lunedì 21 settembre 2009

Susy Bella


©Океан Эльзы - Susy

La sveglia suonava a intervalli regolari da un'ora, una volta ogni dieci minuti. Erano quindi già sei volte che Susy Bella si raggomitolava nel letto e spingeva la testa sotto il cuscino.
Quando iniziò a suonare anche il telefono di casa capì che non aveva chance, era il momento d'alzarsi!
Riattaccarono prima che potesse dire pronto o qualcosa di molto simile. Ormai era in piedi.
La testa era piena di bolle di sapone, doveva aver preso l'influenza. Susy Bella ingoiò un paio di aspirine che erano nel mobile di legno vicino alla porta e aprì il frigo per prendere il latte e la polvere di caffè ché, qualcuno le aveva detto, in frigo il caffè si conserva meglio.
Solo a questo punto guardò distrattamente il grande orologio finto anni sessanta e vero Orginal Ikea appeso alla parete della cucina. Le otto e quarantacinque! Imprecando ripetutamente corse in camera di Marco, ma Marco non c'era. Quel ragazzino ogni giorno s'inventava qualche nuova stramba trovata per saltare la scuola! Stava già per cominciare a urlare quando il telefono squillò una seconda volta...
Tutti possono sbagliare! Se si è separati, è mattina presto, non si è ancora bevuto il caffè, ci si è appena beccati un tremendo raffreddore è ancora più facile! Potrebbe sbagliarsi praticamente chiunque!
Marco non aveva dormito lì, per questo non c'era nel letto. Sarebbe arrivato solo la sera alle sette. Certo che Susy Bella se lo ricordava, non c'era bisogno che quella voce gracchiante continuasse a ripeterglielo al telefono! Alle sette con il bus della scuola.
Chiaro.
Essere genitori separati di un figlio unico è difficilissimo.
Se poi tuo figlio dorme tre sere a settimana in un'altra casa diventa tutto incredibilmente caotico.
Comunque per quel giorno non era un suo problema convincere Marco ad andare a scuola. Ci avrebbe pensato all'indomani e qualcosa avrebbe escogitato. Aveva da poco finito di leggere un libro su questo argomento: “Pensiero Positivo e Abbandono Scolastico. Come motivare tuo figlio a frequentare la Scuola Elementare in quindici semplici passi.”.
La lettura non era stata un granché a essere sinceri, ma non si aspettava poi molto da un libro pubblicato dalla stessa casa editrice per cui Susy Bella scriveva: Chic Edizioni s.r.l. .
Un vero impero editoriale, decine di riviste per adolescenti in calore e casalinghe frustrate con un occhio attento e vigile al sempre florido mercato del porno.
Lavorava per loro da circa dieci anni e quasi tutte le mattine sperava che un terremoto o un inspiegabile fenomeno atmosferico radesse al suolo quel palazzo, così elegante e distinto, che ospitava le redazioni delle varie testate.
Nei momenti peggiori sperava anche negli alieni e in una qualsiasi delle piaghe d'Egitto. Le cavallette divoratrici sarebbero state perfette.
Solo l'ultimo venerdì di ogni mese (fatta eccezione per Agosto quando erano chiusi per ferie) andare al lavoro aveva un senso e ripagava ampiamente di tutto. Era la giornata dedicata alla pubblicità e quella gente vestita di grigio e sempre sorridente avrebbe venduto anche il cane della nonna malata per essere citata nella stessa pagina dedicata a Paris Hilton o a una delle gemelle Olsen. Figuriamoci se risparmiavano sui regali! Arrivavano in redazione nel pomeriggio e con loro arrivava di tutto: vestiti, agende, profumi, orologi all'ultima moda, scarpe, creme anticellulite, antisebo, antiscottature, antiacne, antiocchiaie, antiarrossamento, sciarpe, bikini, piccoli accessori tecnologici, cellulari...
La redazione impazziva! Susy Bella di solito si portava a casa il bottino più ricco, aveva dalla sua un metro e novanta d'altezza. Era facile scalzare quelle ragazzine semi anoressiche al primo impiego o qualche attempata segretaria intorpidita da anni e anni di telefoni che squillavano e di firme per i corrieri.
