lunedì 9 marzo 2009

Non mi ricordo...

Non mi ricordo che canzone cantava il “Ragazzo che salta fra i Pali” nel sogno di questa notte. Per tutta la notte la stessa canzone, forse italiana, forse degli anni cinquanta.
Non mi ricordo il giorno in cui ho imparato a pronunciare la erre che io prima non la sapevo dire, neanche la esse spuria sapevo dire.
Non mi ricordo quando mi sono fatta convinta che dopo il sei ci fosse il sette e non l'otto, anche se a me sembrava meglio per una questione di suoni.
Non mi ricordo la prima casa in cui abbiamo ho vissuto.
Non mi ricordo il cane nero che mia nonna aveva prima di Buk, dicono tutti che mi faceva la guardia quando dormivo e se mi svegliavo andava subito a chiamare qualcuno.
Non mi ricordo come si chiamava il figlio del Signor Ugo che era sempre al negozio con il padre quando noi andavamo a comperare il pane e i succhi di frutta, quelli nella bottiglia marrone.
Non mi ricordo il nome o la marca dei succhi di frutta nella bottiglia marrone.
Non mi ricordo come si chiamavano quei ghiaccioli che invece di avere lo stecco in legno lo avevano in plastica con dei tagli e tu potevi unirci gli stecchi di altri ghiaccioli e diventavano una specie di costruzioni. A me piaceva averli tutti dello stesso colore o di colori che si abbinassero bene fra di loro e facevo sempre a scambio con Patrizio e Cristian che erano i miei vicini di casa.
Non mi ricordo il colore della mia prima bici.
Non mi ricordo quasi nessun nome dei bambini che venivano agli scout con me, mi ricordo solo Emanuela, Alessia, Boris, Iacopo e Federica. Gli altri niente, non me li ricordo.
Non mi ricordo i numeri di telefono delle case in cui ho vissuto.
Non mi ricordo mai il cognome della mia amica russa Ioulia.
Non mi ricordo come è successo che tutto insieme mi è piaciuto il panettone e mi ha fatto schifo il pandoro, prima era tutto il contrario.
Non mi ricordo come mai a un certo punto, ero piccola, ho capito che le quaglie che io chiamavo uccelletti, erano veramente degli uccelletti.
Non mi ricordo mai le parole delle canzoni, le capitali e le nozioni base di geografica.
Non mi ricordo più come si fa il bilanciamento di una reazione chimica e la prova del nove.
Non mi ricordo le dosi giuste per preparare le crepes, mi vengono infatti sempre male e forse, mi è venuto il dubbio, non le so cucinare.
Non mi ricordo i nomi delle strade e come si fa ad arrivarci, né a Bologna né a Roma. Niente, mi perdo sempre. Non ho speranze con il senso dell'orientamento.
Non mi ricordo come si chiamava la signora inglese che andava a giocare a bingo con le sue amiche e aveva un cortile e una casa molto inglesi e dei nipoti molto inglesi che l'andavano a trovare tutti i sabato e che mi affittava una stanza a Canterbury.
Non mi ricordo quale catena di fast food, in quel periodo lì di Canterbury, vendesse un hamburger vegetale fatto di soia, buonissimo che io lo mangiavo praticamente sempre e che poi, quando sono tornata in Italia, dopo poco, ho letto sui giornali che ne vietavano la vendita perché cancerogeno e altamente nocivo.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...