venerdì 2 marzo 2012

Sulla lingua e su altre storie...

Non scrivo spesso sul blog più che altro corro da una parte all'altra della città. Ho preso contro il muso di un cane che si era affacciato dalla finestra ma lui non si è lamentato, era anziano e si è solamente un po' sgrullato. Ho visto Udo Kier girare un film. La primavera arriva anche se un po' timidamente come oggi. Leggo dei libri interessantei, dei fumetti belli e qualcuno veramente pessimo. Penso alla neve e al ghiaccio e a come è la vita quando hai 11 anni. Non sono sicura di ricordarmelo bene. Un signore che fa il medico mi ha detto una ricetta per la frittata e altri delle ricette molto interessanti ma assolutamente non vegetariane. Ho capito perché mi piace poter scrivere in francese, è scrivere senza sovrastrutture, è non avere le frasi già sentite e lette nelle orecchie e nella testa, è una possibilità infinita di buttarsi dietro le spalle tutti gli aggettivi e le frasi fatte. Posso scrivere in francese correttamente e risultare stramba e bizzarra perché non è la lingua con cui cercavo fin da bambina un posto nel mondo. Il francese è la lingua in cui penso al futuro. Senza madri ne padri.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...