Era però soltanto uno squallido martedì 3 Ottobre e Susy Bella era in ritardo.
La giornata stava cominciando male ma presto e in fretta precipitò del tutto.
Niente acqua calda in bagno (Sì, il proprietario dello stabile aveva avvertito. Sì, c'era anche un appunto sul calendario e sì, il calendario non lo guardava mai o quasi.)
Sciopero della metropolitana.
Niente Taxi.
Arrivo in redazione alle ore 10.45 circa.
Cazziata del Capo Redattore, una quarantenne insoddisfatta e terribilmente ridicola in quei jeans di due taglie più piccoli. Tutte le altre erano già lì, lo sciopero cominciava dopo l'orario d'inizio del lavoro e quindi nessun problema per le ligie e puntuali signorine in minigonna e chiome fluenti. Tantissimi problemi per Susy Bella che comunque, nonostante l'età, in caso di bisogno avrebbe potuto sfoggiare minigonne ancora più corte! O jeans ancora più attillati, a seconda del caso o della necessità.
Un articolo di viaggi da consegnare entro le 16.
Argomento: Corea del Nord.
La seguente disarmante conversazione:
-Non possiamo mandarle in Corea del Nord!
-Perché?
-La Corea?! È pericoloso!
-A me non risulta, comunque non ci vanno in Corea del Nord, le ragazzine vogliono solo sognare...
...
-Sognare?! In Corea del Nord, ma tu hai presente quello che suc...
-Senti non rompere, l'articolo mi serve stasera che andiamo in stampa domani mattina!
...
-Ci metto i locali notturni o i negozi per lo shopping?
-Mmm... mettici una cosa tipo quella di due mesi fa... tipo quella roba che hai fatto per il Messico... una sorta di giro benessere con gli accessori giusti...
-Tipo centro SPA e massaggio Ayurvedico con boxino con la mappa dei negozi di costumi?
-Esatto! Vedi che hai capito Susy Bella?!
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In Corea del Nord potrete perdervi in splendide città dove le antiche tradizioni millenarie incontrano la moderna architettura e dove ogni occasione è buona per organizzare un party o stare fuori con gli amici nei locali più cool e cosmopoliti del momento. Durante il vostro viaggio dovrete assolutamente concedervi una giornata di completo relax e lasciarvi coccolare come una vera principessa! Il famoso centro termale di Abiachun è un vero classic-must! I ben informati dicono che Madonna non perda occasione d'andarci ogni volta che passa di là!
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Mentire.
Era questo che Susy Bella faceva ogni giorno.
Mentiva bene e più in fretta di tutti gli altri redattori: erano questi gli unici due motivi per cui era ancora lì alla sua scrivania.
L'articolo sulla Corea occupò quasi tutta la giornata, ma riuscì lo stesso a passare al supermercato prima di tornare a casa in tempo per l'arrivo di Marco.
Finalmente si stava rilassando.
Aveva pensato a una cena speciale: carne in scatola saltata in padella con aggiunta di pepe nero e un cucchiaio di panna da cucina, patatine fritte come contorno e per dessert budino al cioccolato con aggiunta di smarties!
Suo figlio sarebbe stato entusiasta!
Dopo cena avrebbero parlato della scuola e sarebbe stato più facile con la pancia piena.
Quando Susy Bella arrivò davanti a casa si stupì molto, Marco era seduto sul gradino davanti al portone e leggeva un libro. Verosimilmente era un po' che aspettava.
-Che ci fai qui?!
-Oggi è martedì, sto con te. Ti ricordi?!
-Questo lo so, ma sono ancora le sei e mezzo...
Marco sospirò e poi si alzò per lasciar passare Susy Bella e aiutare con i sacchetti della spesa.
-Questo martedì niente nuoto, sono tornato alle sei... ti ha chiamato mamma, stamattina per dirtelo...
Susy Bella sospirò.
-Le hai telefonato per dirle che ti ho lasciato fuori casa?!
Marco fece di no con la testa e Susy Bella s'illuminò in uno splendido sorriso.
-Bravo!
-Posso mettere le scarpe con i tacchi, papà?

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...