sabato 30 luglio 2011

Enciclopedia tascabile della vita pratica

Difficile aggiornare il blog nell'ultimo periodo.
In queste settimane è tutto un sali sul treno, scendi dal treno, fai lo zaino, disfa lo zaino, svuota una cantina, riempi idealmente la cantina, prepara delle scatole, butta delle scatole, imballa vestiti, elimina mobili.
La scoperta più bella di tutto l'ultimo periodo resta un libricino quadrato del 1963 dal titolo: Arredo la mia casa. Ora ho deciso, io voglio una casa come quella dei disegni che illustrano questo nono numero dell'enciclopedia tascabile della vita pratica...
Voglio anche tutti gli altri otto volumi! Ho appena controllato su google... i volumi sono tantissimi, molti di più di otti... li voglio tutti! Non posso più vivere senza... con un'enciclopedia tascabile della vita pratica la mia vita non sarà più la stessa, è quello che mi serve, lo so!

martedì 19 luglio 2011

Il sistema capitalistico dei ghiaccioli

Dei signori russi facevano un pic-nic al parco, ho pensato a Julia e a come sia divertente e bello vederla ogni volta... abbiamo preso appuntamento per il prossimo anno a luglio, pic-nic e pétanques lungo il canale.
Ieri erano finiti i miei ghiaggioli preferiti: gusto amarena, capita spesso purtroppo... Allora mi faccio delle domande: perché finiscono sempre? di chi è la colpa? Se ne producono pochi o c'è troppa richiesta? Perché il mercato non si adegua? Non volevamo essere un paese capitalista e globale a ogni costo?
Voglio vedere i fatti!

sabato 16 luglio 2011

Oggi è stato

Fare il cambio di stagione il 15 luglio, aspettare gli amici per una birra ghiacciata, sapere che oggi il tramonto sarà improvviso e inaspettato, guardare il cielo aspettando che piova, avere dei cd nuovi d'ascoltare, accorgersi che ci sono dei nuovi vicini di casa, mangiare pesche, parlare di detersivi per il bucato con un signore inglese e accorgersi di non saper dire ammorbidente in inglese.

martedì 12 luglio 2011

31.Battere le scene

Allora adesso faccio come abbiamo detto in macchina. Faccio come quando ho battuto le scene e ero uno degli amici di Peter Pan anche se a me mi sarebbe piaciuto di più fare Peter Pan.
Quando batti le scene vuol dire che fai il teatro e che ti vengono a vedere e alla fine ti appluadono. Quello che ti succede quando sei dentro al teatro non è per davvero ma non è neanche come le bugie. È una via di mezzo che adesso non so tanto bene spiegare.
Comunque adesso faccio come mi ha detto papà e anche se ci fanno vedere Vik io dico che non lo so chi è quel signore. Per me è facile. Io sono bravo a battere le scene e infatti non ho capito perché non mi hanno fatto fare Peter Pan o Capitan Uncino o il Coccodrillo che mi piacevano di più perché mi si vedeva meglio anche da lontano, tipo all'ultima fila. Forse era perché andavo ancora alla scuola dei piccoli e avevo solo cinque anni. Le mastre alla scuola dei piccoli non sono tanto con l'intelligenza e infatti certe volte proprio gli devi spiegare ogni cosa. Una volta alla scuola dell'asilo ho dovuto dire alla maestra come funzionava che nascevano i bambini perché lei a Filippo gli aveva detto che non lo sapeva tanto bene pure se ce ne aveva uno di bambino nella pancia. Io lo so bene invece come succede che nascono i bambini. Mi sono preso tutte le informazioni perché mi era venuta paura che mamma e papà volevano fare un fratello o peggio una sorella. Avevo saputo che i genitori dopo, a un certo punto, si stancano di te e vogliono un bambino nuovo che magari lo fabbricano meglio, loro pensano. Comunque mamma e papà mi hanno comprato questo libro che si chiama No sotto un cavolo! e io l'ho letto tutte le sere che mi piaceva anche se nelle figure non si vedeva mai bene la faccia delle persone e anche se poi io guardavo solo le figure perché avevo ancora cinque anni e non sapevo leggere bene. I bambini nella pancia della mamma ce li mette il papà perché sono piccolissimi all'inizio e crescono solo quando stanno nella pancia della mamma. Il papà prima li tiene anche lui dentro la pancia e poi li fa uscire dal pisello che papà mi ha detto che è meglio che dico pene anche se a me non mi fa pena ma pene non c'entra niente e non è come fare i plurali a scuola. Così ho capito. Adesso però non è importante che la maestra non lo sapeva dei bambini e non sapeva neanche che io ero bravo a battare le scene. Oggi farò una recitazione bellissima e non mi sento neanche nervoso perché mi piace e poi così ci ridanno nonno, anche se papà non mi ha ancora detto di questo e io faccio finta che non lo so. Non lo voglio agitare papà che poi gli torna la faccia brutta. Mi sono pure rimesso il costume da Invisible SuperGuy e adesso va tutto bene. Con i SuperPoteri posso essere bravissimo con le scene, pure bravo come il film di InvisibleSuperGuy se lo fanno. Papà invece gli tremavano un po' le mani e prima di entrare ha voluto che andavamo a fare una passeggiata nel parco che c'è vicino alla polizia. Ma faceva caldissimo e c'erano tutte le cicale che cantavano e allora siamo ritornati indietro e siamo andati dentro. Papà mi ha stretto tutto il tempo forte la mano perché voleva che gli facevo l'incoraggiamento che lui non è bravo come me a battere le scene. Ma alla fine è stato bravo pure lui e dopo gli hanno fatto firmare tutti i fogli e ci hanno detto che potevamo andare via. Mi hanno trattato bene e mi hanno dato due volte la coca cola da bere. Avevo pure provato a chiedere le patatine fritte con la senape ma papà non ha voluto che le chiedevo e la polizia non me le ha portate. L'unica cosa che mi ha fatto dispiacere è che Vik non mi vedeva che era chiuso in un'altra stanza e io lo vedovo nella televisione per dire che non lo conoscevo. A Vik secondo me gli piaceva vedere come battevo le scene e mi diceva pure bravissimo se mi vedeva.

