri e lui non me l'ha voluta cantare.
Io mi sono intristato.
Papà mi ha detto che nonno non gli piace cantare, ma non è vero perché aveva cantato la canzone dei pampaveri quando eravamo andati a raccogliere le fave.
Nonna mi aveva guardato e un po' mi avava sorriso come per dirmi che avevo ragione io.
Nonna si chiamava Juliette e lei è morta da tantissimo tempo, credo.
Adesso non me lo ricordo bene, però di sicuro a lei non le avevo sparato io perché non avevo ancora i Super Poteri e poi nonna mi era simpatica.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...