lunedì 18 aprile 2011
Jardin Public de Paris
Nell'ultima settimana ho attraversato numerose volte la città in metro o a piedi.
Ho lavorato sodo e studiato molto.
La mia amica Julia era a Paris e ci siamo riviste dopo cinque anni, abbiamo parlato come se ci fossimo viste il giorno prima, lei mi ha raccontato di come vanno le cose in Russia, del suo lavoro e della sua vita lì, e io ho fatto più o meno lo stesso.
Abbiamo parlato una lingua tutta nostra, di parole che arrivano da altre lingue e che pieghiamo per l'occasione a quella che stiamo usando in quel momento.
Mi è venuto in mente che ci conosciamo ormai da più di quindici anni.
Un bambino al parco ieri ha raccolto dei tulipani scavalcando l'aiuola e poi li ha regalati a un bambino un po' più grande che li ha subito buttati via.
Il bambino dei tulipani aveva otto anni forse e nessun in tutto il parco lo lasciava giocare a calcio.
Degli amici sono venuti a mangiare pasta fredda e a bere vino rosso in terrazzo al tramonto.
L'autre
L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...
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