martedì 3 marzo 2009

Io mi ricordo...

Io mi ricordo le tavolette arancioni dell'asilo, quelle per giocare con il pongo.
Io mi ricordo che la pallina di pongo marrone era brutta e non capivo perché tutti la volessero.
Io mi ricordo che un giorno ho scoperto che la pallina marrone era più morbida di tutte e non la dovevi scaldare un quarto d'ora prima di giocarci.
Io mi ricordo che da quel giorno là, anche io volevo il pongo marrone.
Io mi ricordo, sempre all'asilo, che alla mia sedia un anno mancava una vite (quella dietro a sinistra) e che io mi dondolavo leggermente per tutta la giornata.
Io mi ricordo che a cinque anni in tv parlavano di certi esperimenti sui topi, gli congelavano il cervello per vedere se dopo vivevano ancora.
Io mi ricordo che quel giorno lì dei topi, ho capito che anche io morivo.
Io mi ricordo che mi è venuto da vomitare e ho vomitato nel lavandino del bagno perché non sono riuscita neanche ad arrivare al water.
Io mi ricordo che mia mamma ha detto, che avevo mangiato troppa pizza.
Io mi ricordo Pertini alla televisione e che mi sembrava più simpatico e più vecchio di mio nonno.
Io mi ricordo il giorno in cui è nato mio fratello, che era giugno e io mi ero addormentata dopo pranzo.
Io mi ricordo che quando mi sono svegliata mia madre non c'era e mi hanno detto che era andate in ospedale a partorire.
Io mi ricordo che mio fratello volevo che si chiamasse Terence come l'innamorato di Candy.
Io mi ricordo che quando sono finiti i Cyborg in televisione mio fratello ha pianto tutto il giorno e io ho pensato che sarebbe stato triste per sempre.
Io mi ricordo il giorno esatto che mi hanno regalato un sari e uno anche a mia mamma, quasi identico.
Io mi ricordo il primo concerto, avevo quattro anni e stavo sulle spalle di mio padre.
Io mi ricordo che suonavano in piazza per la festa del quartiere e io dicevo a tutti che il batterista era un mio amico.
Io mi ricordo che mi tremava la pancia per via dei bassi.
Io mi ricordo il sapore del sugo che cucinava mia nonna.
Io mi ricordo che quando avevo cinque o sei anni, d'inverno, mi facevo sempre portare al mare a mangiare il gelato su una terrazza.
Io mi ricordo che mi portavano delle coppe enormi di vetro e dei cucchiaini molto belli e tutti erano gentili.
Io mi ricordo che pensavo che era una cosa come nei film questa di andare d'inverno in quel posto a mangiare il gelato.
Io mi ricordo mio Zio Guido che mi portava con lui in giro a governare gli animali e a cogliere i pomodori e che mi chiamava sempre “Bella di zio” e poi rideva tanto ché era contento che eravamo andati in campagna a trovarlo.
Io mi ricordo bene, ma proprio bene, l'odore della metropolitana a Parigi.
Io mi ricordo che quando ero piccola mia nonna e sua sorella avevano un bar a Fiano Romano, un bar che esisteva da prima della guerra.
Io mi ricordo che un giorno, avrò avuto quattro anni, un signore del Senegal o del Congo (questo non me lo ricordo bene) mi ha stretto la mano e io mi sono guardata per vedere se mi aveva macchiato.
Io mi ricordo che mi ha detto che non stingeva.
Io mi ricordo che mia mamma si è tanto vergognata ma io non capivo perché.
Io mi ricordo che la sera mia madre mi ha chiesto se il cicciobello nero che mi aveva regalato macchiava anche lui.
Io mi ricordo che ho detto di no, ma che poi ho controllato.
Io mi ricordo la prima volta che sono andata a teatro di sera, avevo nove anni.
Io mi ricordo che era l'Eliseo e che Anna Proclemer e Chiara Fanciulli facevano Anna dei Miracoli.
Io mi ricordo che ho avuto paura tutto il tempo.
Io mi ricordo che dal giorno dopo ho cominciato a fare al cieca, la muta e la sorda in giro per casa.
Io mi ricordo la domenica mattina che mia madre puliva la casa e metteva Contessa e altre canzoni così.
Io mi ricordo che mia madre mi spiegava le canzoni.
Io mi ricordo che salivo sull'aspirapolvere con i piedi e usavo il manico per cantare le stesse canzoni in Inglese. Io non sapevo l'Inglese.
Io mi ricordo che in quel periodo là di Contessa e di Avanti Popolo, io avevo una fissa per il Musical e volevo fare come Fred Astair e Ginger Rogers.

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...