Missy ha un pampavero tatuato sulla spalla.
Io una volta ho visto un sacco di pampaveri.
Nonno non lo conoscevo bene perché ero ancora piccolo e perché era la prima volta che andavamo dove stava lui a San Vito.
Con nonno e nonna siamo andati dentro la macchina marrone, una senza gli sportelli di dietro a raccogliere le fave in un orto che nonno aveva con il suo amico Scheggia.
Schegia era un nome così come Missy e Vik, non un nome vero e io non lo so quale è il nome vero di Scheggia che è zoppo.
Abbiamo preso tantissime fave anche se io le mangiavo ogni tanto invece di metterle nelle buste di plastica bianche. Le mangiavo con la pellicina che se la togli è meglio ma comunque sono buone anche con la pellicina le fave.
Al ritorno siamo passati vicino a un campo di pampaveri che era grandissimo, più enorme del parcheggio dell'Ikea e a me che quel giorno lì delle fave, che ero ancora piccolo e avevo quattro anni, mi ha fatto molto sorpreso il campo di pampaveri che saranno stati più di cinquemila.
Mio nonno si è messo a cantare una canzone con le papere femmine che sono più piccole dei pampaveri e vivono nei campi e poi non crescono mai.
Una cosa così.
Aveva la camicia bianca a mezze maniche e i calzoni neri e l'orologio con la catenina. Nonno si è tolto il berretto perché aveva caldo e aveva tutti i capelli bianchi attaccati alla testa. Faceva odore di fave e di caldo.
Sul sedile dietro che era nero e aveva le cuciture, io mi sono sdraiato perché ero corto e c'entravo tutto anche se c'erano le buste con le fave.
La canzone dei pampaveri mi faceva ridere e pure nonna che è francese si è messa a cantare ma diceva male certe parole.
Poi dopo, a cena, che c'era anche mamma e papà e zia Carmela che è più vecchia di tutti, abbiamo mangiato il pollo e i pomodori con il basilico e la cipolla, ma a me mi fa schifissimo la cipolla e non ho mangiato nemmeno i pomodori ma solo il pane con il sughetto dell'olio.
Mentre eravamo tutti nella tavola ho detto a nonno se mi ricantava la canzone dei pampaveri e lui non me l'ha voluta cantare.
Io mi sono intristato.
Papà mi ha detto che nonno non gli piace cantare, ma non è vero perché aveva cantato la canzone dei pampaveri quando eravamo andati a raccogliere le fave.
Nonna mi aveva guardato e un po' mi avava sorriso come per dirmi che avevo ragione io.
Nonna si chiamava Juliette e lei è morta da tantissimo tempo, credo.
Adesso non me lo ricordo bene, però di sicuro a lei non le avevo sparato io perché non avevo ancora i Super Poteri e poi nonna mi era simpatica.