venerdì 8 luglio 2011

30. Fichi dell'India

Dopo con papà ci siamo fermati lungo la strada per fare la pipì vicino alle piante dei fichi dell'India che hanno le spine e pure i frutti hanno le spine e non somigliano per niente all'albero dei fichi che c'è nel giardino a Bolzano.
L'India penso che è lontana e perciò non so perché si chiamano così, forse perché ci sono uguali in India o perché gli piacciono solo agli indiani e allora era più giusto chiamarli i fichi degli indiani, secondo me.
Le piante dei fichi dell'India somigliano ai cactus dei film western ma con i frutti sopra.
Mentre facevo la pipì ho visto che c'era una farfalla tutta violetta che mi piaceva molto e papà mi ha detto che si chiama Cavolaia e che le piacciono i cavoli. Lì non c'erano i cavoli e papà allora mi ha detto che si vede che le piacciono pure i fichi e che se non ci sono i cavoli mangia quelli. Speriamo che sta attenta perché si può tutta pungere le ali. Comunque fa bene a non mangiarne tanti di cavoli che fanno puzza e non sono tanto buoni, è meglio se assaggia anche altre cose o si mangia i fiori come le altre farfalle. Papà dice che le spine dei fichi dell'India anche se sono piccole e sembra che non fanno niente fanno malissimo e ce ne sono di così piccole che quasi sono invisibili. A me mi è venuta voglia di toccarli perché con i SuperPoteri non mi può succedere niente e volevo vedere come erano fatti da vicino. Mentre tornavamo dentro la macchina ne ho preso uno e all'inizio mi sembrava che andava tutto bene ma dopo, tutto insieme, mi è venuto un dolore e un bruciore fortissimo tutto nelle mani che, vaffanbroccolo, non lo potevo sopportare!
Ho subito dovuto buttare via il fico e ho cominciato tutto a urlare e a saltare per quanto avevo male. Papà si è accorto subito che era colpa delle spine e mi ha detto che non lo sto mai a sentire e che adesso bisognava togliere tutte le spine. Alla fine me le ha tolte tutte con le pinzette di mamma che tiene in macchina per quando si deve fare bella nelle sopracciglie. Secondo me è pazza! Le pinzette fanno malissimo e io quasi svenivo a ogni spina. Ci abbiamo messo tanto tempo a toglierle tutte e così papà ha dovuto telefonare alla polizia e dire che arrivavamo tardi, che eravamo ancora un po' distanti.
Gli ho chiesto a papà se per favore non glielo dicevamo a Vik di questa cosa che mi è successa che poi mi vergogno, che forse è successa perché sono ancora senza il mio costume che è ancora inumidito e non me lo posso mettere. Papà si è tutto messo le mani sulla faccia e mi ha chiesto se lo ero stato a sentire quando parlavamo di Vik e io gli ho detto Certo! Mica sono stupido io! L'ho capito che dobbiamo dire che non lo conosciamo Vik, ma se dopo per caso ci parliamo io voglio essere sicuro che lui non la viene a sapere questa cosa delle spine perché dopo si fa una opinione brutta e magari lo dice a Missy che pure se è femmina a me mi dispiace ancora di più se anche lei pensa che sono una mammoletta. Papà a detto che speriamo bene.
Io gli ho detto Non ti preoccupare, adesso mi rimetto pure il costume e va tutto bene.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...