martedì 20 aprile 2010

Una nonna di Parma come Leo Ortolani

Ieri c'è stata l'ultima lezione con i bambini del corso di fumetto.
Uno di loro mi ha detto se io lo potevo capire quanto a lui gli piacevano i fumetti, che lo facevano sentire bene, che li metteva sul comodino la mattina e la sera non vedeva l'ora di andare nel letto per leggerli che niente gli piaceva come stare lì a leggere i fumetti.
Gli ho detto di sì, che lo potevo capire e mi sembrava di rivedere me con i libri alla sua età e mi sembrava di vedere qualcuno che ho conosciuto già adulto a quell'età.
Il bambino mi ha chiesto anche se Leo Ortolani era italiano o francese come Sfar, quando gli ho detto che secondo me Leo è di Parma lui è come impazzito, non la smetteva di ripetere Mia nonna è di Parma... forse allora lo incontro un giorno Leo Ortolani... Mia nonna è di Parma... come Leo Ortolani, di Parma.
Una cosa che non ho detto al bambino, per non rovinargli la sorpresa, è che con un po' di fortuna, quella sensazione lì, di metterti nel letto a leggere e di sentirti sicuro, qualsiasi cosa sia successa durante il giorno, ti rimane anche da grande.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...