Alla radio parlavano di Ustica e dell'ennesima inchiesta.
Ieri pomeriggio ho scoperto che un periodo qui a Bologna c'era una cosa, o comunque andava di moda, una cosa che ci schiamava La casa della mortadella.
Un mio amico mentre prendevamo l'aperitivo mi ha detto che il suo corso di riprogrammazione non è ancora finito.
Il mio amico è andato al centro per l'impiego e gli hanno detto che così com'era non funzionava, deveva fare un corso perché era una persona senza possibilità d'essere inserito nel mercato lavorativo.
Il mio amico credo che abbia due master oltre la laurea.
Al centro dell'impiego sono buoni, ti fanno il corso di riprogrammazione.
Prendono dieci persone fra i loro peggiori casi disperati: laureti al dams, filosofi, sceneggiatori, artistoidi vari e organizzano degli incontri a frequenza obbligatoria una volta alla settimana
Se non ci va credo che dopo non accettino la tua domanda al centro per l'impiego.
Al corso di riprogrammazione gli fanno fare i collage e il gioco dei mimi.
Alla fine del corso il mio amico potrà scriverci su una storia bellissima.
Un po' lo invidio.
Lui il centro di riprogrammazione e io il martello pneumatico e i piccioni.
Per fortuna che c'è anche il finto Tony Soprano nei dintorni.
E' un po' che non lo vedo... più o meno da quando siamo tornati.
Forse lo hanno arrestato di nuovo, devo chiedere al negozio qui sotto.