Peccato che nè la Signora Caterina, nè suo marito fossero iscritti al centro e che nessuno li avesse mai sentiti nominare.
Ci fu qualche altra breve interruzione dovuta al problema ascensore (ora l'ascensore c'era ma i vecchi non avevo pazienza di tenere pigiato troppo il bottone e così nessuno lo prendeva, salivano tutti a piedi e arrivavano dritti, ansimanti e a rischio ischemia, dalla Signora Viviana per lamentarsene) ma alla fine Matilde potè per due minuti e trentacinque secondi circa esporre il suo progetto.
Il centro come era esemplificato in modo chiarissimo dall'opuscolino con grafica da pizzeria d'asporto che la sempre gentile Signora Viviana le mostrò ospitava già molti corsi.
Matilde provò una viscerale ammirazione per quei geni che erano riusciti a estorcere denaro ai vecchi proponendogli corsi come Yoga Facciale (tecniche per ottenere un volto giovane), Seduzione (un arte che si può acquisire a qualsiasi età), Comunicare con il Tuo Amico Animale (come capire le sue esigenze), Trucco e Colore (a scuola di stile e immagine).
Le parentesi erano nell'opuscolo.
Niente a che vedere con la sua squallida e banale proposta sul racconto orale.
Non c'era partita! Ma la Signora Viviana era una donna buona e le concesse una chance, aveva appena fatto il suo ingresso la Signora Boselli in velina e abito da sera, lo sguardo di traverso e il rossetto rosso perfetto sulle labbra sottili, Per caso è possibile avere una dimostrazione pratica del laboratorio? Signora Boselli, le va di parlare dieci minuti con questa ragazza?
Stava per accadere qualcosa di brutto, di molto brutto, Matilde ne era certa.
Aveva però anche bisogno di un lavoro e quindi trattenne il fiato e cominciò
...
(CONTINUA)