lunedì 11 luglio 2011

Semi di Crescione

Ho avuto male ai denti e anche alla testa.
Abbiamo fatto però una nuova gita, ascoltato un concerto à la Villette, fotografato dei vecchi mulini e giocato di nuovo a Pétanques. Per questa nuova partita abbiamo optato per delle squadre di genere e Lea e Chiara erano bravissime! Abbiamo vinto tre partite su tre!
Ieri qualsiasi cosa volessi mangiare in giro per la città non c'era, era appena finita, c'era ma non volevano vendermela... sembrava che Parigi avesse deciso di mettermi a dieta!
Degli amici si sono trasferiti in una casa molto bella e per festeggiare gli abbiamo regalato dei semi di crescione. Qui in Francia la crémaillère è una vera e propria istituzione, credo che la giusta espressione sia pendre la crémaillère, è una grossa festa per l'inaugurazione di una casa... non vedo l'ora che i nostri amici la facciano, perché tutti ne parlano sempre e io non sono ancora mai stata!

venerdì 8 luglio 2011

30. Fichi dell'India

Dopo con papà ci siamo fermati lungo la strada per fare la pipì vicino alle piante dei fichi dell'India che hanno le spine e pure i frutti hanno le spine e non somigliano per niente all'albero dei fichi che c'è nel giardino a Bolzano.
L'India penso che è lontana e perciò non so perché si chiamano così, forse perché ci sono uguali in India o perché gli piacciono solo agli indiani e allora era più giusto chiamarli i fichi degli indiani, secondo me.
Le piante dei fichi dell'India somigliano ai cactus dei film western ma con i frutti sopra.
Mentre facevo la pipì ho visto che c'era una farfalla tutta violetta che mi piaceva molto e papà mi ha detto che si chiama Cavolaia e che le piacciono i cavoli. Lì non c'erano i cavoli e papà allora mi ha detto che si vede che le piacciono pure i fichi e che se non ci sono i cavoli mangia quelli. Speriamo che sta attenta perché si può tutta pungere le ali. Comunque fa bene a non mangiarne tanti di cavoli che fanno puzza e non sono tanto buoni, è meglio se assaggia anche altre cose o si mangia i fiori come le altre farfalle. Papà dice che le spine dei fichi dell'India anche se sono piccole e sembra che non fanno niente fanno malissimo e ce ne sono di così piccole che quasi sono invisibili. A me mi è venuta voglia di toccarli perché con i SuperPoteri non mi può succedere niente e volevo vedere come erano fatti da vicino. Mentre tornavamo dentro la macchina ne ho preso uno e all'inizio mi sembrava che andava tutto bene ma dopo, tutto insieme, mi è venuto un dolore e un bruciore fortissimo tutto nelle mani che, vaffanbroccolo, non lo potevo sopportare!
Ho subito dovuto buttare via il fico e ho cominciato tutto a urlare e a saltare per quanto avevo male. Papà si è accorto subito che era colpa delle spine e mi ha detto che non lo sto mai a sentire e che adesso bisognava togliere tutte le spine. Alla fine me le ha tolte tutte con le pinzette di mamma che tiene in macchina per quando si deve fare bella nelle sopracciglie. Secondo me è pazza! Le pinzette fanno malissimo e io quasi svenivo a ogni spina. Ci abbiamo messo tanto tempo a toglierle tutte e così papà ha dovuto telefonare alla polizia e dire che arrivavamo tardi, che eravamo ancora un po' distanti.
Gli ho chiesto a papà se per favore non glielo dicevamo a Vik di questa cosa che mi è successa che poi mi vergogno, che forse è successa perché sono ancora senza il mio costume che è ancora inumidito e non me lo posso mettere. Papà si è tutto messo le mani sulla faccia e mi ha chiesto se lo ero stato a sentire quando parlavamo di Vik e io gli ho detto Certo! Mica sono stupido io! L'ho capito che dobbiamo dire che non lo conosciamo Vik, ma se dopo per caso ci parliamo io voglio essere sicuro che lui non la viene a sapere questa cosa delle spine perché dopo si fa una opinione brutta e magari lo dice a Missy che pure se è femmina a me mi dispiace ancora di più se anche lei pensa che sono una mammoletta. Papà a detto che speriamo bene.
Io gli ho detto Non ti preoccupare, adesso mi rimetto pure il costume e va tutto bene.

giovedì 7 luglio 2011

Spaesamenti

Sono state giornate di spaesamento anche linguistico.
Certe volte, presa alla sprovvista, parlo una lingua del tutto incomprensibile.
Abbiamo navigato il Canal D'Ourcq, giocato a pétanque, abbiamo pic-niqué con degli amici arrivati dall'Inghilterra e dalla Germania, incontrato e parlato con nuove persone.
Ho promesso che preparerò del tiramisù per il BBQ del 13 luglio ma non ho ancora capito dove comprerò il mascarpone.
Mi sono innamorata di un nuvo fumetto e ho visto tutta la serie The Walking Dead.
La vera novità è che tornerò a scrivere con regolarità su questo blog, ma da oggi anche su questo:
www.madamepetanque.blogspot.com Sarà un blog in francese e quindi pieno di errori. La mia pianta di basilico si è riempita di fiori e ieri un merlo è venuto perché voleva beccare i semini.
Buona lettura.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...