martedì 17 marzo 2009

Accusativo alla greca


L'opera di cui oggi vorrei parlarvi è un'opera importantissima, un'opera che i più ritengono fondamentale per una corretta educazione letteraria delle giovani menti destinate a un glorioso e fulgido futuro.
Si tratta, come i più arguti fra voi forse avranno già capito, dell'Adelchi del Manzoni. Tragedia sublime e di un rigore narrativo impeccabile e inenarrabile.
Potrei raccontarvi di Ermenengarda, di Carlomanno, di Carlo Magno e di Re Desiderio, ma purtroppo l'unica copia in mio possesso di codesto mirabile libro giace placida sulla mensola polverosa in un monolocale di un' altra non meglio precisata città. Ricordo però, per vostra incommensurabile fortuna, senza necessità o contingenza di consultare il testo, l'insegnamento fondamentale di questo sublime componimento in versi. Vi basti sapere che l'Adelchi, con il suo concetto di ciclicità della storia, con i suoi umani peccatori salvati dalla Divina Provvidenza, con le sue ripetizione e reiterazione di situazioni paradigmatiche che redimono e inalzano anche la più infima condotta morale, è conosciuto in tutto il mondo a sempiterna memoria, per uno straordinario esempio di accusativo alla greca: Sparsa le trecce morbide.
Dicesi accusativo alla greca una costruzione sintattica, modellata sulla sintassi greca perllappunto, e di impiego quasi esclusivamente poetico, in cui il complemento di limitazione connesso a un aggettivo o a un participio passato è espresso nel caso accusativo senza preposizione.
Sparsa le trecce morbide sull'affannoso petto.
Ecco tutto.
Sparsa le trecce morbide sull'affannoso petto.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...