giovedì 3 giugno 2010

Au revoir, au revoir per sempre

Alla fine la Signora è uscita, ha chiuso la porta della sua Brasserie a chiave, ci ha guardato e ha detto Adesso torno, arrivo in cima alla strada.
Poi si è allontanata con un signore.
Noi siamo rimasti un po' sopresi a dire il vero.
Era appena successo che la signora in questione ci avesse portato altre due consumazioni senza che le ordinassimo e non sapevamo bene come comportarci.
Mi ero alzata, avevo chiesto se potevo usare la toilette, le avevo ridato i bicchieri vuoti, avevo pagato, avevamo commmentato la sua sciatica e il tempo di merda e poi avevo salutato educatamente.
Uscita dal bagno invece avevo trovato altre due birre al tavolo.
La Signora è tornata dopo una ventina di minuti, nel frattempo avevamo dovuto convincere due turiste spagnole che il locale era chiuso, che sì stavamo seduti lì a bere birra ma che la proprietaria non c'era, forse tornava comunque.
La Signora poi è tornata, ci siamo precipitati dentro e abbiamo chiesto se dovevamo pagare le consumazioni, lei ovviamente ha detto di sì.
Ovvio che non fossero offerte.
C'era venuto come il terrore che se non ce ne fossimo andati subito la Signora ci avrebbe tenuto lì per altre due ore, a servirci birra in continuazione neanche fossimo a Praga.
Che lì, a Praga, invece di ordinare la birra devi gentilemente chiedere che smettano di portartene.
Basta coprire il bicchiere con il sottobicchiere.
Se poi siete delle persone che giocano con la carta del sottobicchiere e lo distruggono come faccio io, be' a Praga può essere un problema.
Delle volte pure in certi vecchi quartieri francesi frequentati da operai e in cui la Signora si aggira con abbondanti bicchieri di bordeaux per il locale.
Il bordeaux l'aiuta a mandar via la sciatica.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...