giovedì 17 marzo 2011

18. Stare nel silenzio

La prima cosa che abbiamo fatto quando siamo rimasti soli con papà che mamma era partita verso casa, è stata che abbiamo comprato il numero speciale dell'estate di InvisbleSuperGuy che era tanto che lo volevo.
Quando ero piccolo che avevo ancora cinque anni io coloravo tutto il fumetto che era solo nel bianco e nel nero e facevo le parti che mancavano perché magari il disegnatore si era dimenticato.
Adesso che sono grande non lo faccio più che coloro InvisbleSuperGuy perché dopo si rovina e non si vede più bene quando giri le pagine che nella trasparenza ci sono tutti i colori e non si può più capire bene quello che succede.
Avevo chiesto a mamma se mi poteva ricomprare i fumetti che avevo colorato perché non li volevo più così e se li guardavo mi venivano subito tutte le furie dentro, che non me lo so bene spiegare come mai.
Mamma però è un po' nell'avarizia, che vuol dire che non le piace tanto fare i regali anche se sei suo figlio e non ha altri figli oltre te e ti dovrebbe fare la felicità sempre.
Comunque non mi importa più perché mi sono venuti i SuperPoteri e quando anche io e papà torniamo a casa vado dall'edicola e gli chiedo tutti i fumetti nuovi e se non me li vogliono dare gli sparo, caso mai.
Tanto me li danno perché appena gli dico che sono come InvisbleSuperGuy tutti i due signori dei giornali si stupiscono e me li danno.
Speriamo solo che ce li hanno perché certe volte nelle edicole i giornali finiscono subito e non si possono mai più ritrovare in nessun modo.
Quando ero piccolo facevo delle cose senza pensare tanto, ma per fortuna adesso basta.
Da quando siamo partiti che ho sparato a nonno, per esempio, non faccio neanche più che mastico la maglietta o il maglione della lana.
Prima lo masticavo certe volte che mi veniva un po' normale e non mi accorgevo, ma adesso no.
Una volta era pure successo che mamma mi aveva messo una maglietta rossa e io senza che mi facevo gli accorgimenti l'avevo masticata e mi era venuto tutto rosso sulle labbra e sulla bocca tipo una femmina e a scuola mi avevano tutti preso in giro e io avevo buttato il tavolo per terra e pure la sedia e dopo, la maestra, lo ha detto a mamma che mi ha fatto una punizione grandissima.
Per tantissimi giorni non si poteva accendere la televisione e sentire la musica o l'i-pod o il computer, niente di niente.
Nemmeno papà lo poteva fare. La mamma ha detto che dovevamo approfittare del silenzio per fare le flessioni su quello che era successo a scuola e su come stavo diventando.
Papà aveva detto che non stavo diventando e che non bisognava fare esageramenti che poi tutto andava a posto e io ero d'accordo.
Mamma ha detto che gli faceva bene pure a papà stare nel silenzio che anche lui si doveva fare le interrogazioni su di me.
Io e papà siamo più tipi diversi da mamma.
Noi non ci facciamo tante interrogazioni e un giorno che mamma era andata a fare la spesa abbiamo messo tutta la musica del rock e abbiamo saltato sul letto e lei non si è accorta di niente.
Dopo quando è tornata abbiamo di nuovo fatto finta che stavamo sempre nel silenzio con le interrogazioni.
Però poi mi è un po' dispiaciuto che avevamo fatto questa cosa che mamma lo non sapeva perché lei era tornata che ci aveva fatto dei regali che forse aveva capito che era troppo severamente con noi e voleva che non ci veniva la tristezza a forza di stare nel silenzio.
I regali erano una torta di compleanno ma senza che era un compleanno e dei colori per me e un libro per papà che a lui gli piaceva molto quello scrittore che lo aveva scritto.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...