giovedì 3 marzo 2011

Les Mouchoirs

Sono due giorni che vado in giro e tutti mi fermano per chiedermi delle cose o per parlarmi, ovviamente in francese e ovviamente tutto ciò mi richiede uno sforzo non indifferente.
Ieri per esempio in biblioteca c'era una persona che voleva dei fazzoletti di carta ma parlava a bassa voce e io non capivo bene e lei pensava che fosse per via del volume troppo basso, ma secondo me era per via che me lo chiedeva in francese e che se non sono preparata al fatto che qualcuno mi sta per parlare in francese non capisco.
Alla terza volta ho capito.
Poi dopo è venuto un signore cileno che voleva sapere in francese che lui parla male e io peggio se potevo salvargli un immagine con un programma che io non conoscevo, che era su un mac che io non uso, e parlando in francese che non era la lingua di nessuno dei due.
Poi al sumpermercato la cassiera mi ha chiesto di dire a tutti che io ero l'ultima della fila e che poi la cassa chiudeva e allora mi sono sentita con tutte le nuove responsabilità del francese.
Dopo ancora, in piscina, una signora mi ha chiesto se le spiegavo come funzionavano gli armadietti elettronici e come si inseriva il codice di sicurezza e questa è stata la cosa più difficile di tutte.
A casa, alla fine, ero proprio stanca e dicevo solo, certo che il francese è difficile e poi mi sono messa a studiare e ora è così, ogni volta che prendo il libro e studio mi accorgo di quante cose sbagliate dico e di quante cose assolutamente non so.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...