giovedì 26 maggio 2011

28. Sogni Brutti

Mi era venuto tutto l'inagitamento per questa cosa che dovevo andare con papà a vedere Vik che anche se non me lo aveva detto io lo sapevo lo stesso.
Quando mi sono addormentato ho fatto tutti sogni brutti e pure che nonno era diventato uno zombie e mi veniva a cercare per invendicarsi che lo avevo ucciso con la mia pistola a Raggi Alfa.
Nonno era bruttissimo. Più bruttissimo della foto e aveva una maglietta con le paperelle gialle disegnate sopra che anche io ce l'avevo quando ero ancora piccolo e ci dormivo oppure mamma me la metteva quando mi veniva la febbre.
Mi è venuto subito il sospetto che la maglietta fosse la mia e che me l'avesse rubata senza permesso.
Nonno era cattivissimo dentro il sogno e io dovevo tutto scappare nella città, che era enorme e piena di trappole, per non farmi trovare.
A una certo punto mi sono pure nascosto dentro i barattoli della spazzatura e ci sono rimasto tantissimo ma poi è venuto un gatto che quella era la sua casa e me ne sono dovuto andare.
Il gatto mi dava un sacco fastidio e era tutto ciccione e pure se era un gatto ringhiava come i cani cattivi.
Nonno stava sempre lì che mi aspettava fuori dal barattolo della spazzatura e io allora mi sono arrampicato su un palazzo altissimo fatto con tutti i vetri ma che c'erano delle scale che si poteva salire da fuori senza entrare dentro. Quando sono arrivato sul tetto c'era tutta la luce bellissima che stava venendo il tramonto e tutto era diventato rosa e viola e blu scuro, solo che dopo, all'improvviso nonno, che era rimasto giù si è messo a volare velocissimo anche se era uno zombie e gli zombie camminano male che sono lenti e non volano.
È venuto pure lui sul tetto e mi ha detto che non dovevo fare così, che adesso ci pensava lui e che si riprendeva il trenino di legno che mi aveva regalato. Io gli ho detto che non mi fregava niente e che mi faceva proprio schifo quel coso e che ci potevamo mettere d'accordo che lui se lo riprendeva e dopo non si voleva più invendicare di me.
Nonno però ha la testa come le mattonelle i dentro e non vuole ragionare mai e infatti non vuole ragionare neanche da morto e mi vuole buttare di sotto al palazzo con i vetri.
Allora io gli ho detto Va bene buttami di sotto, ma ridammi la maglietta con le papere gialle! Ma lui non me l'ha ridata perché ha la siccità dentro.
Allora io gli ho dato un SuperCalcio che gli ho fatto malissimo perché quando hai i SuperPoteri dopo ti vengono anche nel sogno.
La maglietta era la mia e anche se non me la metto più la rivoglio, non è giusto che se la prende mio nonno che è morto ed è diventato uno zombie!
Poi lui mi è venuto vicino e faceva odore da vecchio e mi ha dato una spinta fortissima che io ho chiuso gli occhi e quando gli ho riaperti e stavo tutto precipitando dal palazzo e andavo velocissimo e mi è venuta tutta la paura nelle gambe dietro la schiena che se sbattevo per terra mi facevo malissimo.
Per fortuna dopo mi sono svegliato e non sono più caduto.
Era ancora notte e allora mi sono rimesso a dormire ma per sicurezza ho preso la canna da pesca che era di papà quando era piccolo e l'ho messa vicino al letto.
Così se torna nonno che è uno zombie gliela posso dare in testa e lui non mi fa più niente.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...